Emiliano apre spiraglio a M5S, questi rispondono: «Alleanze? Non cambiamo idea»
I Consiglieri regionali del M5S: “A differenza sua noi non cambiamo idea come cambia il vento”
Puglia - venerdì 19 giugno 2020
15.49
In vista delle elezioni regionali 2020, in programma per il prossimo autunno, il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, in linea con il suggerimento del segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti, torna ad aprire uno spiraglio al Movimento 5 stelle. Dopo il sopralluogo effettuato sul cantiere del nuovo padiglione Asclepios del Policlinico di Bari Emiliano ha dichiarato: «A volte mi è andata bene, a volte male, ma ho sempre avuto una vicinanza ideale ai 5 Stelle. A titolo personale, ho dato una grande mano alla costruzione del Governo nazionale, aiutando il dialogo Zingaretti-Conte, con cui ho rapporti buonissimi. L'ho sostenuto anche durante l'emergenza Coronavirus».
Al tentativo di apertura di Emiliano l'immediata la replica dei consiglieri regionali del Movimento 5 stelle:
«Emiliano prova ancora una volta a spostare l'attenzione dai suoi fallimenti tornando a parlare del M5S. A differenza sua noi non cambiamo idea come cambia il vento: in Puglia siamo la sola vera alternativa ai disastri fatti dalla vecchia politica e non sarà mai possibile alcun accordo con Emiliano o con chiunque altro rappresenti destra e sinistra».
Continuano i consiglieri pentastellati: «È disponibile al dialogo? Peccato non lo sia mai stato in questa legislatura su temi come lavoro, sanità, rifiuti. Non ha mai ascoltato alcuna proposta fatta per risollevare la nostra regione e ora vuole parlare di elezioni? No grazie. Ancora una volta peraltro contraddice se stesso: a ottobre "mai con i cinquestelle se non chiedono scusa", oggi si dichiara aperto al dialogo e sostenitore del governo nazionale. Michele contro Emiliano come sempre. Capiamo però il suo disorientamento: fino ad ora in cambio di poltrone è sempre riuscito a portare dalla sua parte quelli del centrodestra: da Simeone Di Cagno Abbrescia a Massimo Cassano, passando per Gianni Stea e Francesco Spina solo per citare alcuni nomi. La vera alleanza nei fatti è stata con loro, come dimostrano la presidenza di AqP, la spartizione delle nomine del Corecom che ha tenuto il Consiglio bloccato per mesi, l'aumento degli stipendi ai direttori generali delle Asl contro cui ci siamo battuti in aula, il fronte comune contro l'abolizione dei vitalizi e sulla modifica della legge per il contrasto all'azzardopatia che favorisce le lobbies del gioco. Con noi il gioco non gli è riuscito 5 anni fa, quando ci ha proposto tre assessorati in cambio del silenzio, e non riuscirà oggi. L'unica cosa che ci interessa è far rinascere la nostra terra e per farlo questo governo regionale deve andare a casa. Stiamo lavorando da mesi e continueremo a farlo ogni giorno di più: le chiacchiere su ticket, accordi e alleanze li lasciamo a lui e a chi gli è vicino».
Al tentativo di apertura di Emiliano l'immediata la replica dei consiglieri regionali del Movimento 5 stelle:
«Emiliano prova ancora una volta a spostare l'attenzione dai suoi fallimenti tornando a parlare del M5S. A differenza sua noi non cambiamo idea come cambia il vento: in Puglia siamo la sola vera alternativa ai disastri fatti dalla vecchia politica e non sarà mai possibile alcun accordo con Emiliano o con chiunque altro rappresenti destra e sinistra».
Continuano i consiglieri pentastellati: «È disponibile al dialogo? Peccato non lo sia mai stato in questa legislatura su temi come lavoro, sanità, rifiuti. Non ha mai ascoltato alcuna proposta fatta per risollevare la nostra regione e ora vuole parlare di elezioni? No grazie. Ancora una volta peraltro contraddice se stesso: a ottobre "mai con i cinquestelle se non chiedono scusa", oggi si dichiara aperto al dialogo e sostenitore del governo nazionale. Michele contro Emiliano come sempre. Capiamo però il suo disorientamento: fino ad ora in cambio di poltrone è sempre riuscito a portare dalla sua parte quelli del centrodestra: da Simeone Di Cagno Abbrescia a Massimo Cassano, passando per Gianni Stea e Francesco Spina solo per citare alcuni nomi. La vera alleanza nei fatti è stata con loro, come dimostrano la presidenza di AqP, la spartizione delle nomine del Corecom che ha tenuto il Consiglio bloccato per mesi, l'aumento degli stipendi ai direttori generali delle Asl contro cui ci siamo battuti in aula, il fronte comune contro l'abolizione dei vitalizi e sulla modifica della legge per il contrasto all'azzardopatia che favorisce le lobbies del gioco. Con noi il gioco non gli è riuscito 5 anni fa, quando ci ha proposto tre assessorati in cambio del silenzio, e non riuscirà oggi. L'unica cosa che ci interessa è far rinascere la nostra terra e per farlo questo governo regionale deve andare a casa. Stiamo lavorando da mesi e continueremo a farlo ogni giorno di più: le chiacchiere su ticket, accordi e alleanze li lasciamo a lui e a chi gli è vicino».