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Cronaca
Donato Monopoli, c’è attesa e speranza per l’udienza in Cassazione di domani
Le pene inflitte ai due imputati in primo grado sono state ridotte in Appello: ora la sentenza sarà definitiva
Cerignola - giovedì 13 febbraio 2025
13.29
Sono ore di trepida attesa per i familiari e gli amici di Donato Monopoli, il 26enne cerignolano vittima di un brutale pestaggio presso una discoteca di Foggia il 6 Ottobre 2018, mentre si trovava in compagnia del suo gruppo di amici. Il ragazzo è morto in ospedale dopo sei mesi di coma.
Da allora i genitori Giuseppe e Donata e gli amici hanno creato il gruppo social "Giustizia per Donato", in cui-nel corso del tempo-hanno rinnovato appelli e lanciato messaggi per sollecitare che venga fatta finalmente giustizia sulla triste vicenda che ha portato alla morte di un ragazzo benvoluto da tutti.
Dopo la sentenza di Appello, domani i giudici della Corte di Cassazione si pronunceranno in maniera definitiva.
"Venerdì 14 febbraio si terrà il processo di Cassazione, dove si deciderà quanto vale la mia vita, ma soprattutto quanto vale la sofferenza dei miei cari…
Avevo 26 anni e tutta la vita davanti ma purtroppo il 6 ottobre 2018, ho incontrato due individui che per futili motivi mi hanno massacrato con una violenza inaudita, uno dei due si è seduto a cavalcioni sul mio corpo ormai stremato al suolo e mi ha colpito a pugni sul volto, non si è fermato neppure quando ho perso conoscenza.
Ricordo ancora la freddezza nello sguardo di uno dei due mentre mi colpiva… non mi ha lasciato scampo e dopo 7 mesi di coma, il mio corpo ha ceduto.
Sono passati 6 anni ed è arrivata l'ora di avere dignità e rispetto per una morte assurda".
Toccanti e crude le parole scritte sulla pagina social in attesa della sentenza di domani, che metterà comunque fine ad una vicenda giudiziaria alquanto "tribolata" al centro dell'interesse mediatico. Sarà quindi l'ultima chance per poter ottenere la giustizia che Donato merita.
Da allora i genitori Giuseppe e Donata e gli amici hanno creato il gruppo social "Giustizia per Donato", in cui-nel corso del tempo-hanno rinnovato appelli e lanciato messaggi per sollecitare che venga fatta finalmente giustizia sulla triste vicenda che ha portato alla morte di un ragazzo benvoluto da tutti.
Dopo la sentenza di Appello, domani i giudici della Corte di Cassazione si pronunceranno in maniera definitiva.
"Venerdì 14 febbraio si terrà il processo di Cassazione, dove si deciderà quanto vale la mia vita, ma soprattutto quanto vale la sofferenza dei miei cari…
Avevo 26 anni e tutta la vita davanti ma purtroppo il 6 ottobre 2018, ho incontrato due individui che per futili motivi mi hanno massacrato con una violenza inaudita, uno dei due si è seduto a cavalcioni sul mio corpo ormai stremato al suolo e mi ha colpito a pugni sul volto, non si è fermato neppure quando ho perso conoscenza.
Ricordo ancora la freddezza nello sguardo di uno dei due mentre mi colpiva… non mi ha lasciato scampo e dopo 7 mesi di coma, il mio corpo ha ceduto.
Sono passati 6 anni ed è arrivata l'ora di avere dignità e rispetto per una morte assurda".
Toccanti e crude le parole scritte sulla pagina social in attesa della sentenza di domani, che metterà comunque fine ad una vicenda giudiziaria alquanto "tribolata" al centro dell'interesse mediatico. Sarà quindi l'ultima chance per poter ottenere la giustizia che Donato merita.