Territorio
Eco-balle di rifiuti abbandonati in Contrada Cafora: Cerignola nuova Terra dei Fuochi?
L'ennesima segnalazione del Comandante Marasco, stavolta in una zona non lontana dalla Diga Capacciotti
Cerignola - lunedì 25 luglio 2022
14.44
Continuano le segnalazioni del Comandante Ispettori Territoriali Giuseppe Marasco, che ha effettuato nei giorni scorsi alcuni sopralluoghi nelle campagne nei dintorni di Cerignola, insieme ad altri Ispettori Ambientali Territoriali CIVILIS. La zona che Marasco ha individuato come sede di sversamento e abbandono di eco-balle di rifiuti è particolarmente amena, perché si trova a poca distanza dalla Diga Capacciotti. Nello specifico, i rifiuti sono stati rinvenuti in contrada Cafora.
Al fine di evitare incendi dannosi per l'ambiente e l'incolumità delle persone (come quelli che si stanno verificando proprio in questi giorni, e che hanno per oggetto rifiuti probabilmente provenienti da altre zone del Sud Italia), il Comandante Marasco sollecita l'intervento immediato degli enti preposti per rimuovere i rifiuti. La zona comunque è stata posta sotto sequestro, dato che si è in presenza di un reato penalmente perseguibile, ossia la fattispecie di disastro ambientale.
Le segnalazioni di rifiuti presenti nelle nostra campagne e nei terreni in cui si coltivano i cibi che noi stessi portiamo a tavola stanno diventando tante, troppe. E' evidente che siamo dinanzi ad un'emergenza ambientale che va affrontata con tutti i mezzi a disposizione.
Non basta più la volontà politica di risolvere i problemi espressa a parole. La retorica non ha mai portato a nulla. Servono i fatti concreti e soprattutto un'azione mirata e tempestiva.
"Data la gravità del problema, i sindaci dei Comuni facenti parte dei Cinque Reali Siti hanno deciso di recarsi in massa dal Prefetto per cercare una soluzione concreta a questo triste fenomeno. Il mio invito al Procuratore Capo della repubblica di Foggia, al Prefetto di Foggia, al Questore di Foggia, al Comandante Provinciale dei Carabinieri, al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, al Presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta, ai sigg. SINDACI della Capitanata, ai sigg. Comandanti della Polizia Locale della capitanata… se non site capaci di fermare e far cessare questo crimine ambientale, dimettetevi oppure cambiate lavoro, la salute dei cittadini e del nostro territorio è prima di tutto. Le difficoltà sono palesi a tutti, per questo si auspica un intervento concreto e risolutorio da parte delle istituzioni": ecco, in sintesi, l'appello di Marasco, a cui naturalmente ci associamo noi tutti.
Al fine di evitare incendi dannosi per l'ambiente e l'incolumità delle persone (come quelli che si stanno verificando proprio in questi giorni, e che hanno per oggetto rifiuti probabilmente provenienti da altre zone del Sud Italia), il Comandante Marasco sollecita l'intervento immediato degli enti preposti per rimuovere i rifiuti. La zona comunque è stata posta sotto sequestro, dato che si è in presenza di un reato penalmente perseguibile, ossia la fattispecie di disastro ambientale.
Le segnalazioni di rifiuti presenti nelle nostra campagne e nei terreni in cui si coltivano i cibi che noi stessi portiamo a tavola stanno diventando tante, troppe. E' evidente che siamo dinanzi ad un'emergenza ambientale che va affrontata con tutti i mezzi a disposizione.
Non basta più la volontà politica di risolvere i problemi espressa a parole. La retorica non ha mai portato a nulla. Servono i fatti concreti e soprattutto un'azione mirata e tempestiva.
"Data la gravità del problema, i sindaci dei Comuni facenti parte dei Cinque Reali Siti hanno deciso di recarsi in massa dal Prefetto per cercare una soluzione concreta a questo triste fenomeno. Il mio invito al Procuratore Capo della repubblica di Foggia, al Prefetto di Foggia, al Questore di Foggia, al Comandante Provinciale dei Carabinieri, al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, al Presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta, ai sigg. SINDACI della Capitanata, ai sigg. Comandanti della Polizia Locale della capitanata… se non site capaci di fermare e far cessare questo crimine ambientale, dimettetevi oppure cambiate lavoro, la salute dei cittadini e del nostro territorio è prima di tutto. Le difficoltà sono palesi a tutti, per questo si auspica un intervento concreto e risolutorio da parte delle istituzioni": ecco, in sintesi, l'appello di Marasco, a cui naturalmente ci associamo noi tutti.