Territorio
DUC, la replica di Vincenzo Specchio a Luigi Gaudiero
Specchio: “Il DUC fu progettato e programmato per creare una alternativa commerciale capace di opporsi alla espansione delle grandi strutture di vendita”
Cerignola - martedì 26 novembre 2019
9.59 Comunicato Stampa
In riferimento delle dichiarazioni espresse da Luigi Gaudiero (esponente della Confesercenti) sul quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno" in merito alla gestione del Distretto Urbano del Commercio, pubblichiamo la replica, che giunge a mezzo mail, di Vincenzo Specchio, ex Consigliere Comunale con delega al Commercio nella Amministrazione Metta, passato poi all'opposizione nelle file della Lega Cerignola.
«Sono d'accordo con Luigi Gaudiero quando si lamenta giustamente del degrado e della crisi del commercio in sede fissa e su aree mercatali di Cerignola - dichiara Vincenzo Specchio nel suo comunicato stampa - Non lo sono affatto su quello che lui chiama fallimento del Duc e del disatteso Piano di commercio.
Su questi due specifici punti ritengo che Gaudiero si sbaglia.
Il Distretto Urbano del Commercio – DUC non è un fallimento. E' fallita la politica di chi lo voleva manomettere per il proprio tornaconto politico e elettorale. Il DUC è stato creato, realizzato e portato a vincere il bando regionale e ad aggiudicarsi il finanziamento effettivamente concesso sulla sola base di meriti amministrativi che mi sono stati riconosciuti pubblicamente come presidente delegato dell'Associazione del Distretto urbano del commercio di Cerignola.
Ho lasciato la delega quando ho realizzato che il finanziamento stava per essere distratto dalle finalità istituzionali del Distretto per farlo annegare nelle acque delle fontane di piazza Duomo.
Il DUC era stato progettato e tecnicamente programmato proprio per creare una alternativa commerciale capace di opporsi alla espansione delle grandi strutture di vendita, incentivando realmente il commercio delle piccole e medie imprese locali a vantaggio economico, sociale e civile dei cittadini.
Nel programma del DUC era compreso il progetto di videosorveglianza di concerto con gli organi di vigilanza comunale, della Polizia di Stato e dei Carabinieri, oltre che un intervento di detassazione e incentivazione commerciale delle zone urbane marginali».
Continua Vincenzo Specchio addossando le responsabilità alla Amministrazione Metta:
«Il Piano di commercio di Cerignola, per la prima volta preparato e discusso con le Associazioni di categoria, da me inserito, in qualità di Delegato al commercio e attività produttive, nel Documento strategico del commercio e poi portato all'approvazione all'unanimità del Consiglio comunale del 9 febbraio del 2018, contiene tutte le norme che eliminavano l'abusivismo nelle aree mercatali e nella regolamentazione di bar pizzerie e ristoranti. Io ho dovuto rassegnare le delega perché l'amministrazione ha preferito fare a meno di quelle norme.
Per dare finalmente slancio agli imprenditori del commercio e delle piccole e medie imprese si può ripartire dal Piano e dal Distretto urbano del commercio, che non sono affatto falliti ma anzi, oggi più che mai, godono di sana e robusta costituzione amministrativa»
«Sono d'accordo con Luigi Gaudiero quando si lamenta giustamente del degrado e della crisi del commercio in sede fissa e su aree mercatali di Cerignola - dichiara Vincenzo Specchio nel suo comunicato stampa - Non lo sono affatto su quello che lui chiama fallimento del Duc e del disatteso Piano di commercio.
Su questi due specifici punti ritengo che Gaudiero si sbaglia.
Il Distretto Urbano del Commercio – DUC non è un fallimento. E' fallita la politica di chi lo voleva manomettere per il proprio tornaconto politico e elettorale. Il DUC è stato creato, realizzato e portato a vincere il bando regionale e ad aggiudicarsi il finanziamento effettivamente concesso sulla sola base di meriti amministrativi che mi sono stati riconosciuti pubblicamente come presidente delegato dell'Associazione del Distretto urbano del commercio di Cerignola.
Ho lasciato la delega quando ho realizzato che il finanziamento stava per essere distratto dalle finalità istituzionali del Distretto per farlo annegare nelle acque delle fontane di piazza Duomo.
Il DUC era stato progettato e tecnicamente programmato proprio per creare una alternativa commerciale capace di opporsi alla espansione delle grandi strutture di vendita, incentivando realmente il commercio delle piccole e medie imprese locali a vantaggio economico, sociale e civile dei cittadini.
Nel programma del DUC era compreso il progetto di videosorveglianza di concerto con gli organi di vigilanza comunale, della Polizia di Stato e dei Carabinieri, oltre che un intervento di detassazione e incentivazione commerciale delle zone urbane marginali».
Continua Vincenzo Specchio addossando le responsabilità alla Amministrazione Metta:
«Il Piano di commercio di Cerignola, per la prima volta preparato e discusso con le Associazioni di categoria, da me inserito, in qualità di Delegato al commercio e attività produttive, nel Documento strategico del commercio e poi portato all'approvazione all'unanimità del Consiglio comunale del 9 febbraio del 2018, contiene tutte le norme che eliminavano l'abusivismo nelle aree mercatali e nella regolamentazione di bar pizzerie e ristoranti. Io ho dovuto rassegnare le delega perché l'amministrazione ha preferito fare a meno di quelle norme.
Per dare finalmente slancio agli imprenditori del commercio e delle piccole e medie imprese si può ripartire dal Piano e dal Distretto urbano del commercio, che non sono affatto falliti ma anzi, oggi più che mai, godono di sana e robusta costituzione amministrativa»