Daniele Dalessandro
Daniele Dalessandro

Dalessandro: Metta mente, il suo tempo e` finito.

La partecipazione popolare ai Consigli Comunali segna lattenzione dei cittadini alle dinamiche politiche ed è una cosa bellissima, la chiamano democrazia.

Il giorno dopo il Consiglio Comunale ci tocca leggere le deliranti dichiarazioni di un Sindaco sull`orlo di una crisi di nervi, sempre più isolato, arroccato nel fortino, in conflitto con tutte le altre istituzioni e sempre più incapace di governare la città, fa sapere Daniele Dalessandro, capogruppo PD.
La partecipazione popolare ai Consigli Comunali segna lattenzione dei cittadini alle dinamiche politiche ed è una cosa bellissima, la chiamano democrazia. È chiaro che al sindaco Metta lattenzione popolare andava bene solo quando vomitava cattiverie nei confronti degli ex amministratori e del PD iniziando i suoi comizi con «Amici miei» e, adesso che non ha più amici, vorrebbe un Consiglio Comunale a porte chiuse continua Dalessandro.
Le proteste di ieri nascono proprio dallinadeguatezza dei suoi assessori-marionette che si limitano a leggere il deliberato senza relazionare al Consiglio e alla città il contenuto delle stesse, fuori dai tecnicismi. Nello specifico ieri lassessore Bufano di cui per la prima volta ho sentito la voce in due anni di amministrazione (e ci sono assessori che mai hanno preso la parola come Dercole) non è stato capace di spiegare il bellissimo progetto della Curia che, a spese proprie, ha chiesto la deroga per poter costruire un centro pastorale a Tre Titoli per lassistenza alle persone in condizioni di fragilità che abitano la borgata. Questo ha generato confusione tra le persone presenti in sala che, stanche delle continue vessazioni economiche dallaumento della TARI alle multe e delle condizioni ambientali in cui versa la città, dalla puzza allo stato di assoluto degrado, hanno inteso che il provvedimento fosse unopera finanziata dal Comune a proprie spese e rivolta alla sola comunità degli immigrati.
E se non fosse stato per lintervento della consigliera Mirra del centrosinistra prosegue il capogruppo del PD la gente avrebbe continuato a non capire. FALSO quanto dichiara Metta sul nostro comportamento in aula volto ad esagitare gli animi e siamo certi che i pubblici ufficiali presenti in aula riporteranno la verità a chi di competenza.
Metta non ha più la maggioranza, ne in città ne in consiglio comunale dove ogni singolo atto viene approvato con maggioranze variabili e con estrema difficoltà. Il suo tempo è finito eppure continua a galleggiare come il peggiore dei politici invece di compiere una scelta di dignità e dimettersi.
Invierò il testo di questa dichiarazione al Prefetto, al Questore, alla Procura della Repubblica di Foggia.
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