Vita di città
Disoccupazione giovanile a Cerignola
Ecco come la vivono gli under 25
Cerignola - martedì 10 maggio 2016
9.34
La disoccupazione è un argomento "caldo" , trattato da studiosi, psicologi, economisti e politici, e purtroppo vissuto sulla pelle da tanti giovani che, soprattutto al Sud Italia, non riescono facilmente ad accedere nel mondo del lavoro. Su questo tema c'è chi versa fiumi di inchiostro oppure organizza tavole rotonde chiedendosi come fare per arginare il fenomeno sempre più tristemente in ascesa (anche se in misura minore rispetto ai primi anni Novanta). I dati infatti parlano chiaro: seppure con una leggera flessione, la disoccupazione maschile a Cerignola è al 20,8%, mentre quella femminile al 26,2%. (fonte: sito "Lavoro Mercato").
Siamo scesi in piazza per sentire dalla viva voce dei protagonisti come vivono la loro condizione di "disoccupati" e quali sono le aspirazioni e gli obiettivi futuri. Abbiamo intervistato due ragazzi under 25, Giovanni D. e Claudio G, entrambi alla ricerca di un impiego da tempo. Laureati in Informatica, i due ragazzi ci riferiscono che non riescono a trovare un'occupazione perché non hanno l'esperienza che quasi tutti i datori di lavoro ricercano oggi. Un paradosso tutto italiano, visto che se non si viene assunti è impossibile acquisire l'esperienza che serve per professionalizzarsi in un settore.
V: L'assenza di esperienza sul campo è cosa normale per chi ha la vostra età e si affaccia nel mondo del lavoro. Eppure l'esperienza viene sempre più spesso richiesta da chi assume. Cosa ne pensate voi al riguardo?
G: Per me questo "handicap" che ci viene affibbiato è del tutto ingiusto. Si parla tanto di aiutare i giovani disoccupati e poi ci si ritrova a dover leggere cartelli con la scritta "Cercasi Ingegnere informatico con esperienza". Sinceramente mi sento preso in giro: e poi dicono che noi giovani non andiamo avanti e ci culliamo sulle spalle dei genitori!
C: I miei hanno fatto tanti sacrifici per farmi studiare, e sono arrivato alla laurea anche grazie a loro. Ora però mi sento frustrato perché, nonostante mi sia laureato già da un anno, non ho ancora un'occupazione, e questo mi fa sentire in colpa nei confronti dei miei genitori che,come tanti, sognavano per me un lavoro stabile.
V: I dati sulla disoccupazione nel nostro Paese sono allarmanti. Cosa pensate al riguardo?
C: Con l'aumento dell'età della pensione e l'assenza di esperienza sul campo è normale che noi giovani siamo portati a piangerci addosso. Ormai non sogniamo più, non desideriamo più avere una famiglia, non abbiamo più stimoli. Non avendo un lavoro siamo costretti a farci mantenere dai nostri genitori, e non c'è cosa più frustrante di questa.
G: Penso seriamente che non ci sia posto per noi da nessuna parte. Questo mondo è una giungla, sopravvive soltanto chi ha le conoscenze giuste. Cosa fare? Andarcene fuori, allontanarci dal nostro paese natio e dagli affetti più cari, ma a che prezzo? Conosco tantissime persone che ci hanno provato e poi sono ritornate nuovamente qua.
V: Ci sono tanti giovani che, con questa disoccupazione incalzante, decidono di intraprendere strade più facili come la droga o i furti. Pensate che tra qualche anno Cerignola sarà ancora più abitata da ladri e spacciatori?
G: Anche se esistono vie più facili non sono certo le più sicure da percorrere. Anche se il nostro paese ha una brutta nomea, io confido ancora in quei giovani come me che non scendono a compromessi per cercare un posto di lavoro.
V: C'è un messaggio che lascereste ad altri giovani coetanei che come voi sono alla ricerca di un'occupazione?
