Territorio
Don Domenico Carbone e Don Benito Mininno, 60° anniversario di sacerdozio
Mons. Renna: “Don Domenico Carbone e Don Benito rendono lode a Cristo Buon Pastore che li ha chiamati ad essere partecipi del Suo Eterno Sacerdozio”
Cerignola - lunedì 13 luglio 2020
17.50
"Con grande gioia ho il piacere di comunicarvi che i nostri fratelli Don Domenico Carbone e Don Benito Mininno celebrano quest'anno il loro 60° anniversario di sacerdozio e rendono lode a Cristo Buon Pastore che li ha chiamati ad essere partecipi del Suo Eterno Sacerdozio". È la comunicazione-invito che il vescovo Luigi Renna rivolge in questi giorni alla comunità diocesana, in vista della celebrazione eucaristica che, nel rispetto delle norme previste per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, presiederà venerdì, 17 luglio 2020, con inizio alle ore 19,30, nella Cattedrale di San Pietro Apostolo in Cerignola.
"I presbiteri – si legge al n. 22 di Presbyterorum Ordinis, il decreto del Concilio Vaticano II sul ministero e la vita sacerdotale – non devono perdere di vista che nel loro lavoro non sono mai soli, perché hanno come sostegno l'onnipotenza di Dio. E non dimentichino che hanno al loro fianco i propri confratelli nel sacerdozio, anzi, tutti i fedeli del mondo. C'è infatti una cooperazione di tutti i presbiteri per la realizzazione del disegno di salvezza di Dio, che è il mistero di Cristo, ossia il mistero nascosto da secoli in Dio e questo disegno non viene condotto a termine se non a poco a poco, attraverso la collaborazione organica di diversi ministeri che tendono tutti all'edificazione del corpo di Cristo, fin tanto che non venga raggiunta la misura della sua età matura".
"Uniamoci al loro rendimento di grazie" è l'esortazione finale del Vescovo, accompagnando la celebrazione, per quanti non potranno essere presenti, con la preghiera.
"I presbiteri – si legge al n. 22 di Presbyterorum Ordinis, il decreto del Concilio Vaticano II sul ministero e la vita sacerdotale – non devono perdere di vista che nel loro lavoro non sono mai soli, perché hanno come sostegno l'onnipotenza di Dio. E non dimentichino che hanno al loro fianco i propri confratelli nel sacerdozio, anzi, tutti i fedeli del mondo. C'è infatti una cooperazione di tutti i presbiteri per la realizzazione del disegno di salvezza di Dio, che è il mistero di Cristo, ossia il mistero nascosto da secoli in Dio e questo disegno non viene condotto a termine se non a poco a poco, attraverso la collaborazione organica di diversi ministeri che tendono tutti all'edificazione del corpo di Cristo, fin tanto che non venga raggiunta la misura della sua età matura".
"Uniamoci al loro rendimento di grazie" è l'esortazione finale del Vescovo, accompagnando la celebrazione, per quanti non potranno essere presenti, con la preghiera.