Elezioni regionali 2020, “L’altra Italia”: Raffaele Fitto miglior candidato possibile
Mino Cartelli: “Riteniamo che Fitto sia il miglior candidato possibile in questo momento di emergenza sanitaria e crisi economica del nostro territorio”.
Puglia - giovedì 21 maggio 2020
16.51 Comunicato Stampa
«In un quadro incerto come quello pugliese, riteniamo che la migliore espressione possibile sia la guida dell'onorevole Raffaele Fitto», ha dichiarato il Segretario Nazionale Mino Cartelli de "L'altra Italia".
«Sono pugliese, ancor meglio leccese, e posso dichiarare senza tema di smentita, che i pugliesi sono stanchi di vedersi calare dall'alto, dai palazzi romani i suoi candidati. Non siamo terra di conquista, ma una meravigliosa terra che necessita di attenzioni - continua il segretario nazionale Mino Cartelli a proposito della discussione sulla scelta del futuro candidato del centro destra alla presidenza della Regione Puglia - Abbiamo ascoltato ancora in questi giorni che si deve discutere sulla candidatura a presidente. Riteniamo sia scaduto il tempo. La Puglia non si può permettere il lusso di avere una guida non condivisa da tutti; si rischia nuovamente di consegnare il territorio alla sinistra. La Puglia non è e non deve più essere logica di una spartizione di potere o di poltrone. Pertanto, riteniamo che Fitto sia il miglior candidato possibile in questo momento di emergenza sanitaria e crisi economica del nostro territorio. Ha la giusta esperienza e le consolidate doti governative».
Una centro destra, quello pugliese, al momento ancora incapace di decidere chi sarà il candidato alla presidenza della Regione Puglia, una incapacità di scelta marcata da protagonismi e affermazioni di potere. Le parole del segretario nazionale de "L'altra Italia" diventano molto più pesanti e sottolineano il momento di crisi decisionale che vive il centro destra:
«Se si continua ancora con il tira e molla, da parte di qualcuno che a tutti i costi vuole mettere una propria bandierina in Puglia, ci vedremo costretti ad andare con un nostro candidato presidente alle regionali pugliesi. Da anni si seguono ed inseguono logiche spartitorie. Chi paga il prezzo di questa scellerata logica non è la politica, bensì il popolo – conclude Cartelli - Perciò è arrivato il momento di dire basta. Il territorio ed i suoi abitanti prima di tutto».
«Sono pugliese, ancor meglio leccese, e posso dichiarare senza tema di smentita, che i pugliesi sono stanchi di vedersi calare dall'alto, dai palazzi romani i suoi candidati. Non siamo terra di conquista, ma una meravigliosa terra che necessita di attenzioni - continua il segretario nazionale Mino Cartelli a proposito della discussione sulla scelta del futuro candidato del centro destra alla presidenza della Regione Puglia - Abbiamo ascoltato ancora in questi giorni che si deve discutere sulla candidatura a presidente. Riteniamo sia scaduto il tempo. La Puglia non si può permettere il lusso di avere una guida non condivisa da tutti; si rischia nuovamente di consegnare il territorio alla sinistra. La Puglia non è e non deve più essere logica di una spartizione di potere o di poltrone. Pertanto, riteniamo che Fitto sia il miglior candidato possibile in questo momento di emergenza sanitaria e crisi economica del nostro territorio. Ha la giusta esperienza e le consolidate doti governative».
Una centro destra, quello pugliese, al momento ancora incapace di decidere chi sarà il candidato alla presidenza della Regione Puglia, una incapacità di scelta marcata da protagonismi e affermazioni di potere. Le parole del segretario nazionale de "L'altra Italia" diventano molto più pesanti e sottolineano il momento di crisi decisionale che vive il centro destra:
«Se si continua ancora con il tira e molla, da parte di qualcuno che a tutti i costi vuole mettere una propria bandierina in Puglia, ci vedremo costretti ad andare con un nostro candidato presidente alle regionali pugliesi. Da anni si seguono ed inseguono logiche spartitorie. Chi paga il prezzo di questa scellerata logica non è la politica, bensì il popolo – conclude Cartelli - Perciò è arrivato il momento di dire basta. Il territorio ed i suoi abitanti prima di tutto».