Distretto Urbano del Commercio, Dalessandro e Dibisceglia (PD): poca chiarezza e confusione negli atti.
Nessuna intenzione di sabotare un percorso importante come l'approvazione del DUC ma solo comprendere i motivi del primo rigetto della domanda e la richiesta di modifica degli articoli statutari
Cerignola - lunedì 23 ottobre 2017
12.36 Comunicato Stampa
"Il Consigliere Specchio accusa il PD di aver fatto polemiche strumentali durante l'ultimo Consiglio Comunale, avente ad oggetto la modifica di alcuni articoli dello Statuto dell'associazione del Distretto Urbano del Commercio. Strumentali a cosa non è chiaro", così il capogruppo del PD Dalessandro e la consigliera Dibisceglia.
"Falso e strumentale è, al contrario, quanto sostenuto da Specchio quando dichiara che le modifiche sono dipese «dal venir meno di alcune adesioni: meri aggiustamenti tecnici». Se si è arrivati a dover convocare un Consiglio Comunale in seduta straordinaria per apportare quelle modifiche è dipeso solo ed esclusivamente dall'incompetenza che quest'amministrazione dimostra in ogni suo atto e dalla richiesta da parte di Regione Puglia di modifiche alle carte presentate".
Poiché appare evidente che sia il Consigliere Specchio che il Sindaco Metta non abbiano ben inteso in Consiglio Comunale i motivi della nostra astensione e della richiesta di chiarimenti in Regione - puntualizza Dalessandro - siamo costretti a ribadire che il compito dell'opposizione, da sempre, è quello di vigilare sul corretto andamento dell'attività amministrativa. Il motivo per cui, in qualità di consiglieri comunali, ci siamo recati presso gli uffici della Regione Puglia, è la poca chiarezza degli atti che si sono avvicendati in questi mesi sul Distretto Urbano del Commercio. Manifestazioni d'interesse mai portate a termine, scarso coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria e poca chiarezza sulle modalità di utilizzo del finanziamento. Sono stati proprio gli uffici regionali a definire la scheda progettuale «eccessivamente generica» e non idonea ad individuare chiaramente gli obbiettivi del piano operativo del distretto urbano".
"La Dirigente Regionale - chiarisce la Dibisceglia - ci ha spiegato che la documentazione inviata presso i loro uffici dal Comune di Cerignola era errata, oltre che incompleta. I soggetti firmatari del precedente statuto non erano idonei ad essere riconosciuti come soci fondatori dell'associazione e, dunque, ciò determinava l'impossibilità di accoglimento della domanda di finanziamento. Nessuna intenzione di sabotare un percorso importante come l'approvazione del DUC, ma solo comprendere i motivi del primo rigetto della domanda e la richiesta di modifica degli articoli statutari".
"Preso atto del suggerimento dispensato dal Consigliere Specchio, il quale ci invita a far pace innanzitutto con noi stessi, ricambiamo ricordandogli che, ad oggi, non hanno vinto alcun bando. L'unico motivo che consentirà a questa Città di non perdere un finanziamento così importante sta nel fatto che, trattandosi di un bando a sportello, non è previsto un limite temporale per la presentazione e l'integrazione della domanda. Una volta ottenuto il finanziamento, vigileremo su come verrà speso. Sarà necessario, inoltre, coinvolgere tutte le associazioni di categoria interessate e non solo quelle che più fanno comodo, garantendo così la massima partecipazione ed un ampio confronto. E a proposito di pace con se stessi, stiamo ancora aspettando la «testa di Delvino» richiesta da Federazione Civica e Specchio a luglio scorso salvo poi una loro clamorosa retromarcia", chiosa il capogruppo DEM.
"Falso e strumentale è, al contrario, quanto sostenuto da Specchio quando dichiara che le modifiche sono dipese «dal venir meno di alcune adesioni: meri aggiustamenti tecnici». Se si è arrivati a dover convocare un Consiglio Comunale in seduta straordinaria per apportare quelle modifiche è dipeso solo ed esclusivamente dall'incompetenza che quest'amministrazione dimostra in ogni suo atto e dalla richiesta da parte di Regione Puglia di modifiche alle carte presentate".
Poiché appare evidente che sia il Consigliere Specchio che il Sindaco Metta non abbiano ben inteso in Consiglio Comunale i motivi della nostra astensione e della richiesta di chiarimenti in Regione - puntualizza Dalessandro - siamo costretti a ribadire che il compito dell'opposizione, da sempre, è quello di vigilare sul corretto andamento dell'attività amministrativa. Il motivo per cui, in qualità di consiglieri comunali, ci siamo recati presso gli uffici della Regione Puglia, è la poca chiarezza degli atti che si sono avvicendati in questi mesi sul Distretto Urbano del Commercio. Manifestazioni d'interesse mai portate a termine, scarso coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria e poca chiarezza sulle modalità di utilizzo del finanziamento. Sono stati proprio gli uffici regionali a definire la scheda progettuale «eccessivamente generica» e non idonea ad individuare chiaramente gli obbiettivi del piano operativo del distretto urbano".
"La Dirigente Regionale - chiarisce la Dibisceglia - ci ha spiegato che la documentazione inviata presso i loro uffici dal Comune di Cerignola era errata, oltre che incompleta. I soggetti firmatari del precedente statuto non erano idonei ad essere riconosciuti come soci fondatori dell'associazione e, dunque, ciò determinava l'impossibilità di accoglimento della domanda di finanziamento. Nessuna intenzione di sabotare un percorso importante come l'approvazione del DUC, ma solo comprendere i motivi del primo rigetto della domanda e la richiesta di modifica degli articoli statutari".
"Preso atto del suggerimento dispensato dal Consigliere Specchio, il quale ci invita a far pace innanzitutto con noi stessi, ricambiamo ricordandogli che, ad oggi, non hanno vinto alcun bando. L'unico motivo che consentirà a questa Città di non perdere un finanziamento così importante sta nel fatto che, trattandosi di un bando a sportello, non è previsto un limite temporale per la presentazione e l'integrazione della domanda. Una volta ottenuto il finanziamento, vigileremo su come verrà speso. Sarà necessario, inoltre, coinvolgere tutte le associazioni di categoria interessate e non solo quelle che più fanno comodo, garantendo così la massima partecipazione ed un ampio confronto. E a proposito di pace con se stessi, stiamo ancora aspettando la «testa di Delvino» richiesta da Federazione Civica e Specchio a luglio scorso salvo poi una loro clamorosa retromarcia", chiosa il capogruppo DEM.