Cronaca
Criminalità, arrestato dopo 15 anni per due rapine
L'uomo, Nunzio D'Agnelli, è stato condotto nel carcere di Foggia
Cerignola - lunedì 7 settembre 2015
11.18
I Carabinieri della Stazione di Cerignola hanno arrestato Nunzio D'Agnelli, classe 1971, in esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dopo una condanna a sei anni per rapina. L'uomo è accusato di aver partecipato a due distinti episodi, in concorso con un complice tutt'ora ricercato, entrambi ai danni di istituti di credito ed avvenuti nel marzo del 2000 a Pernumia (PD) e Santa Maria Maddalena (RO).
Erano le 15.30 del 1° marzo 2000 quando, secondo la ricostruzione dei carabinieri, due giovani dall'accento meridionale, con il volto coperto, fecero irruzione in una banca di Pernumia, sorprendendo il direttore e un impiegato. Uno di loro aveva un taglierino e così, minacciando i due dipendenti, la coppia di banditi si fece consegnare il bottino, circa 7 milioni di vecchie lire (compresi 1800 dollari), prima di fuggire a bordo di una Fiat Uno rubata poco prima in paese.
L'indomani altro colpo in banca e stessa tecnica a Santa Maria Maddalena, in provincia di Rovigo, dove i due rapinatori riuscirono a depredare ben 128 milioni di vecchie lire.
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare l'uomo grazie ad un'attenta visione delle immagini dei sistemi di sorveglianza, che in qualche piccolo frangente lo avevano ripreso ancora con il volto scoperto e a preziose testimonianze di alcuni dipendenti delle banche.
L'arrestato è stato condotto nel carcere di Foggia.
Erano le 15.30 del 1° marzo 2000 quando, secondo la ricostruzione dei carabinieri, due giovani dall'accento meridionale, con il volto coperto, fecero irruzione in una banca di Pernumia, sorprendendo il direttore e un impiegato. Uno di loro aveva un taglierino e così, minacciando i due dipendenti, la coppia di banditi si fece consegnare il bottino, circa 7 milioni di vecchie lire (compresi 1800 dollari), prima di fuggire a bordo di una Fiat Uno rubata poco prima in paese.
L'indomani altro colpo in banca e stessa tecnica a Santa Maria Maddalena, in provincia di Rovigo, dove i due rapinatori riuscirono a depredare ben 128 milioni di vecchie lire.
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare l'uomo grazie ad un'attenta visione delle immagini dei sistemi di sorveglianza, che in qualche piccolo frangente lo avevano ripreso ancora con il volto scoperto e a preziose testimonianze di alcuni dipendenti delle banche.
L'arrestato è stato condotto nel carcere di Foggia.