Danilo Quarto voleva portare Andrea Compagno a Cerignola
L’ex Presidente aveva avuto un’ottima intuizione, ora per l’attaccante è vicina la convocazione in Nazionale
Cerignola - martedì 7 marzo 2023
15.00
I migliori agenti ci vedono più lungo degli altri, quando si tratta di giocatori particolarmente talentuosi. E' successo così a Danilo Quarto, ex Presidente dell'Audace Cerignola, che nelle recenti Stories di Instagram ha riportato un'affermazione a proposito di Andrea Compagno, l'attaccante italiano dello Steaua Bucarest sui quali ha messo occhio Roberto Mancini per una prossima convocazione nella Nazionale. "6 gennaio 2022 nel calcio mercato invernale cerco di portare Andrea Compagno a Cerignola", ha scritto Quarto sul suo profilo social.
Lo abbiamo raggiunto per farci raccontare questa intuizione e qualcos'altro circa la "scalata" dell'Audace Cerignola in serie C.
Quando ha avuto l'intuizione di Andrea Compagno come giocatore che poteva essere utile all'Audace Cerignola di cui in quel periodo era Presidente?
Seguo Compagno dai tempi in cui militava nel Tre Fiori in San Marino, di cui conosco bene il Direttore, e quell'anno fece oltre 30 goal in campionato. Il campionato di San Marino è paragonabile alla nostra serie D, ma trenta goal sono sempre tanti, e chi sa segnare lo sa fare in ogni categoria.
Lo scorso anno avevamo allestito già da agosto una squadra forte e solida in ogni reparto, ma nel mercato di riparazione nonostante fossimo contentissimi del nostro reparto offensivo, cercavamo una prima punta con le caratteristiche di Andrea Compagno, un giocatore forte, strutturato, con un innato senso del goal, capace di far salire la squadra. Insomma un calciatore che in una rosa già fortissima di sua avrebbe potuto dare il suo notevole contributo.
Secondo Lei, in base alla sua esperienza, la presenza di un giocatore con queste caratteristiche avrebbe potuto dare linfa alla squadra giallo-blu in quel determinato momento del campionato?
Andrea Compagno è un calciatore italiano che in quel periodo stava vivendo un'esperienza internazionale, ed io ero alla ricerca di un giocatore che si poteva ambientare sin da subito. Nel mercato di Dicembre puntare su uno straniero che non ha mai testato il campionato italiano, è più difficile, in quanto lui farebbe fatica in un periodo dell'anno in cui si gioca ogni 3 giorni. Non a caso avevo già sondato la disponibilità di Mattia Montini, che però in quel periodo non voleva lasciare la Polonia. Oggi Montini veste la maglia giallo-blu.
Come riesce ad essere così lungimirante circa la carriera di un giocatore? Secondo Lei attualmente ci sono calciatori nelle file dell'Audace che meritano un salto di categoria immediato? E quali sono?
Non me ne vogliano gli altri, perché sono tutti ottimi calciatori, ma nella rosa attuale credo che Galo Capomaggio, mio pupillo da sempre, (il suo agente Valeriano Narcisi può confermare che lo cercavo da quando giocava nello Scalea), sia un giocatore con doti fisiche e tecniche indiscutibili, il classico centrocampista moderno che si fa fatica a trovare in giro, anche se quest'anno sta facendo ugualmente bene anche in posizione più arretrata.
Ismail Achik ha un talento che nulla a che fare con la serie C, entrambi sono calciatori che vedremo molto presto minimo in B.
Mattia Tascone per molti lo scorso anno è stato una rivelazione, ma non lo è stato affatto per me. Dissi a Mattia che avrebbe fatto anche meglio di suo fratello, e quest'anno sta dimostrando di essere anche lui un calciatore che scalerà facilmente le categorie.
Ultimo ma non ultimo Sasà Trezza, come Compagno altro nome sconosciuto per molti, ma era un ragazzo che seguivo da tempo e volevo già con noi da agosto durante il ritiro a Palena, ma il suo vecchio agente non voleva che facesse la D. Il ragazzo si trovava a Padova, e grazie alle mia amicizia con Sogliano siamo riusciti ad averlo a dicembre. Ora dopo l'esordio con il Pescara sono certo che avrà modo di mettersi ulteriormente in luce, come merita.
Sta seguendo il Campionato? Quali sono le sue impressioni al riguardo?
