Elezioni, Fitto a Cerignola per la candidatura di Giannatempo come consigliere regionale
Domani anche Vendola in Capitanata al fianco del candidato sindaco Pd, Sgarro
Cerignola - lunedì 25 maggio 2015
23.50
Scendono in campo i big a meno di una settimana dalle elezioni comunali e regionali in Puglia. Nel pomeriggio Raffaele Fitto ha fatto tappa a Cerignola per appoggiare la candidatura di Antonio Giannatempo come consigliere regionale con Francesco Schittulli in corsa per la carica di presidente della Regione. Domani, invece, sarà la volta di Nichi Vendola al fianco del candidato sindaco del Partito democratico, Tommaso Sgarro, in piazza Mercadante.
"Negli ultimi dieci anni - spiega l'ex sindaco di Cerignola - la Capitanata è stata messa ai margini dell'impero di Vendola". I rappresentanti delle istituzioni del territorio dauno sono tacciati di 'foggianismo': "Dicono che ci lamentiamo sempre, ma ciò avviene quando le cose non funzionano - sottolinea Giannatempo -. Durante i cinque anni dell'amministrazione Fitto, noi abbiamo investito tutte le risorse della Comunità europea per importanti infrastrutture: depuratori, sistemi fognari, strade, industrie, compreso l'interporto di Cerignola". "La Capitanata in passato ha avuto un ruolo importante e decisivo - aggiunge Fitto -, ma oggi è in uno stato di totale abbandono. Penso all'agricoltura e ai fallimenti dell'attuale amministrazione in merito allo sviluppo rurale che non destina un'attenzione concreta a questo territorio".
Le vicende del Consiglio regionale che sarà si mescolano con le elezioni del futuro sindaco di Cerignola. Per la poltrona di Palazzo di Città, il centrodestra sembra più unito sulla figura di Paolo Vitullo. "Mi ero battuto per fare le primarie - ammette Giannatempo -, ma non sono stato ascoltato. Abbiamo comunque fatto sintesi sulla stessa personalità e sono orgoglioso del partito cerignolano, perché continua a differenziarsi dai giochi che si compiono a livello nazionale".
Giochi di partito che non possono prescindere dalla netta spaccatura tra Fitto e Berlusconi e che inevitabilmente causeranno delle ripercussioni anche in Puglia. Da un lato Giannatempo sa che lo strappo potrebbe produrre una perdita di consensi. Ma al tempo stesso sostiene il coraggio del centrodestra che, secondo lui, ha avuto l'onestà di confrontarsi per poi dividersi alla luce del giorno, mentre il centrosinistra "lava i panni sporchi in casa". D'altro canto, l'ex governatore della Puglia non vuole discutere delle scelte fatte in passato e parla di un Berlusconi irresponsabile. "Vengo offeso continuamente - sostiene Fitto -, ma io vado avanti per la mia strada: c'è bisogno di un'opposizione seria al Governo Renzi".
"Negli ultimi dieci anni - spiega l'ex sindaco di Cerignola - la Capitanata è stata messa ai margini dell'impero di Vendola". I rappresentanti delle istituzioni del territorio dauno sono tacciati di 'foggianismo': "Dicono che ci lamentiamo sempre, ma ciò avviene quando le cose non funzionano - sottolinea Giannatempo -. Durante i cinque anni dell'amministrazione Fitto, noi abbiamo investito tutte le risorse della Comunità europea per importanti infrastrutture: depuratori, sistemi fognari, strade, industrie, compreso l'interporto di Cerignola". "La Capitanata in passato ha avuto un ruolo importante e decisivo - aggiunge Fitto -, ma oggi è in uno stato di totale abbandono. Penso all'agricoltura e ai fallimenti dell'attuale amministrazione in merito allo sviluppo rurale che non destina un'attenzione concreta a questo territorio".
Le vicende del Consiglio regionale che sarà si mescolano con le elezioni del futuro sindaco di Cerignola. Per la poltrona di Palazzo di Città, il centrodestra sembra più unito sulla figura di Paolo Vitullo. "Mi ero battuto per fare le primarie - ammette Giannatempo -, ma non sono stato ascoltato. Abbiamo comunque fatto sintesi sulla stessa personalità e sono orgoglioso del partito cerignolano, perché continua a differenziarsi dai giochi che si compiono a livello nazionale".
Giochi di partito che non possono prescindere dalla netta spaccatura tra Fitto e Berlusconi e che inevitabilmente causeranno delle ripercussioni anche in Puglia. Da un lato Giannatempo sa che lo strappo potrebbe produrre una perdita di consensi. Ma al tempo stesso sostiene il coraggio del centrodestra che, secondo lui, ha avuto l'onestà di confrontarsi per poi dividersi alla luce del giorno, mentre il centrosinistra "lava i panni sporchi in casa". D'altro canto, l'ex governatore della Puglia non vuole discutere delle scelte fatte in passato e parla di un Berlusconi irresponsabile. "Vengo offeso continuamente - sostiene Fitto -, ma io vado avanti per la mia strada: c'è bisogno di un'opposizione seria al Governo Renzi".