Attualità
Emergenza Covid, un miliardo di euro per nuovi posti in terapia intensiva in regione
La proposta, inviata al Ministero della Salute, si riferisce alla attribuzione dei posti letto per popolazione, nell'ottica di potenziamento di tutti gli ospedali pugliesi
Puglia - sabato 20 giugno 2020
11.09
Rafforzare il sistema sanitario per affrontare eventuali ritorni dell'epidemia da Covid-19 è l'obiettivo che la Regione Puglia intende raggiungere mediante un piano che servirà anche per la cura di altre malattie che richiedano più posti di terapia intensiva.
La Regione Puglia nella giornata di ieri ha trasmesso al Ministero della Salute, come previsto dal Decreto Rilancio, la proposta di piano di potenziamento della rete ospedaliera, con il piano relativo ai posti letto di terapia intensiva e semintensiva. Il valore degli investimenti complessivi derivanti dal potenziamento della rete ospedaliera, ammontano complessivamente ad € 99.866.963. Sono 41 i posti di terapia intensiva aggiuntivi al Policlinico di Bari (oltre ai 99 da riconvertire in terapia semi intensiva), più 19 destinati alla Asl Bari.
La proposta, inviata al Ministero della Salute, si riferisce alla attribuzione dei posti letto per popolazione, nell'ottica di potenziamento di tutti gli ospedali pugliesi, non solo quelli Covid, in modo tale da consentire la continuità assistenziale, soprattutto chirurgica, anche nell'ipotesi della recrudescenza della pandemia.
In attesa dell'acquisizione del parere ministeriale rispetto all'impostazione generale, si procederà alla illustrazione della proposta alla commissione consiliare sanità, agli ordini professionali, alle organizzazioni sindacali e a tutti gli stakeholder, prima della presentazione del piano alla giunta e alle competenti commissioni consiliari.
"La Regione – ha sottolineato il direttore del Dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro – è decisamente sulla strada giusta per l'uscita definitiva dal piano di rientro. Sta centrando gli obiettivi Lea riportandosi nelle posizioni delle regioni più virtuose. Ha affrontato l'emergenza Covid senza pesare troppo sul sistema, che però va attrezzato per reggere ad altri urti che dovessero arrivare. Vogliamo essere pronti e curare tutti i cittadini pugliesi che ne avessero bisogno, in collaborazione con il personale e le aziende pubbliche e convenzionate".
La Regione Puglia nella giornata di ieri ha trasmesso al Ministero della Salute, come previsto dal Decreto Rilancio, la proposta di piano di potenziamento della rete ospedaliera, con il piano relativo ai posti letto di terapia intensiva e semintensiva. Il valore degli investimenti complessivi derivanti dal potenziamento della rete ospedaliera, ammontano complessivamente ad € 99.866.963. Sono 41 i posti di terapia intensiva aggiuntivi al Policlinico di Bari (oltre ai 99 da riconvertire in terapia semi intensiva), più 19 destinati alla Asl Bari.
La proposta, inviata al Ministero della Salute, si riferisce alla attribuzione dei posti letto per popolazione, nell'ottica di potenziamento di tutti gli ospedali pugliesi, non solo quelli Covid, in modo tale da consentire la continuità assistenziale, soprattutto chirurgica, anche nell'ipotesi della recrudescenza della pandemia.
In attesa dell'acquisizione del parere ministeriale rispetto all'impostazione generale, si procederà alla illustrazione della proposta alla commissione consiliare sanità, agli ordini professionali, alle organizzazioni sindacali e a tutti gli stakeholder, prima della presentazione del piano alla giunta e alle competenti commissioni consiliari.
"La Regione – ha sottolineato il direttore del Dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro – è decisamente sulla strada giusta per l'uscita definitiva dal piano di rientro. Sta centrando gli obiettivi Lea riportandosi nelle posizioni delle regioni più virtuose. Ha affrontato l'emergenza Covid senza pesare troppo sul sistema, che però va attrezzato per reggere ad altri urti che dovessero arrivare. Vogliamo essere pronti e curare tutti i cittadini pugliesi che ne avessero bisogno, in collaborazione con il personale e le aziende pubbliche e convenzionate".