Il Cerignola sta facendo un campionato importantissimo, ha pagato lo scotto iniziale con la categoria, ma poi grazie alla bravura di Mister Pazienza e del suo staff ha trovato il giusto equilibrio e la propria identità. Sono certo che raggiungerà un buon posizionamento in zona playoff e poi lì, potrà giocarsela con tutti. Io avrò sempre Cerignola nel cuore.
Lo abbiamo raggiunto per farci raccontare questa intuizione e qualcos'altro circa la "scalata" dell'Audace Cerignola in serie C.
Quando ha avuto l'intuizione di Andrea Compagno come giocatore che poteva essere utile all'Audace Cerignola di cui in quel periodo era Presidente?
Seguo Compagno dai tempi in cui militava nel Tre Fiori in San Marino, di cui conosco bene il Direttore, e quell'anno fece oltre 30 goal in campionato. Il campionato di San Marino è paragonabile alla nostra serie D, ma trenta goal sono sempre tanti, e chi sa segnare lo sa fare in ogni categoria.
Lo scorso anno avevamo allestito già da agosto una squadra forte e solida in ogni reparto, ma nel mercato di riparazione nonostante fossimo contentissimi del nostro reparto offensivo, cercavamo una prima punta con le caratteristiche di Andrea Compagno, un giocatore forte, strutturato, con un innato senso del goal, capace di far salire la squadra. Insomma un calciatore che in una rosa già fortissima di sua avrebbe potuto dare il suo notevole contributo.
Secondo Lei, in base alla sua esperienza, la presenza di un giocatore con queste caratteristiche avrebbe potuto dare linfa alla squadra giallo-blu in quel determinato momento del campionato?
Andrea Compagno è un calciatore italiano che in quel periodo stava vivendo un'esperienza internazionale, ed io ero alla ricerca di un giocatore che si poteva ambientare sin da subito. Nel mercato di Dicembre puntare su uno straniero che non ha mai testato il campionato italiano, è più difficile, in quanto lui farebbe fatica in un periodo dell'anno in cui si gioca ogni 3 giorni. Non a caso avevo già sondato la disponibilità di Mattia Montini, che però in quel periodo non voleva lasciare la Polonia. Oggi Montini veste la maglia giallo-blu.
Come riesce ad essere così lungimirante circa la carriera di un giocatore? Secondo Lei attualmente ci sono calciatori nelle file dell'Audace che meritano un salto di categoria immediato? E quali sono?
Non me ne vogliano gli altri, perché sono tutti ottimi calciatori, ma nella rosa attuale credo che Galo Capomaggio, mio pupillo da sempre, (il suo agente Valeriano Narcisi può confermare che lo cercavo da quando giocava nello Scalea), sia un giocatore con doti fisiche e tecniche indiscutibili, il classico centrocampista moderno che si fa fatica a trovare in giro, anche se quest'anno sta facendo ugualmente bene anche in posizione più arretrata.
Ismail Achik ha un talento che nulla a che fare con la serie C, entrambi sono calciatori che vedremo molto presto minimo in B.
Mattia Tascone per molti lo scorso anno è stato una rivelazione, ma non lo è stato affatto per me. Dissi a Mattia che avrebbe fatto anche meglio di suo fratello, e quest'anno sta dimostrando di essere anche lui un calciatore che scalerà facilmente le categorie.
Ultimo ma non ultimo Sasà Trezza, come Compagno altro nome sconosciuto per molti, ma era un ragazzo che seguivo da tempo e volevo già con noi da agosto durante il ritiro a Palena, ma il suo vecchio agente non voleva che facesse la D. Il ragazzo si trovava a Padova, e grazie alle mia amicizia con Sogliano siamo riusciti ad averlo a dicembre. Ora dopo l'esordio con il Pescara sono certo che avrà modo di mettersi ulteriormente in luce, come merita.
Sta seguendo il Campionato? Quali sono le sue impressioni al riguardo?
Il Cerignola sta facendo un campionato importantissimo, ha pagato lo scotto iniziale con la categoria, ma poi grazie alla bravura di Mister Pazienza e del suo staff ha trovato il giusto equilibrio e la propria identità. Sono certo che raggiungerà un buon posizionamento in zona playoff e poi lì, potrà giocarsela con tutti. Io avrò sempre Cerignola nel cuore.