G: L'unico messaggio che vorrei lasciare è quello di non arrendersi e non rassegnarsi mai. Anche se l'attuale Sindaco aveva promesso strutture e strumenti per offrire lavoro ai giovani e non si è visto ancora nulla, anche se l'età pensionabile è stata alzata e i posti sono occupati da sessantenni che non riescono a svolger bene le loro mansioni, credete sempre in voi stessi. Sempre!
Siamo scesi in piazza per sentire dalla viva voce dei protagonisti come vivono la loro condizione di "disoccupati" e quali sono le aspirazioni e gli obiettivi futuri. Abbiamo intervistato due ragazzi under 25, Giovanni D. e Claudio G, entrambi alla ricerca di un impiego da tempo. Laureati in Informatica, i due ragazzi ci riferiscono che non riescono a trovare un'occupazione perché non hanno l'esperienza che quasi tutti i datori di lavoro ricercano oggi. Un paradosso tutto italiano, visto che se non si viene assunti è impossibile acquisire l'esperienza che serve per professionalizzarsi in un settore.
V: L'assenza di esperienza sul campo è cosa normale per chi ha la vostra età e si affaccia nel mondo del lavoro. Eppure l'esperienza viene sempre più spesso richiesta da chi assume. Cosa ne pensate voi al riguardo?
G: Per me questo "handicap" che ci viene affibbiato è del tutto ingiusto. Si parla tanto di aiutare i giovani disoccupati e poi ci si ritrova a dover leggere cartelli con la scritta "Cercasi Ingegnere informatico con esperienza". Sinceramente mi sento preso in giro: e poi dicono che noi giovani non andiamo avanti e ci culliamo sulle spalle dei genitori!
C: I miei hanno fatto tanti sacrifici per farmi studiare, e sono arrivato alla laurea anche grazie a loro. Ora però mi sento frustrato perché, nonostante mi sia laureato già da un anno, non ho ancora un'occupazione, e questo mi fa sentire in colpa nei confronti dei miei genitori che,come tanti, sognavano per me un lavoro stabile.
V: I dati sulla disoccupazione nel nostro Paese sono allarmanti. Cosa pensate al riguardo?
C: Con l'aumento dell'età della pensione e l'assenza di esperienza sul campo è normale che noi giovani siamo portati a piangerci addosso. Ormai non sogniamo più, non desideriamo più avere una famiglia, non abbiamo più stimoli. Non avendo un lavoro siamo costretti a farci mantenere dai nostri genitori, e non c'è cosa più frustrante di questa.
G: Penso seriamente che non ci sia posto per noi da nessuna parte. Questo mondo è una giungla, sopravvive soltanto chi ha le conoscenze giuste. Cosa fare? Andarcene fuori, allontanarci dal nostro paese natio e dagli affetti più cari, ma a che prezzo? Conosco tantissime persone che ci hanno provato e poi sono ritornate nuovamente qua.
V: Ci sono tanti giovani che, con questa disoccupazione incalzante, decidono di intraprendere strade più facili come la droga o i furti. Pensate che tra qualche anno Cerignola sarà ancora più abitata da ladri e spacciatori?
G: Anche se esistono vie più facili non sono certo le più sicure da percorrere. Anche se il nostro paese ha una brutta nomea, io confido ancora in quei giovani come me che non scendono a compromessi per cercare un posto di lavoro.
V: C'è un messaggio che lascereste ad altri giovani coetanei che come voi sono alla ricerca di un'occupazione?
G: L'unico messaggio che vorrei lasciare è quello di non arrendersi e non rassegnarsi mai. Anche se l'attuale Sindaco aveva promesso strutture e strumenti per offrire lavoro ai giovani e non si è visto ancora nulla, anche se l'età pensionabile è stata alzata e i posti sono occupati da sessantenni che non riescono a svolger bene le loro mansioni, credete sempre in voi stessi. Sempre!