Doppia preferenza di genere. La palla avvelenata passa al Prefetto Bellomo
La Bellomo nominata da Conte Commissario Straordinario. Amati (PD) minaccia impugnazione del provvedimento. Berlusconi, Meloni e Salvini: “In Puglia si gioca con le Istituzioni”
Puglia - domenica 2 agosto 2020
12.33
Doppia preferenza di genere, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto sull'adeguamento del sistema elettorale nella Regione Puglia.
Per l' attuazione del decreto sulla doppia preferenza di genere, non essendoci stata alcuna approvazione da parte del Consiglio Regionale della Regione Puglia, il Governo ha nominato il Prefetto di Bari, Antonia Bellomo, quale commissario straordinario con la funzione di provvedere agli adempimenti conseguenti per l'attuazione del decreto che regolerà le elezioni regionali di settembre.
Il premier Giuseppe Conte, in un post facebook ha dichiarato quanto segue:
"Non consentiamo discriminazioni, oggi abbiamo scritto una nuova pagina nella storia italiana dei diritti politici e, in particolare, dei diritti delle donne. Per la prima volta il Governo è intervenuto per adottare un decreto-legge che introduce nella legislazione della Regione Puglia il vincolo della doppia preferenza, offrendo a tutti gli elettori pugliesi la garanzia di poter scegliere, in occasione della prossima competizione elettorale, tra candidati di sesso diverso. Per il Governo l'empowerment femminile è un imperativo morale, politico e giuridico. Non siamo disposti a consentire ulteriori discriminazioni a carico delle donne".
Immediate le repliche sia dallo schieramento del centro sinistra che da quello di centro destra.
"Ammettere la preferenza di genere senza nessun intervento preventivo sulle quote di candidati nelle liste significherebbe violare il decreto legge e ridurlo a strumento di soluzione di qualche bagarre di potere. Nulla a che vedere, dunque, con la parità di genere». Ha affermato Fabio Amati, Consigliere regionale del PD e Presidente della Commissione Bilancio - Il provvedimento del Prefetto Bellomo, qualora non contenga l'inammissibilità delle liste che non rispettino il rapporto di genere 60/40 o un meccanismo di riduzione dei candidati così come avviene per i comuni, sarà da me impugnato".
"In Puglia si sta giocando con le istituzioni, piegandole ad interessi di una parte politica – affermano in una nota congiunta Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini - Per responsabilità del Presidente uscente, il consiglio dei ministri si è preso la responsabilità di scrivere un provvedimento che rischia di compromettere il libero esercizio del voto in Puglia e rappresenta una gravissima ingerenza politico-elettorale. Il rischio evidente è quello di creare un precedente pericolosissimo ed un incidente istituzionale finalizzato a far saltare le elezioni. Chiediamo che su questa situazione vigili il Presidente della Repubblica. Il centrodestra ha già comunicato più volte che e' disponibile subito a votare in Consiglio Regionale il testo di legge che prevede la preferenza di genere. L'altra notte è mancato il numero legale in aula perché la maggioranza ha abbandonato. Noi ci siamo, nel rispetto delle regole. Si convochi il Consiglio e si metta fine a questa farsa. Non accetteremo in alcun modo ulteriori forzature e chiediamo che vengano salvaguardate la libertà e l'autonomia della Puglia".
Per l' attuazione del decreto sulla doppia preferenza di genere, non essendoci stata alcuna approvazione da parte del Consiglio Regionale della Regione Puglia, il Governo ha nominato il Prefetto di Bari, Antonia Bellomo, quale commissario straordinario con la funzione di provvedere agli adempimenti conseguenti per l'attuazione del decreto che regolerà le elezioni regionali di settembre.
Il premier Giuseppe Conte, in un post facebook ha dichiarato quanto segue:
"Non consentiamo discriminazioni, oggi abbiamo scritto una nuova pagina nella storia italiana dei diritti politici e, in particolare, dei diritti delle donne. Per la prima volta il Governo è intervenuto per adottare un decreto-legge che introduce nella legislazione della Regione Puglia il vincolo della doppia preferenza, offrendo a tutti gli elettori pugliesi la garanzia di poter scegliere, in occasione della prossima competizione elettorale, tra candidati di sesso diverso. Per il Governo l'empowerment femminile è un imperativo morale, politico e giuridico. Non siamo disposti a consentire ulteriori discriminazioni a carico delle donne".
Immediate le repliche sia dallo schieramento del centro sinistra che da quello di centro destra.
"Ammettere la preferenza di genere senza nessun intervento preventivo sulle quote di candidati nelle liste significherebbe violare il decreto legge e ridurlo a strumento di soluzione di qualche bagarre di potere. Nulla a che vedere, dunque, con la parità di genere». Ha affermato Fabio Amati, Consigliere regionale del PD e Presidente della Commissione Bilancio - Il provvedimento del Prefetto Bellomo, qualora non contenga l'inammissibilità delle liste che non rispettino il rapporto di genere 60/40 o un meccanismo di riduzione dei candidati così come avviene per i comuni, sarà da me impugnato".
"In Puglia si sta giocando con le istituzioni, piegandole ad interessi di una parte politica – affermano in una nota congiunta Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini - Per responsabilità del Presidente uscente, il consiglio dei ministri si è preso la responsabilità di scrivere un provvedimento che rischia di compromettere il libero esercizio del voto in Puglia e rappresenta una gravissima ingerenza politico-elettorale. Il rischio evidente è quello di creare un precedente pericolosissimo ed un incidente istituzionale finalizzato a far saltare le elezioni. Chiediamo che su questa situazione vigili il Presidente della Repubblica. Il centrodestra ha già comunicato più volte che e' disponibile subito a votare in Consiglio Regionale il testo di legge che prevede la preferenza di genere. L'altra notte è mancato il numero legale in aula perché la maggioranza ha abbandonato. Noi ci siamo, nel rispetto delle regole. Si convochi il Consiglio e si metta fine a questa farsa. Non accetteremo in alcun modo ulteriori forzature e chiediamo che vengano salvaguardate la libertà e l'autonomia della Puglia".