Delvino querela Dalessandro e Dibisceglia (PD). I consiglieri: “Non ci metteranno il bavaglio”
"Allora la questione è seria, seria davvero....."
Cerignola - sabato 24 settembre 2016
12.17 Comunicato Stampa
Di seguito una nota stampa di Daniele Dalessandro e Maria Dibisceglia a seguito della notizia di querela da parte del Comandante dei vigili urbani di Cerignola Francesco Delvino nei confronti dei due consiglieri di opposizione del Partito Democratico, notizia di querela – secondo quanto diffuso dal sindaco Franco Metta a mezzo social - per diffamazione aggravata in ordine alla vicenda della gara per il servizio di pulizia delle divise della Polizia Municipale.
"Quando fai politica, quando la fai con Amore, coraggio e vento nel cuore, lo metti in conto che qualche querela ti possa arrivare. Specie se la tua attività è quella di monitorare, vagliare e setacciare qualunque atto ma anche qualunque detto (e non detto) della peggiore amministrazione capitata alla tua città.
E quando pubblicamente gridi allo scandalo dinanzi ad un affidamento diretto di un servizio presso l'attività di proprietà della moglie di un consigliere di maggioranza, quando ti indigni se l'organizzazione di un'inutile iniziativa sulla sicurezza/legalità viene affidata ad un'associazione il cui ex Presidente è un altro consigliere di maggioranza, associazione che a sua volta affida la comunicazione dell'evento ad una società di cui è socia la figlia di un assessore, ti becchi la querela.
Ma il filo rosso che lega questi atti è la firma dello stesso dirigente, il comandante dei vigili urbani dott. Francesco Delvino.
Allora la questione è seria, seria davvero. E non riguarda tanto Delvino quanto Metta. Ed è politica. Perché se sul caso Marino il sindaco Metta si è chiuso in un imbarazzatissimo silenzio, sul secondo caso ha definito inopportuna la scelta del suo comandante dei vigili urbani, ritarando la determina e giustificandosi con un tristissimo "non sapevo".
Allora due sono le cose, sindaco Metta: o davvero "non sapevi" e allora confermi di essere un SINDACO INUTILE a cui dirigenti, assessori e consiglieri la fanno sotto al naso, e in tal caso non basta ritirare la determina per riacquistare un minimo di dignità istituzionale. Dovresti revocare l'incarico al dott. Delvino, all'assessore Marino e chiedere ai consiglieri coinvolti di non entrare più nella tua stanza.
Oppure sapevi. E sei regista e complice di un modo di amministrare vecchio e sporco.
Querele. Silenzio. Oppure insulti, come accaduto rispetto alla proposta presentata dal consigliere Sgarro sul deliberare lo stato di calamità per il settore vitivinicolo, questione che tocca da vicino gran parte del popolo cerignolano.
Noi intanto continueremo a vigilare e denunciare pubblicamente. Non sarà una querela a metterci il bavaglio. Ci vediamo nelle sedi opportune, sarà un grande piacere portare gli atti dinanzi ad un giudice".
Cerignola, 23 settembre 2016
Daniele Dalessandro
Maria Dibisceglia
"Quando fai politica, quando la fai con Amore, coraggio e vento nel cuore, lo metti in conto che qualche querela ti possa arrivare. Specie se la tua attività è quella di monitorare, vagliare e setacciare qualunque atto ma anche qualunque detto (e non detto) della peggiore amministrazione capitata alla tua città.
E quando pubblicamente gridi allo scandalo dinanzi ad un affidamento diretto di un servizio presso l'attività di proprietà della moglie di un consigliere di maggioranza, quando ti indigni se l'organizzazione di un'inutile iniziativa sulla sicurezza/legalità viene affidata ad un'associazione il cui ex Presidente è un altro consigliere di maggioranza, associazione che a sua volta affida la comunicazione dell'evento ad una società di cui è socia la figlia di un assessore, ti becchi la querela.
Ma il filo rosso che lega questi atti è la firma dello stesso dirigente, il comandante dei vigili urbani dott. Francesco Delvino.
Allora la questione è seria, seria davvero. E non riguarda tanto Delvino quanto Metta. Ed è politica. Perché se sul caso Marino il sindaco Metta si è chiuso in un imbarazzatissimo silenzio, sul secondo caso ha definito inopportuna la scelta del suo comandante dei vigili urbani, ritarando la determina e giustificandosi con un tristissimo "non sapevo".
Allora due sono le cose, sindaco Metta: o davvero "non sapevi" e allora confermi di essere un SINDACO INUTILE a cui dirigenti, assessori e consiglieri la fanno sotto al naso, e in tal caso non basta ritirare la determina per riacquistare un minimo di dignità istituzionale. Dovresti revocare l'incarico al dott. Delvino, all'assessore Marino e chiedere ai consiglieri coinvolti di non entrare più nella tua stanza.
Oppure sapevi. E sei regista e complice di un modo di amministrare vecchio e sporco.
Querele. Silenzio. Oppure insulti, come accaduto rispetto alla proposta presentata dal consigliere Sgarro sul deliberare lo stato di calamità per il settore vitivinicolo, questione che tocca da vicino gran parte del popolo cerignolano.
Noi intanto continueremo a vigilare e denunciare pubblicamente. Non sarà una querela a metterci il bavaglio. Ci vediamo nelle sedi opportune, sarà un grande piacere portare gli atti dinanzi ad un giudice".
Cerignola, 23 settembre 2016
Daniele Dalessandro
Maria Dibisceglia