Europee, Noi in Movimento Cerignola: «Fieri di aver concorso all'elezione di Decaro»
La nota stampa con le dichiarazioni di Mandrone, Sgarro e Moccia
Cerignola - martedì 11 giugno 2024
9.43 Comunicato Stampa
La cronaca del giorno dopo interessa un po' tutti i partiti, locali e non. Fra loro, dice la propria anche l'Associazione Noi, per voce del suo presidente, Benedetto Mandrone.
«I 2254 voti raccolti da Antonio Decaro, a Cerignola, con Fratelli d'Italia a prevalere come primo partito per "appena" 46 voti sul PD, danno più di uno spunto di riflessione. Assieme, purtroppo, all'altro dato, questo allarmante, dell'affluenza al 22,98% (circa l'8% in meno delle precedenti europee del 2019) nella nostra città. Avvolta da una coltre di disinteresse, ove non sdegno, verso la politica. Ma capace, per schieramenti, di convergere su figure di indiscusso valore. Esattamente quanto avvenuto nel campo progressista, con la figura di Antonio Decaro, da un lato uomo e candidato forte del Partito Democratico, dall'altro indiscusso uomo e politico di valore e mai "divisivo", come tanti altri in passato si son visti nella nostra città».
E allora, prosegue il portavoce: «Sì, stavolta con fiero orgoglio saliamo sul carro del vincitore, dopo averlo ascoltato, fra Noi, venerdì pomeriggio; fieri di aver concorso alla sua elezione a Strasburgo, di aver permesso, dati alla mano, un risultato finalmente degno di tale nome alla sinistra cerignolana. Di aver fatto quadrato, cosa ben diversa dalla comunella, attorno a chi, coi fatti, e coi gesti (vedi il doppio "passaggio" nei due comitati d'occasione), ha dimostrato di poter unire su un livello elevato di politica, sul fronte, quello progressista, comune, che deve essere argine all'ondata che arriva da destra, sospinta dai venti europei e nazionali e che sa sempre troppo di passato... Perché il futuro è già qui, davanti a noi, e dagli errori, come dalle vittorie, bisogna sempre imparare qualcosa».
Sulla stessa lunghezza d'onda la riflessione del consigliere comunale del gruppo Noi, Tommaso Sgarro: «Il PD, a Cerignola, prende il 30,40 % con 3.045 votanti. Alzi la mano chi avrebbe scommesso su un risultato del genere. È il dato più alto della provincia di Foggia tra i grandi centri. Antonio Decaro è il candidato più suffragato con 2254 preferenze, staccando di netto Giorgia nazionale. C'è, in poche parole, seppur in un contesto di fortissimo astensionismo, un "sentiment" che va coltivato in vista delle future sfide elettorali e per provare a raddrizzare la barra del governo cittadino. Il nostro campo di appartenenza resta quello progressista, restiamo un network di forze politiche che lavorano per il proprio territorio e per la propria città. Il centrodestra avrebbe potuto trasformare le europee in una sorta di referendum contro il centrosinistra locale ma non ne è stato capace, ha provato piuttosto a contarsi al suo interno, il ché la dice lunga sulla maturità politica della sua classe dirigente, che ha portato a casa un risultato più per inerzia (Giorgia prende 1685 preferenze) che per visione politica. Per la parte progressista di Cerignola l'auspicio è che questo sia un punto di ripartenza; un'ampia fetta di votanti ha fatto un'apertura di credito: sprecarla porterebbe a una condanna senza appello».
Chiude l'altro consigliere del gruppo Noi, Marcello Moccia, con l'invito a "tutti i partiti" alla riflessione sull'abnorme dato dell'astensionismo. Anche su questo tema, bisognerà prestare attenzione ed impegno massimi.
«I 2254 voti raccolti da Antonio Decaro, a Cerignola, con Fratelli d'Italia a prevalere come primo partito per "appena" 46 voti sul PD, danno più di uno spunto di riflessione. Assieme, purtroppo, all'altro dato, questo allarmante, dell'affluenza al 22,98% (circa l'8% in meno delle precedenti europee del 2019) nella nostra città. Avvolta da una coltre di disinteresse, ove non sdegno, verso la politica. Ma capace, per schieramenti, di convergere su figure di indiscusso valore. Esattamente quanto avvenuto nel campo progressista, con la figura di Antonio Decaro, da un lato uomo e candidato forte del Partito Democratico, dall'altro indiscusso uomo e politico di valore e mai "divisivo", come tanti altri in passato si son visti nella nostra città».
E allora, prosegue il portavoce: «Sì, stavolta con fiero orgoglio saliamo sul carro del vincitore, dopo averlo ascoltato, fra Noi, venerdì pomeriggio; fieri di aver concorso alla sua elezione a Strasburgo, di aver permesso, dati alla mano, un risultato finalmente degno di tale nome alla sinistra cerignolana. Di aver fatto quadrato, cosa ben diversa dalla comunella, attorno a chi, coi fatti, e coi gesti (vedi il doppio "passaggio" nei due comitati d'occasione), ha dimostrato di poter unire su un livello elevato di politica, sul fronte, quello progressista, comune, che deve essere argine all'ondata che arriva da destra, sospinta dai venti europei e nazionali e che sa sempre troppo di passato... Perché il futuro è già qui, davanti a noi, e dagli errori, come dalle vittorie, bisogna sempre imparare qualcosa».
Sulla stessa lunghezza d'onda la riflessione del consigliere comunale del gruppo Noi, Tommaso Sgarro: «Il PD, a Cerignola, prende il 30,40 % con 3.045 votanti. Alzi la mano chi avrebbe scommesso su un risultato del genere. È il dato più alto della provincia di Foggia tra i grandi centri. Antonio Decaro è il candidato più suffragato con 2254 preferenze, staccando di netto Giorgia nazionale. C'è, in poche parole, seppur in un contesto di fortissimo astensionismo, un "sentiment" che va coltivato in vista delle future sfide elettorali e per provare a raddrizzare la barra del governo cittadino. Il nostro campo di appartenenza resta quello progressista, restiamo un network di forze politiche che lavorano per il proprio territorio e per la propria città. Il centrodestra avrebbe potuto trasformare le europee in una sorta di referendum contro il centrosinistra locale ma non ne è stato capace, ha provato piuttosto a contarsi al suo interno, il ché la dice lunga sulla maturità politica della sua classe dirigente, che ha portato a casa un risultato più per inerzia (Giorgia prende 1685 preferenze) che per visione politica. Per la parte progressista di Cerignola l'auspicio è che questo sia un punto di ripartenza; un'ampia fetta di votanti ha fatto un'apertura di credito: sprecarla porterebbe a una condanna senza appello».
Chiude l'altro consigliere del gruppo Noi, Marcello Moccia, con l'invito a "tutti i partiti" alla riflessione sull'abnorme dato dell'astensionismo. Anche su questo tema, bisognerà prestare attenzione ed impegno massimi.