Attualità
Covid: verso lo stop all'asporto dopo le 18, ma in zona gialla musei aperti
Ad anticipare le nuove misure il ministro della Salute Roberto Speranza
Cerignola - mercoledì 13 gennaio 2021
18.24
Siamo ancora in piena emergenza, e anche la campagna vaccinale è solo all'inizio. Necessario quindi prorogare lo stato di emergenza, in scadenza al 31 gennaio, al prossimo 30 aprile. Questo per garantire al meglio la gestione dell'emergenza epidemiologica.
Ad anticipare alcune delle novità che ci aspettano in seguito all'emanazione del prossimo Dpcm, il ministro Roberto Speranza, che nella giornata di oggi ha riferito prima alla Camera e poi al Senato.
Nel nuovo decreto molto probabilmente, per contenere gli assembramenti all'esterno dei locali, verrà vietato l'asporto a bar e ristoranti dopo le ore 18. Inoltre, le regioni che risulteranno essere a rischio alto, in base ai famosi 21 parametri ormai noti, finiranno in area arancione. Sarà prevista una quarta area bianca per le aree in cui il diffondersi dell'epidemia sia a livelli molto bassi, che però non potrà scattare a breve, anche se viene visto come: «Un percorso di speranza verso il futuro».
Unica "apertura" in zona gialla sarà quella dei musei, definiti da Speranza: «Luogo simbolico di cultura del nostro paese».
Ad anticipare alcune delle novità che ci aspettano in seguito all'emanazione del prossimo Dpcm, il ministro Roberto Speranza, che nella giornata di oggi ha riferito prima alla Camera e poi al Senato.
Nel nuovo decreto molto probabilmente, per contenere gli assembramenti all'esterno dei locali, verrà vietato l'asporto a bar e ristoranti dopo le ore 18. Inoltre, le regioni che risulteranno essere a rischio alto, in base ai famosi 21 parametri ormai noti, finiranno in area arancione. Sarà prevista una quarta area bianca per le aree in cui il diffondersi dell'epidemia sia a livelli molto bassi, che però non potrà scattare a breve, anche se viene visto come: «Un percorso di speranza verso il futuro».
Unica "apertura" in zona gialla sarà quella dei musei, definiti da Speranza: «Luogo simbolico di cultura del nostro paese».