Attualità
Crisi olivicola, Cialdella e Bonito incontrano le associazioni e i frantoiani
Il sindaco e l'assessore all'agricoltura di Cerignola chiedono un intervento immediato della Regione
Cerignola - venerdì 19 novembre 2021
18.58
L'assessore alle attività produttive e agricole del Comune di Cerignola, Sergio Cialdella, a margine dell'incontro avvenuto questa mattina a Palazzo di Città tra le associazioni di categoria più rappresentative (CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri) e i titolari dei frantoi del territorio, chiede un intervento diretto della Regione Puglia per trovare una soluzione alla crisi in atto: "La Regione dovrà avere un ruolo centrale in questa crisi olivicola e, a conclusione dei nostri incontri con gli operatori del comparto, che stanno continuando, coinvolgeremo l'assessore alle politiche agricole Donato Pentassuglia affinché si possa trovare una soluzione di sistema".
"Il nostro intento è quello di operare una sintesi tra i vari attori in campo, in modo tale da portare un ventaglio di proposte in Regione Puglia. La settimana prossima è previsto un incontro con le organizzazioni dei produttori, ma gli spunti fino ad ora emersi ci lasciano ben sperare", commenta l'assessore. Carenza di manodopera, abbassamento dei prezzi, importazioni dall'estero che minano il mercato sono alcuni dei fattori che hanno generato la crisi olivicola in corso.
"I frantoiani e le associazioni di categoria – spiega Cialdella – hanno individuato un'opzione che in futuro potrebbe rivelarsi molto utile: la possibilità di fare in modo che i produttori non si limitino soltanto a vendere le olive, ma che, rivolgendosi ai frantoi con accordi sottoscritti e a prezzi concordati, possano provvedere direttamente alla produzione di olio da vendere nei tempi e nei modi più confacenti alle proprie esigenze e non sottostando alle bizze del mercato. Questo processo, che dovrà avvenire con uno stoccaggio da parte dei frantoi, farebbe diventare l'agricoltore imprenditore di sé stesso estromettendolo dalla morsa di eventuali speculazioni", osserva l'assessore alle attività produttive.
Il sindaco di Cerignola Francesco Bonito esprime soddisfazione per gli esiti del confronto: "Chiederemo l'intervento immediato della Regione Puglia in una prima fase e, come proposto da associazioni di categoria e frantoiani, in una seconda fase saremo chiamati ad operare una rivoluzione nel campo dell'agricoltura. Solo in questo modo potremo rendere i nostri 13mila ettari di oliveti una risorsa imprescindibile e una ricchezza reale riconosciuta in tutto il mondo. L'intervento della Regione Puglia, che da sola contribuisce al 47% della produzione nazionale di olio extravergine, è una priorità da perseguire con solerzia una volta chiuso il dialogo con agricoltori, sindacati, frantoiani e organizzazioni di produttori", aggiunge il primo cittadino.
"Il nostro intento è quello di operare una sintesi tra i vari attori in campo, in modo tale da portare un ventaglio di proposte in Regione Puglia. La settimana prossima è previsto un incontro con le organizzazioni dei produttori, ma gli spunti fino ad ora emersi ci lasciano ben sperare", commenta l'assessore. Carenza di manodopera, abbassamento dei prezzi, importazioni dall'estero che minano il mercato sono alcuni dei fattori che hanno generato la crisi olivicola in corso.
"I frantoiani e le associazioni di categoria – spiega Cialdella – hanno individuato un'opzione che in futuro potrebbe rivelarsi molto utile: la possibilità di fare in modo che i produttori non si limitino soltanto a vendere le olive, ma che, rivolgendosi ai frantoi con accordi sottoscritti e a prezzi concordati, possano provvedere direttamente alla produzione di olio da vendere nei tempi e nei modi più confacenti alle proprie esigenze e non sottostando alle bizze del mercato. Questo processo, che dovrà avvenire con uno stoccaggio da parte dei frantoi, farebbe diventare l'agricoltore imprenditore di sé stesso estromettendolo dalla morsa di eventuali speculazioni", osserva l'assessore alle attività produttive.
Il sindaco di Cerignola Francesco Bonito esprime soddisfazione per gli esiti del confronto: "Chiederemo l'intervento immediato della Regione Puglia in una prima fase e, come proposto da associazioni di categoria e frantoiani, in una seconda fase saremo chiamati ad operare una rivoluzione nel campo dell'agricoltura. Solo in questo modo potremo rendere i nostri 13mila ettari di oliveti una risorsa imprescindibile e una ricchezza reale riconosciuta in tutto il mondo. L'intervento della Regione Puglia, che da sola contribuisce al 47% della produzione nazionale di olio extravergine, è una priorità da perseguire con solerzia una volta chiuso il dialogo con agricoltori, sindacati, frantoiani e organizzazioni di produttori", aggiunge il primo cittadino.