Territorio
COVID – 19 nelle case di cura per anziani, cosa succede in Puglia?
Richiesta di intervento alla Regione Puglia da parte dei sindacati dei pensionati. Troppi contagi, occorre porre rimedio
Puglia - lunedì 6 aprile 2020
17.36
Sono noti a tutti i focolai di contagio che si stanno diffondendo con preoccupante rapidità in molte delle strutture di assistenza socio-sanitaria della Puglia come la Casa di riposo "Don Guanella" di Bari in cui oltre agli ospiti sono stati contagiati il direttore ed il medico della struttura; il Centro anziani e disabili "Nuova Fenice" di Noicattaro con 25 contagiati; il Centro di riabilitazione "Giovanni Paolo II" di Putignano con 22 positivi tra ospiti ed operatori, per parlare solo del Barese. Nella casa di Riposo "Sacro Cuore" di Torremaggiore sono 26 i contagiati tra ospiti e personale Sanitario, nella RSA "San Giuseppe" nella città di Canosa altri contagiati sia tra gli ospiti che tra il personale.
Insomma una situazione grave che ha creato anche problemi di gestione e cura degli anziani ricoverati (poco personale, isolamento, nessuna visita dall'esterno). Su questo tema è intervenuta Cgil pensionati, la Uil Pensionati e la Cisl pensionati con una lettera indirizzata all'assessore alle Politiche di Benessere sociale Vito Ruggeri, al Direttore Dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, al presidente Michele Emiliano.
"Le scriventi segreterie - si legge nella lettera - sono seriamente preoccupate per l'acuirsi del diffondersi dell'epidemia COVID-19, in particolare tra gli ospiti soprattutto anziani e tra il personale sanitario e non, delle RSA, delle Case di Cura e dei Centri di riabilitazione della Puglia. Alla luce della richiesta di un urgente confronto su tale problematica chiedono misure urgenti e coordinate a tutela della salute degli ospiti e degli operatori che se ne prendono cura, anche attraverso la somministrazione a tappeto del tampone sia per le persone ricoverate sia per gli operatori sanitari e non". "Le scriventi - si legge ancora nella missiva dei sindacati - ritengono quanto mai urgente adottare misure ed interventi a tutela della salute e della sicurezza sia degli ospiti che di tutto il personale alla luce delle disposizioni in tal senso fornite dal Ministero della Salute con il documento di aggiornamento: "Linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in corso emergenza COVID 19", datato 30 marzo".
Insomma una situazione grave che ha creato anche problemi di gestione e cura degli anziani ricoverati (poco personale, isolamento, nessuna visita dall'esterno). Su questo tema è intervenuta Cgil pensionati, la Uil Pensionati e la Cisl pensionati con una lettera indirizzata all'assessore alle Politiche di Benessere sociale Vito Ruggeri, al Direttore Dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, al presidente Michele Emiliano.
"Le scriventi segreterie - si legge nella lettera - sono seriamente preoccupate per l'acuirsi del diffondersi dell'epidemia COVID-19, in particolare tra gli ospiti soprattutto anziani e tra il personale sanitario e non, delle RSA, delle Case di Cura e dei Centri di riabilitazione della Puglia. Alla luce della richiesta di un urgente confronto su tale problematica chiedono misure urgenti e coordinate a tutela della salute degli ospiti e degli operatori che se ne prendono cura, anche attraverso la somministrazione a tappeto del tampone sia per le persone ricoverate sia per gli operatori sanitari e non". "Le scriventi - si legge ancora nella missiva dei sindacati - ritengono quanto mai urgente adottare misure ed interventi a tutela della salute e della sicurezza sia degli ospiti che di tutto il personale alla luce delle disposizioni in tal senso fornite dal Ministero della Salute con il documento di aggiornamento: "Linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in corso emergenza COVID 19", datato 30 marzo".