Elezioni, Vendola ritorna a Cerignola per sostenere Emiliano e Sgarro
"In Puglia alleati del Pd, anche se critichiamo scelte Renzi"
Cerignola - martedì 26 maggio 2015
23.50
Dopo due anni Nichi Vendola è ritornato a Cerignola, città di cui è cittadino onorario dal lontano 2006, per sostenere i candidati al consiglio regionale della lista "Noi a sinistra per la Puglia" in appoggio a Michele Emiliano. Ha incontrato per la prima volta l'aspirante sindaco del Pd, Tommaso Sgarro, e scherzato con l'europarlamentare Elena Gentile, chiedendole: "Allora, dov'è il carro funebre?".
Prima del suo arrivo, però, sondando gli umori dei partecipanti avevamo raccolto qualche piccola lamentela tra i sostenitori del giovane candidato sindaco di Cerignola. Secondo loro, Vendola aveva deciso di non concedere la parola a Sgarro. Eventualità poi smentita dalla presenza sul palco del Teatro Mercadante di Sgarro, il quale ha accolto in maniera calorosa l'ormai ex presidente della Regione Puglia. Tanti applausi anche dalle numerose persone presenti in sala. Aver scelto come sede di un comizio un luogo simbolo e centrale di Cerignola ha sicuramente giocato a favore degli organizzatori della serata. Così non è stato, invece, ieri per Raffaele Fitto: la location di Villa Demetra, più in periferia, ha forse scoraggiato la partecipazione dei cerignolani.
Vendola ha poi voluto precisare la sua diversa linea di condotta in Puglia, rispetto alle posizioni critiche nei confronti di Renzi. "Qui abbiamo governato con il Pd per dieci anni, in questa regione siamo insieme per continuare un'esperienza che ha rappresentato un laboratorio di innovazione, qui a Cerignola sosteniamo il candidato del Pd - ha affermato Vendola -. Questo non ci fa arretrare di un millimetro rispetto alle critiche, anche molto dure, che abbiamo nei confronti del Governo Renzi sui temi del diritto dei lavoratori, della scuola pubblica". Non ha voluto commentare le parole di Fitto, che ha puntato il dito contro il suo governo, reo di aver aumentato le tasse regionali, mentre ha definito Cerignola una città straordinaria "che è stata spolpata viva e ridotta alla marginalità dalla Destra".
Tanti i temi trattati dall'ex leader di Sel: l'Isis, l'importanza della cultura, la riforma delle pensioni. Poi il congedo, senza svelare le sue mosse future: "Ho preso una Puglia che non c'era, semplicemente sconosciuta, e lascio una Puglia ammirata in tutto il mondo".
Prima del suo arrivo, però, sondando gli umori dei partecipanti avevamo raccolto qualche piccola lamentela tra i sostenitori del giovane candidato sindaco di Cerignola. Secondo loro, Vendola aveva deciso di non concedere la parola a Sgarro. Eventualità poi smentita dalla presenza sul palco del Teatro Mercadante di Sgarro, il quale ha accolto in maniera calorosa l'ormai ex presidente della Regione Puglia. Tanti applausi anche dalle numerose persone presenti in sala. Aver scelto come sede di un comizio un luogo simbolo e centrale di Cerignola ha sicuramente giocato a favore degli organizzatori della serata. Così non è stato, invece, ieri per Raffaele Fitto: la location di Villa Demetra, più in periferia, ha forse scoraggiato la partecipazione dei cerignolani.
Vendola ha poi voluto precisare la sua diversa linea di condotta in Puglia, rispetto alle posizioni critiche nei confronti di Renzi. "Qui abbiamo governato con il Pd per dieci anni, in questa regione siamo insieme per continuare un'esperienza che ha rappresentato un laboratorio di innovazione, qui a Cerignola sosteniamo il candidato del Pd - ha affermato Vendola -. Questo non ci fa arretrare di un millimetro rispetto alle critiche, anche molto dure, che abbiamo nei confronti del Governo Renzi sui temi del diritto dei lavoratori, della scuola pubblica". Non ha voluto commentare le parole di Fitto, che ha puntato il dito contro il suo governo, reo di aver aumentato le tasse regionali, mentre ha definito Cerignola una città straordinaria "che è stata spolpata viva e ridotta alla marginalità dalla Destra".
Tanti i temi trattati dall'ex leader di Sel: l'Isis, l'importanza della cultura, la riforma delle pensioni. Poi il congedo, senza svelare le sue mosse future: "Ho preso una Puglia che non c'era, semplicemente sconosciuta, e lascio una Puglia ammirata in tutto il mondo".