Disanto: "Forte il grido di protesta contro il decadimento totale di una città moribonda"
"Gli amministratori restano passivi ed inadeguati ad un fallimento senza precedenti"
Cerignola - venerdì 18 novembre 2016
Comunicato Stampa
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dell' Avv. Francesco Disanto dell' Associazione politica Cerignola Adesso e Movimento politico Uniti per Disanto:
"Dopo gli ennesimi episodi di criminalità diffusa sul nostro territorio è doveroso che le istituzioni intervengano energicamente.
I movimenti politici Cerignola Adesso e Uniti per Disanto alzano forte il grido di protesta e di sdegno contro il decadimento totale di una città moribonda.
Gli amministratori, che hanno il dovere di studiare il sistema conoscitivo della città, ormai in un degrado dilagante, restano passivi ed inadeguati ad un fallimento senza precedenti. Una terra oltraggiata agli occhi di Dio, che muore continuamente, ed è gravissimo che ci si abitui a questa realtà. Bisogna incoraggiare i cittadini volenterosi nel proseguire il cammino difficile del bene comune per una Cerignola migliore. Nessun apparato sociale di questa città è esente da condizionamenti e/o da responsabilità per la disastrosa situazione politico, economica e sociale in cui versa. Un Chiesa locale fragile quanto vulnerabile, per le sue scelte elettorali, con l'esplicito sostegno allo schieramento risultato poi vincente alle scorse amministrative, che ricerca, disperatamente, la credibilità, volendo tornare alla sua missione meramente spirituale.
La politica, che conta, sempre più interessata a vicende distinte e distanti dagli interessi della collettività.
Un tessuto sociale compromesso e preda della criminalità, della povertà e della disoccupazione.
Pochi restano i riferimenti istituzionali credibili: la scuola, ancora fulcro di emancipazione e di sviluppo, e le forze dell'ordine, che cercano di arginare i fenomeni reiterati di illeciti penali.
A loro va la nostra solidarietà e il nostro plauso.
Oggi, tra le tante sfide sociali, abbiamo anche il dovere di impegnarci per le consultazioni referendarie del 4 dicembre 2016, con il nostro accorato invito a votare "NO" alla proposta di modifica costituzionale, perchè vogliamo ancora essere cittadini protagonisti del nostro futuro, eleggendo, tra le altre determinazioni, tutti i rappresentanti in Parlamento, così come la Costituzione dei nostri padri aveva desiderato "la Repubblica parlamentare". "