Mariangela Angiolillo
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Attualità

“Dalla mia finestra”: poesie e parole nel libro di Mariangela Angiolillo, giovane autrice di Stornara

La presentazione del libro si inserisce nell’ambito del progetto scolastico “Libri, Chiacchiere, Caffè e Tè”

La comunità di giovani lettori di Stornara si allarga sempre di più, grazie ad alcune recenti iniziative "virtuose" che coinvolgono attivamente docenti, alunni e genitori in ambito scolastico.

Oltre ad una ricca platea di "piccoli lettori" e aspiranti tali che vengono guidati alla scoperta della lettura e dei suoi benefici, nel paese dei Cinque Reali Siti non mancano talenti artistici e letterari che lasciano ben sperare per il futuro. Mariangela Angiolillo è sicuramente uno di questi.

Questa giovanissima autrice presenterà Martedì 5 Marzo alle ore 17 il suo libro di esordio, intitolato "Dalla mia finestra", presso la Biblioteca scolastica dell'Istituto Comprensivo "Giovanni Paolo I" in un incontro che coinvolgerà alunni, genitori e personale scolastico per il progetto "Libri, Chiacchiere, Caffè e Tè".

Abbiamo voluto conoscere meglio Mariangela, "Mery" per gli amici, per capire cosa c'è dietro la sua passione per la scrittura e per l'arte in generale.

Nata nel 2003 a Cerignola, vive a Stornara con la sua famiglia. Qui ha frequentato tutte le scuole fino alla scuola secondaria di primo grado, spostandosi poi a Foggia per i cinque anni di liceo presso il Liceo Musicale "C. Poerio".

"Mi sono avvicinata alla musica quando avevo cinque anni, grazie a mio fratello che mi aveva regalato una tastiera per bambini. Me ne sono innamorata subito. Ho trascorso tutte le mie domeniche a casa, a suonare ad orecchio i brani ascoltati durante la Messa. Ho sempre suonato da autodidatta, sino a quando- alle scuole medie- qualcuno si è reso conto di quanto mi piacesse comunicare con la musica. Così sono stata indirizzata in quella direzione. Ho concretizzato la mia idea di frequentare il liceo musicale dieci giorni prima della scadenza dell'iscrizione per entrarvi. In una settimana, senza mai aver studiato prima pianoforte, ho preparato il mio esame imparando a leggere gli spartiti e la tecnica per suonare questo strumento. Con mia grande sorpresa sono stata ammessa, e pure con ottimi voti!", comincia così il racconto di Mariangela.

Ciao, Mariangela. Siamo curiosi di saper quali sono stati i passi successivi in campo musicale e artistico.

"Tutti, nella scuola media di Stornara che frequentavo, mi hanno dato una mano: la mia insegnante di musica di allora e la Preside hanno messo a disposizione un pianoforte per permettermi di studiare, visto che non ne avevo uno a casa. I docenti mi hanno spronata a proseguire i miei studi musicali, accettando il fatto che uscissi dalla classe per andare a suonare. Così, otto ore al giorno, per una settimana. E' stato proprio in quegli anni- difficili a causa dei troppi problemi con i miei coetanei- che ho iniziato anche a scrivere. Riempivo pagine e pagine di racconti e pensieri, e scrivevo come se stessi parlando con qualcuno. Un giorno, all'improvviso, ho iniziato a scrivere brevi parole, scoprendo ben presto che stavo andando nella direzione della poesia.

Questa ha rappresentato, per me, lo strumento per dire mille cose, parlare di qualsiasi argomento utilizzando parole semplici. La cosa bella, poi, è lasciare i versi agli altri, farli leggere alle persone e capire che ognuno attribuirà un senso diverso, un significato originale e nuovo a quelle parole scritte su un foglio. Comunque, per tornare ai miei studi musicali, nel 2022 ho conseguito il Diploma al Liceo Musicale.

A breve riprenderò gli studi in Conservatorio, sospesi per un'infiammazione e calcificazione di un tendine del braccio. Da circa due anni mi sono affacciata anche al mondo degli autori di brani. Ho unito finalmente la mia propensione musicale a quello verso le parole scritte. Spero quindi, in futuro, di firmare un brano in veste di autrice-songwriter con famosi cantanti. Mi sono avvicinata anche da circa un anno all'affascinane mondo della fotografia, che pratico sempre perché mi aiuta a vedere il mondo da un'altra prospettiva"

Hai dimostrato di possedere uno spiccato talento artistico, studiando musica e scrivendo versi. Oggi purtroppo un uso eccessivo e distorto della tecnologia tende ad isolare e distogliere i giovani dalle attività artistiche. Qual è il tuo rapporto con i dispositivi tecnologici, e come li utilizzi quotidianamente?

