Decaro a Cerignola, Bari un modello da imitare
Il sindaco presidente dell’Anci è stato ospite all’ultima serata della Festa dell’Unità provinciale
Cerignola - lunedì 18 settembre 2023
12.43
A sentir parlare Antonio Decaro verrebbe voglia di trasferirsi a Bari. Il sindaco del capoluogo pugliese, in carica dal 2014, si è presentato ieri sera in Villa Comunale a Cerignola alla Festa dell'Unità provinciale come ospite d'onore nell'ultima delle tre serate di appuntamenti iniziati venerdì scorso.
Davanti a una platea gremita, con la barba un po' più bianca di diciannove anni fa quando è entrato in politica e il solito sorriso alla mister Bean, Decaro ha raccontato di amministrare una città che è quella che qualsiasi cittadino vorrebbe: asili nido aperti di pomeriggio, bus elettrici, parchi e spiagge fruibili per 365 giorni l'anno (per chi ce le ha).
Facendo le debite proporzioni e volgendo lo sguardo a Cerignola è comprensibile avvertire una leggera punta d'invidia. Sul palco con Decaro c'era anche il sindaco di Cerignola Francesco Bonito. La città non può ancora vantare i traguardi di Bari ma qualche speranza di rinascita c'è, se le promesse vengono mantenute.
Bonito ne ha fatte due abbastanza importanti: Palazzo Carmelo, crollato nel febbraio scorso, sta per essere ricostruito e Piazza Duomo sarà ristrutturata secondo un progetto scelto dai cittadini. Il sindaco ha promesso anche un'altra cosa, una migliore e maggiore comunicazione social dei risultati raggiunti dall'amministrazione.
Se così fosse si preannuncia una battaglia a colpi di post tra Bonito e l'ex sindaco Franco Metta che invece da quando ha iniziato a fare politica ha usato Facebook come piazza virtuale per comunicazioni ed esternazioni varie.
Secondo un sondaggio del Sole 24 ore, Decaro è il sindaco più amato d'Italia, lui che il sindaco non lo voleva nemmeno fare. Fu la madre ad incoraggiarlo con forza, per usare un eufemismo, ad accettare la candidatura: «Figlio mio fai una figura di m. se non ti candidi». Anche per questo verrebbe voglia di trasferirsi a Bari o, meglio, di rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare per superarla.
Davanti a una platea gremita, con la barba un po' più bianca di diciannove anni fa quando è entrato in politica e il solito sorriso alla mister Bean, Decaro ha raccontato di amministrare una città che è quella che qualsiasi cittadino vorrebbe: asili nido aperti di pomeriggio, bus elettrici, parchi e spiagge fruibili per 365 giorni l'anno (per chi ce le ha).
Facendo le debite proporzioni e volgendo lo sguardo a Cerignola è comprensibile avvertire una leggera punta d'invidia. Sul palco con Decaro c'era anche il sindaco di Cerignola Francesco Bonito. La città non può ancora vantare i traguardi di Bari ma qualche speranza di rinascita c'è, se le promesse vengono mantenute.
Bonito ne ha fatte due abbastanza importanti: Palazzo Carmelo, crollato nel febbraio scorso, sta per essere ricostruito e Piazza Duomo sarà ristrutturata secondo un progetto scelto dai cittadini. Il sindaco ha promesso anche un'altra cosa, una migliore e maggiore comunicazione social dei risultati raggiunti dall'amministrazione.
Se così fosse si preannuncia una battaglia a colpi di post tra Bonito e l'ex sindaco Franco Metta che invece da quando ha iniziato a fare politica ha usato Facebook come piazza virtuale per comunicazioni ed esternazioni varie.
Secondo un sondaggio del Sole 24 ore, Decaro è il sindaco più amato d'Italia, lui che il sindaco non lo voleva nemmeno fare. Fu la madre ad incoraggiarlo con forza, per usare un eufemismo, ad accettare la candidatura: «Figlio mio fai una figura di m. se non ti candidi». Anche per questo verrebbe voglia di trasferirsi a Bari o, meglio, di rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare per superarla.