Elena Gentile bacchetta Francesco Bonito
Alle dichiarazioni di Bonito la Gentile risponde ricordando le elezioni di Bonito al Parlamento nel 2001, i voti utili nel caso di ballottaggio e la commistione tra magistratura e politica
Cerignola - giovedì 24 giugno 2021
12.21
Candidatura a Sindaco di Cerignola di Francesco Bonito ancora non ufficializzata, Movimento 5 Stelle ancora incerto sulla candidatura del già parlamentare, Senso Civico per niente convinto sul nome che avrebbe dovuto unire il centrosinistra ma che si sta rivelando divisore anche in vista delle reazioni al video in cui Bonito, il 17 giugno, nell'annunciare un comizio mai tenuto e nel pretendere l'immediata incandidabilità dell'avversario politico Franco Metta, accusava Elena Gentile di dividere la sinistra.
"Francesco Bonito in un suo recenti video mi ha accusata di esercitare il mestiere di dividere la sinistra. Una pugnalata senza motivo, a freddo, alla "sichirduna" per dirla sempre nella mia adorata lingua" scrive Elena Gentile nella rubrica "Gentilissima" pubblicata dal quotidiano l'Attacco martedì 22 giugno 2021.
Nel manifestarsi "sorpresa" dalle affermazioni di Francesco Bonito, il già Assessore regionale e dirigente di partito, Elena Gentile, sottolinea quanto sia stata aggregativa proprio nel garantire a Bonito l'elezione alla Camera dei Deputati nel 2001.
"Elezioni politiche del 13 maggio 2001, Camera dei Deputati, Collegio Uninominale n. 5 di Cerignola (comprendente anche i 5 reali siti e parte del Subappennino Dauno). Candidati Francesco Bonito per l'Ulivo e Salvatore Tatarella per il Popolo della Libertà… A Cerignola Rifondazione Comunista non aveva alcuna intenzione di votare Bonito. Indovinate chi si recò presso la sede del Partito Rifondazione Comunista per rivendicare, in un ricco partecipato e intenso confronto, le "superiori ragioni dell'unità della Sinistra" rispetto a tutti il resto? Elena Gentile…. Francesco Bonito fu eletto deputato con il 46% dei voti contro il 45% di Salvatore Tatarella".
Passaggi che portano alla luce remote storie politiche, scelte di candidati e operazioni effettuate dietro le quinte per portare i medesimi all'elezione. Passaggi ben chiari, quelli di Elena Gentile, che sottolineano l'importanza dell'atteggiamento pacato e non provocatorio durante la campagna elettorale anche in vista di voti utili per affrontare un probabile ballottaggio tra Bonito ed altra parte politica.
"Perché un riconosciuto maestro del diritto, con un quasi sessantennio di esperienza politica alle spalle, sia pure con alternanza di immersioni ed emersioni, come un fiume carsico, si candida a sindaco in un sistema a doppio turno, non può non avere consapevolezza del fatto che, in vista di un ballottaggio praticamente certo, non si colpisce nessuno in quel modo, con accuse peraltro false e facilmente contestabili".
Anche sulla questione incandidabilità di Franco Metta, che deve pronunciare la corte di Cassazione visto il sicuro ricorso del già Sindaco di Cerignola, in cui Francesco Bonito chiedeva la riduzioni dei tempi con queste parole "chiederò all'Antimafia e ai rappresentanti in Parlamento di intervenire presso il Prefetto, presso l'Avvocatura dello Stato, presso il Ministero degli Interni perché si sollecitino gli adempimenti procedurali per arrivare ad un giudizio in tempi brevi" Elena gentile ha precisato:
"Ultima annotazione sulla commistione tra magistratura e politica di cui, purtroppo e spesso a sproposito, tanto si è parlato in questi giorni. Il ruolo della magistratura e delle Forze dell'Ordine è quello di contrastare la criminalità e il malaffare. La ripartenza e la ricostruzione spetta alla città, alla classe politica e imprenditoriale".
"Francesco Bonito in un suo recenti video mi ha accusata di esercitare il mestiere di dividere la sinistra. Una pugnalata senza motivo, a freddo, alla "sichirduna" per dirla sempre nella mia adorata lingua" scrive Elena Gentile nella rubrica "Gentilissima" pubblicata dal quotidiano l'Attacco martedì 22 giugno 2021.
Nel manifestarsi "sorpresa" dalle affermazioni di Francesco Bonito, il già Assessore regionale e dirigente di partito, Elena Gentile, sottolinea quanto sia stata aggregativa proprio nel garantire a Bonito l'elezione alla Camera dei Deputati nel 2001.
"Elezioni politiche del 13 maggio 2001, Camera dei Deputati, Collegio Uninominale n. 5 di Cerignola (comprendente anche i 5 reali siti e parte del Subappennino Dauno). Candidati Francesco Bonito per l'Ulivo e Salvatore Tatarella per il Popolo della Libertà… A Cerignola Rifondazione Comunista non aveva alcuna intenzione di votare Bonito. Indovinate chi si recò presso la sede del Partito Rifondazione Comunista per rivendicare, in un ricco partecipato e intenso confronto, le "superiori ragioni dell'unità della Sinistra" rispetto a tutti il resto? Elena Gentile…. Francesco Bonito fu eletto deputato con il 46% dei voti contro il 45% di Salvatore Tatarella".
Passaggi che portano alla luce remote storie politiche, scelte di candidati e operazioni effettuate dietro le quinte per portare i medesimi all'elezione. Passaggi ben chiari, quelli di Elena Gentile, che sottolineano l'importanza dell'atteggiamento pacato e non provocatorio durante la campagna elettorale anche in vista di voti utili per affrontare un probabile ballottaggio tra Bonito ed altra parte politica.
"Perché un riconosciuto maestro del diritto, con un quasi sessantennio di esperienza politica alle spalle, sia pure con alternanza di immersioni ed emersioni, come un fiume carsico, si candida a sindaco in un sistema a doppio turno, non può non avere consapevolezza del fatto che, in vista di un ballottaggio praticamente certo, non si colpisce nessuno in quel modo, con accuse peraltro false e facilmente contestabili".
Anche sulla questione incandidabilità di Franco Metta, che deve pronunciare la corte di Cassazione visto il sicuro ricorso del già Sindaco di Cerignola, in cui Francesco Bonito chiedeva la riduzioni dei tempi con queste parole "chiederò all'Antimafia e ai rappresentanti in Parlamento di intervenire presso il Prefetto, presso l'Avvocatura dello Stato, presso il Ministero degli Interni perché si sollecitino gli adempimenti procedurali per arrivare ad un giudizio in tempi brevi" Elena gentile ha precisato:
"Ultima annotazione sulla commistione tra magistratura e politica di cui, purtroppo e spesso a sproposito, tanto si è parlato in questi giorni. Il ruolo della magistratura e delle Forze dell'Ordine è quello di contrastare la criminalità e il malaffare. La ripartenza e la ricostruzione spetta alla città, alla classe politica e imprenditoriale".