Anna Rita Ungaro
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Speciale

Emergenza Coronavirus: i consigli della psicologa dott.ssa Anna Rita Ungaro

Consigli sulle emozioni più comuni nel periodo di emergenza. Come gestire lo stress con la resilienza

Lo stress è una reazione di adattamento che dipende dal modo con cui vediamo le situazioni che affrontiamo, la "resilienza" è la capacità di affrontare in maniera positiva gli eventi negativi e può essere potenziata, soprattutto quando siamo motivati durante circostanze particolari. Per svilupparla bisogna essere costruttivi e organizzarsi restando disponibili alle opportunità che la vita può offrire anche nelle situazioni negative. Con la resilienza possiamo gestire lo stress utilizzando le nostre risorse in modo utile per noi e per chi ci circonda. Ad esempio, la casa può essere vista come rifugio anziché come prigione e il tempo come ritrovato anziché perso.

Alcuni consigli antipanico
  1. Gestire le emozioni negative
La percezione della realtà cambia quando proviamo emozioni negative: ad esempio, quando siamo agitati. Un modo per alleggerire il carico di emozioni che si agitano in noi in questi giorni è quello di riconoscerle (ad esempio: "mi sento spaventato" oppure "mi sento triste") e poi provare a lasciarle andare, senza tentare di controllarle o nasconderle. Un consiglio è quello di usare tecniche di rilassamento concentrandoci per 5-10 minuti su un respiro lento e regolare.
  1. Condividere le proprie emozioni con l'altro
Anche condividere preoccupazioni e paure è un modo per affrontare i timori che derivano dall'incertezza di questi giorni. Ciò che fa paura a noi, fa paura anche agli altri. Teniamo presente che le emozioni e le reazioni che proviamo in questo momento sono REAZIONI NORMALI, amplificate dalla situazione ANORMALE di limitazione della libertà personale in cui ci troviamo. È possibile quindi leggere queste emozioni in un'ottica nuova e prenderne la giusta distanza.
  1. Evitare la ricerca compulsiva di informazioni
Abbiamo detto che è normale avere paura di un rischio nuovo, come questa pandemia. Ansia per sé e i propri cari, ricerca di rassicurazioni, controllo continuo delle informazioni sono comportamenti comprensibili. Ma cosa sono per noi i social? cosa aggiungono alla nostra vita quotidiana? cosa ci tolgono? qual è il migliore uso che possiamo farne? Essere bombardati di informazioni o guardare compulsivamente il cellulare, più che rassicurarci rischia di aumentare la sensazione di essere costantemente sottopressione, meglio limitarsi a consultare le fonti ufficiali ed evitare il passaparola.
  1. Diamo dignità ad ogni aspetto della giornata
È importante rimarcare piccoli gesti e abitudini della nuova routine quotidiana destinandogli spazi e tempi differenti: il rito della colazione, la cura del corpo, la lettura dei quotidiani, preparare i pasti, guardare un film o leggere un libro oltre certamente ai tempi di lavoro. In questo particolare momento ognuna di queste (ed altre) attività riconquista dignità e tempo.
  1. Non dimenticare l'attività fisica
Un aspetto da non trascurare, soprattutto quando le uscite e il movimento sono limitati al minimo. Molte ricerche dimostrano come il moto abbia benefici sulla concentrazione, l'umore, il sonno e in generale sul benessere psicologico. Ci aiuta a scaricare la tensione, libera endorfine, e sposta l'attenzione dai pensieri ripetitivi alle sensazioni corporee. Alcune strategie per mantenersi attivi in quarantena possono essere: alzarsi dal posto di lavoro ogni 50 minuti e fare un po' di stretching, dedicare mezz'ora al giorno a esercizi a corpo libero per aumentare la frequenza cardiaca e attivarci fisicamente.

dott.ssa Anna Rita Ungaro.

Il prossimo appuntamento è fissato per mercoledì 1 aprile 2020
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