Attualità
Covid-19, i medici chiedono che la Puglia diventi “zona rossa"
Per il presidente Omceo, Filippo Anelli, il virus si sta diffondendo ad una velocità impressionante
Cerignola - martedì 17 novembre 2020
La richiesta fatta oggi da parte dell'Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici è che "La Puglia diventi regione rossa".
"Il virus - si legge nell'intervento di Filippo Anelli - continua a diffondersi a una velocità preoccupante in Puglia. L'assessore Lopalco chieda subito al governo di rendere la Puglia regione rossa. Nell'ultima settimana, quella che è andata dal 9 al 15 novembre, ci sono stati 8.737 nuovi casi, con un incremento giornaliero medio di 1.248, contro i 7.075 nuovi casi e una media giornaliera di 1.011 della settimana precedente. Il totale dei ricoverati passa da 5.284 a 8.120, con un aumento di 2.836 pazienti in più; in terapia intensiva si va da 754 a 1.053, dunque 299 casi in più. Crescono anche i pazienti in isolamento domiciliare: sono saliti da 93.346 a 140.093 (+46.747)".
Le restrizioni adottate dunque non riescono ad arginare la diffusione del virus. "Con questi ritmi di crescita – conclude Anelli- rischiamo il collasso del sistema. Urge adottare subito misure più restrittive".
"Il virus - si legge nell'intervento di Filippo Anelli - continua a diffondersi a una velocità preoccupante in Puglia. L'assessore Lopalco chieda subito al governo di rendere la Puglia regione rossa. Nell'ultima settimana, quella che è andata dal 9 al 15 novembre, ci sono stati 8.737 nuovi casi, con un incremento giornaliero medio di 1.248, contro i 7.075 nuovi casi e una media giornaliera di 1.011 della settimana precedente. Il totale dei ricoverati passa da 5.284 a 8.120, con un aumento di 2.836 pazienti in più; in terapia intensiva si va da 754 a 1.053, dunque 299 casi in più. Crescono anche i pazienti in isolamento domiciliare: sono saliti da 93.346 a 140.093 (+46.747)".
Le restrizioni adottate dunque non riescono ad arginare la diffusione del virus. "Con questi ritmi di crescita – conclude Anelli- rischiamo il collasso del sistema. Urge adottare subito misure più restrittive".