"Uso il telefono con regolarità, sono figlia di questa generazione e non potrei fare diversamente. Mi sarebbe però piaciuto vivere negli anni in cui si scrivevano lettere per comunicare. Uso Facebook dall'età di 13 anni per condividere le mie poesie, corredate da immagini significative. La gente apprezza, dice la sua nella sezione commenti oppure mi scrive il proprio parere in privato. Utilizzo tutti i profili social per la condivisione di arte, musica, poesia, canto e fotografia, e sono contenta che vi siano persone che apprezzano, a loro sono grata per l'interesse che mostrano. La tecnologia, insomma, non mi ha impedito di praticare la bellezza, è stata e sarà sempre un mezzo. Ovviamente, tutto sta nell'utilizzo che scegliamo di farne"

Vivi a Stornara, un paese che-nel corso degli anni- attraverso l'impegno dell'associazione "Stornara Life" ha acquisito un'identità artistica ben definita e di tutto rispetto con la street art. Cosa ne pensi al riguardo? Quali cose del paese in cui vivi ti hanno ispirato arte, oppure momenti di creazione letteraria?

"Purtroppo Stornara è un paese poco riconoscente nei confronti delle cose belle che qui si creano, ma gli abitanti sono subito pronti ad arrabbiarsi e puntare il dito sulle cose che non vanno. E' vero, ci sono parecchie criticità, basta guardare le strade anche in centro per accorgersene. Non voglio fare politica, giudicare o mettermi a dire come si dovrebbe fare. Una cosa è certa: tutto ciò che ha fatto e continua a fare l'associazione Stornara Life per questo paese è molto importante. Il 5 Marzo approfitterò della presentazione del mio libro per parlare anche di questo, dato che per l'associazione non è un bel periodo.

Per me Stornara è sempre stata fonte di ispirazione. Ho tutt'ora un posto in paese, dove mi diverto a stare da sola a scrivere su alcuni scalini. Le persone che abitano lì mi guardano sempre con curiosità. Mi fa rabbia quello che sta accadendo nei confronti dei membri di Stornara Life perché lavorano sodo da anni per offrire a questo paese bellezza, turisti, cultura.
Stare sul divano a sputare rabbia e dissapore nei confronti di persone che si sono sempre impegnate per il bene del paese non ci renderà certo persone migliori o più rispettabili. Stornara Life deve continuare ad esistere, e prima di parlare a vanvera vi invito ad andare a trovare i soci di questa associazione, a parlarci, a capire da che tipo di motivazione sono spinti. Il problema non è mai l'arte, bensì chi non la valorizza abbastanza.

Quanto sarebbe bello passeggiare in una Stornara asfaltata, senza rischiare di inciampare ad ogni passo, per godersi la vista del nostro museo a cielo aperto? Spero proprio che qualcuno colga la mia provocazione. Non bisogna prendersela con le cose belle perché ve ne sono altre (brutte) da sistemare"

Presenterai il tuo primo libro proprio in una squadra di Stornara. Quanto ritieni sia importante, per uno scrittore, essere un lettore altrettanto appassionato? Che tipo di lettrice sei?

"Presentare il mio primo libro nella scuola che ho frequentato mi riempie di gioia. Quando frequentavo le scuole medie io non avevo tutta questa fortuna, perché ci avevano tolto la biblioteca comunale. Oggi invece ho appreso dall'insegnante Brigida Andreano che c'è un grande entusiasmo da parte dei ragazzi per la loro biblioteca scolastica. Leggere è sicuramente importante anche per chi scrive. La lettura insegna a non rimanere in silenzio, a non abbassare la testa, ad ampliare i propri orizzonti.
Io sono un'amante dei "Poeti maledetti", come Mallarmè, Rembaud, Verlaine. Spesso ho provato a scrivere come loro, ma sono dei geni ribelli. Mi piacciono anche semplici romanzi di fantascienza, come "Dalla terra alla luna" di Verne"

Quali sono i tuoi obiettivi professionali o artistici?

"Mi piacerebbe continuare con la musica e la scrittura. Ad oggi faccio musica, anche se in modo un po' diverso. Prima miravo alla carriera pianistica, ma dopo un periodo di infortunio ho dovuto rivedere un po' i miei piani. Non lascio la musica, scrivo canzoni, continuo a vivere di musica, la studio e continuerò a studiarla in tutte le sue forme. Immagino la mia vita come sospesa continuamente tra l'arte e la bellezza. Ho tanti progetti, mi attendono tante persone da incontrare. Miro in alto, ma con pazienza. Non ho fretta di raggiungere i miei obiettivi"

Quale messaggio vorresti far arrivare a chi leggerà il tuo libro?

"Il mio messaggio? In realtà è un incoraggiamento, a guardare aldilà della propria "finestra". E' un invito a guardarsi intorno e a condividere. Non a caso lo scrivo nel libro "tu cosa vedi dalla tua finestra?". Mi piace lo scambio di idee, e spero che le persone che leggeranno il libro abbiano anche la curiosità di contattarmi, per confrontarci, chiacchierare. Spero che ogni lettore possa ritrovarsi un po' in quel che ho scritto, fare un viaggio "dentro" e poi guardare fuori, osservando ciò che ci circonda con calma, dolcezza e profondità"
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