Vita di città
Degrado del Duomo a Cerignola: il punto di vista del restauratore Francesco Daddario
Le fotografie scattate nella parte esterna della Cattedrale documentano le condizioni precarie
Cerignola - giovedì 25 maggio 2023
15.07
Il tema della manutenzione del Duomo di Cerignola, a seguito dei due episodi di caduta dei calcinacci all'interno delle navate, è tornato di attualità sia tra gli "addetti ai lavori", che tra i cittadini, allarmati da ciò che è successo a Palazzo Carmelo dopo anni di incuria.
Oggi le condizioni della Cattedrale cittadina, sia nella parte esterna che interna, sono al centro dell'attenzione: in tanti si stanno chiedendo quali interventi sono necessari per scongiurare che il degrado possa diventare tale da non poter essere più arrestato.
Il restauratore Francesco Daddario ha pubblicato un post sui social in cui, partendo da alcune foto scattate alla parte laterale esterna dell'edificio religioso, ha spiegato tecnicamente quali sono gli interventi prioritari e necessari per evitare che possano esservi conseguenze spiacevoli in futuro.
Ciò che colpisce subito è la mancanza di parecchie pietre del perimetro, soprattutto di quello laterale. Così come spiega Daddario utilizzando termini tecnici, "I ferri di giunzione dei conci sottoposti a dilatazioni termiche ed umidità e corrosione, hanno dapprima fessurato la pietra, per poi proseguire con la penetrazione dell'acqua a cui una successiva ciclica azione in conseguenza del gelo e disgelo ha fatto il resto".
Ma c'è di più: altro problema non trascurabile è il carico a cui sono sottoposte le pietre, che non riguarda soltanto il lato estetico, ma anche strutturale. "A questo poi bisognerà aggiungere una manutenzione dei pluviali con annessa estirpazione della vegetazione superiore, ed un controllo a tutte quelle fessurazioni superiori che permettono soprattutto le infiltrazioni e che comportano l'ossidazione interna dei ferri di giunzione", puntualizza Daddario.
Dalle foto scattate e dalle spiegazioni annesse si capisce subito che è arrivato il tempo di programmare un intervento conservativo dell'immobile. Il degrado della struttura è dovuto principalmente-come appunto spiega il restauratore cerignolano- ai fenomeni fisici che, con il passare degli anni, hanno provocato diverse criticità, piuttosto evidenti sulla struttura.
Nei commenti al post tanti cittadini hanno espresso dispiacere e amarezza per come il Duomo si sta riducendo, auspicando interventi tempestivi ed efficaci per scongiurare il peggio.
Oggi le condizioni della Cattedrale cittadina, sia nella parte esterna che interna, sono al centro dell'attenzione: in tanti si stanno chiedendo quali interventi sono necessari per scongiurare che il degrado possa diventare tale da non poter essere più arrestato.
Il restauratore Francesco Daddario ha pubblicato un post sui social in cui, partendo da alcune foto scattate alla parte laterale esterna dell'edificio religioso, ha spiegato tecnicamente quali sono gli interventi prioritari e necessari per evitare che possano esservi conseguenze spiacevoli in futuro.
Ciò che colpisce subito è la mancanza di parecchie pietre del perimetro, soprattutto di quello laterale. Così come spiega Daddario utilizzando termini tecnici, "I ferri di giunzione dei conci sottoposti a dilatazioni termiche ed umidità e corrosione, hanno dapprima fessurato la pietra, per poi proseguire con la penetrazione dell'acqua a cui una successiva ciclica azione in conseguenza del gelo e disgelo ha fatto il resto".
Ma c'è di più: altro problema non trascurabile è il carico a cui sono sottoposte le pietre, che non riguarda soltanto il lato estetico, ma anche strutturale. "A questo poi bisognerà aggiungere una manutenzione dei pluviali con annessa estirpazione della vegetazione superiore, ed un controllo a tutte quelle fessurazioni superiori che permettono soprattutto le infiltrazioni e che comportano l'ossidazione interna dei ferri di giunzione", puntualizza Daddario.
Dalle foto scattate e dalle spiegazioni annesse si capisce subito che è arrivato il tempo di programmare un intervento conservativo dell'immobile. Il degrado della struttura è dovuto principalmente-come appunto spiega il restauratore cerignolano- ai fenomeni fisici che, con il passare degli anni, hanno provocato diverse criticità, piuttosto evidenti sulla struttura.
Nei commenti al post tanti cittadini hanno espresso dispiacere e amarezza per come il Duomo si sta riducendo, auspicando interventi tempestivi ed efficaci per scongiurare il peggio.