Territorio
E’ morto Berardino Gigantiello, per tutti “Dino”: fondatore e anima dell’Associazione La Cicogna
Proprio lo scorso Marzo, a Torino, la comunità di cerignolani ha festeggiato i 40 anni di attività
Italia - giovedì 4 agosto 2022
15.16
Ci sono associazioni che si reggono sulla passione e l'entusiasmo di chi li ha fondate e portate avanti nel tempo. L'associazione La Cicogna ha sempre rappresentato il sodalizio della comunità cerignolana a Torino proprio grazie all'instancabile energia del promotore Berardino Gigantiello, dai più conosciuto come "Dino".
A settantadue anni, fino a qualche mese fa, nonostante la grave malattia con cui combatteva, Dino ha partecipato attivamente a tutte le iniziative della sua amata associazione, non facendo mai mancare la sua presenza e forza d'animo.
Chi lo ha conosciuto ha detto di lui: "E' un galantuomo di altri tempi", una di quelle persone di cui potersi fidare sempre, sia in ambito personale che professionale.
Con lui, oggi, scompare una figura che ha fatto la storia dell'emigrazione cerignolana a Torino. Testimone di anni difficili, ma anche forieri di speranza e soddisfazioni per le migliaia di concittadini che hanno deciso di emigrare sotto la Mole per dare un futuro migliore a se stessi e alla propria famiglia.
Dino è riuscito a mantenere un legame forte e costante con la sua città di origine, Cerignola, grazie soprattutto alle frequentazioni con i parenti rimasti qui e con gli amici della Deputazione Feste Patronali, con i quali condivideva la fede verso l'amatissima Madonna di Ripalta.
In onore della Vergine Patrona di Cerignola, ha garantito per oltre 40 anni l'annuale tradizione della festa patronale a Torino, con rievocazioni storiche del carro trainato da una coppia di buoi.
A settantadue anni, fino a qualche mese fa, nonostante la grave malattia con cui combatteva, Dino ha partecipato attivamente a tutte le iniziative della sua amata associazione, non facendo mai mancare la sua presenza e forza d'animo.
Chi lo ha conosciuto ha detto di lui: "E' un galantuomo di altri tempi", una di quelle persone di cui potersi fidare sempre, sia in ambito personale che professionale.
Con lui, oggi, scompare una figura che ha fatto la storia dell'emigrazione cerignolana a Torino. Testimone di anni difficili, ma anche forieri di speranza e soddisfazioni per le migliaia di concittadini che hanno deciso di emigrare sotto la Mole per dare un futuro migliore a se stessi e alla propria famiglia.
Dino è riuscito a mantenere un legame forte e costante con la sua città di origine, Cerignola, grazie soprattutto alle frequentazioni con i parenti rimasti qui e con gli amici della Deputazione Feste Patronali, con i quali condivideva la fede verso l'amatissima Madonna di Ripalta.
In onore della Vergine Patrona di Cerignola, ha garantito per oltre 40 anni l'annuale tradizione della festa patronale a Torino, con rievocazioni storiche del carro trainato da una coppia di buoi.