Territorio
Decreto ingiuntivo di 800.000 € da parte di Aseco al Comune di Cerignola.
Consiglieri PD Cerignola: a causa di Metta aumentano i debiti e la Tari.
Cerignola - lunedì 28 gennaio 2019
16.21 Comunicato Stampa
"Metta regala altri 800.000€ di debiti ai cerignolani, che si vanno a sommare al milione di euro dovuto alla Regione Puglia per la messa in sicurezza del V lotto ed alle centinaia di magliaia di euro spesi durante l'emergenza rifiuti di quest'estate", così i consiglieri del Partito Democratico di Cerignola Daniele Dalessandro, Maria Dibisceglia e Teresa Cicolella.
"In tema di rifiuti il Sindaco Metta ha fallito sotto tutti i punti di vista. È stato capace di mandare al macero la società SIA, di lasciare 800 tonnellate di rifiuti per strada in piena estate, di aumentare la TARI del 50% e, dulcis in fundo, farsi notificare dal Tribunale di Taranto un decreto ingiuntivo di 800.000€ per mancato pagamento di fatture per il servizio di trattamento e smaltimento dei rifiuti", commenta il capogruppo Daniele Dalessandro.
"Questa città -continua la consigliera Maria Dibisceglia - sta vivendo una delle consiliature più buie della sua storia a causa di un Sindaco che ha sottovalutato il tema dei rifiuti. È difficile dimenticare il veto posto da Metta alla realizzazione del sesto lotto di discarica, perché le conseguenze le stiamo pagando noi cittadini, sia in termini ambientali che economici".
"Difficile dimenticare anche le scelte sbagliate fatte da Metta in questi 4 anni sul management di SIA, i rapporti burrascosi con i Sindaci dei Comuni facenti parte del Consorzio e, per finire, i famosi biscotti arrivati al Sindaco. Ora l'amministrazione Metta cerca una soluzione, ma ormai è tardi. Siamo sull'orlo del baratro, con la SIA che stenta ad andare avanti e che vede nel concordato preventivo l'ultimo spiraglio di vita. E le conseguenze le stanno pagando i cittadini con una TARI arrivata alle stelle, senza un servizio di raccolta rifiuti adeguato e senza la raccolta differenziata che, a detta dell'amministrazione,sarebbe dovuta partire ad Aprile 2016. Nel mezzo ci sono decreti ingiuntivi, la commissione d'indagine per accertare eventuali infiltrazioni mafiose e avvisi di garanzia a Sindaco ed assessori. Per il bene di questa città sarebbe opportuno che i responsabili ammettano di aver totalmente fallito", conclude la consigliera Teresa Cicolella.
"In tema di rifiuti il Sindaco Metta ha fallito sotto tutti i punti di vista. È stato capace di mandare al macero la società SIA, di lasciare 800 tonnellate di rifiuti per strada in piena estate, di aumentare la TARI del 50% e, dulcis in fundo, farsi notificare dal Tribunale di Taranto un decreto ingiuntivo di 800.000€ per mancato pagamento di fatture per il servizio di trattamento e smaltimento dei rifiuti", commenta il capogruppo Daniele Dalessandro.
"Questa città -continua la consigliera Maria Dibisceglia - sta vivendo una delle consiliature più buie della sua storia a causa di un Sindaco che ha sottovalutato il tema dei rifiuti. È difficile dimenticare il veto posto da Metta alla realizzazione del sesto lotto di discarica, perché le conseguenze le stiamo pagando noi cittadini, sia in termini ambientali che economici".
"Difficile dimenticare anche le scelte sbagliate fatte da Metta in questi 4 anni sul management di SIA, i rapporti burrascosi con i Sindaci dei Comuni facenti parte del Consorzio e, per finire, i famosi biscotti arrivati al Sindaco. Ora l'amministrazione Metta cerca una soluzione, ma ormai è tardi. Siamo sull'orlo del baratro, con la SIA che stenta ad andare avanti e che vede nel concordato preventivo l'ultimo spiraglio di vita. E le conseguenze le stanno pagando i cittadini con una TARI arrivata alle stelle, senza un servizio di raccolta rifiuti adeguato e senza la raccolta differenziata che, a detta dell'amministrazione,sarebbe dovuta partire ad Aprile 2016. Nel mezzo ci sono decreti ingiuntivi, la commissione d'indagine per accertare eventuali infiltrazioni mafiose e avvisi di garanzia a Sindaco ed assessori. Per il bene di questa città sarebbe opportuno che i responsabili ammettano di aver totalmente fallito", conclude la consigliera Teresa Cicolella.