Attualità
“Covered with dead leaves”: il cantautore Matteo Spicciariello, originario di Cerignola, presenta il nuovo singolo
In questa intervista svela alcuni particolari del suo intenso e suggestivo percorso musicale
Cerignola - martedì 25 aprile 2023
Basta ascoltare il brano di recente realizzato e lanciato da Matteo Spicciriello, cantautore originario di Cerignola, per accorgersi di quanto talento e delicatezza emergano dalle sue sonorità. Chi lo conosce sa quanta cura e attenzione ci metta anche nello scrivere i testi che accompagnano le note: il risultato è una musica che piace, colpisce, emoziona.
Matteo Spicciariello è nato a Cerignola (Fg) nel 1977.Dopo aver conseguito la Laurea in Lettere presso l'Università degli Studi di Bari e l'abilitazione all'insegnamento in Lettere nelle scuole medie e superiori, Matteo si sposa con Donatella, alla quale è legato dal 1998, e che è stata da sempre la sua più fedele fan e sostenitrice. Da questo legame forte sono nati, Luca nel dicembre 2010 e Loris nel maggio del 2017.
Matteo ha lasciato da tempo la Puglia e vive ora a Crema, dove sta portando avanti con soddisfazione il suo progetto musicale, che ha intitolato "La Lanterna di Diogene". Nel 2010 ha vinto il Concorso Nazionale di Musica Leggera della Città di Crema e nell'estate del 2015 ha pubblicato l'album, "Esule". Il 2017 è l'anno della svolta: ha inciso in autoproduzione il disco "Pagine Bianche", contenente 10 tracce, ma una in particolare è quella che colpisce l'attenzione della critica: il singolo "Pagine Bianche". Il brano viene trasmesso nelle radio locali e si piazza molto bene in classifica, arrivando ad essere tra i singoli più ascoltati.
Nel 2019 esce il disco "In una notte silenziosa" dove viene recuperata una dimensione più acustica e soft: si riconoscono sonorità molto più riflessive e serene come quelle che caratterizzano alcuni brani: "In una notte silenziosa" e le "mani di mio padre". Nel 2021 Matteo torna con una novità importante. Accantonato il progetto in Italiano decide di rivolgersi ad un pubblico internazionale, iniziando la produzione in inglese.
Pubblica due nuovi singoli: "Next to you" e "All around the world", il primo dei quali ottiene un unanime giudizio positivo di critica, ottenendo più di 22.000 visualizzazioni sulla sua piattaforma Youtube della Lanterna e giudizi positivi da parte di musicisti e critici musicali, come Ghigo Renzulli, chitarrista dei Litfiba e Francesco Tricarico, cantautore di fama nazionale.
Dopo due anni di silenzio Matteo torna alle origini e riprende la collaborazione a distanza con il cerignolano Giuseppe Granato, con cui il progetto La Lanterna di Diogene era iniziato nel 2010. Esce il singolo "Covered with dead leaves", scritto da Giuseppe Granato e arrangiato da Matteo Spicciariello alle chitarre e voce e da Ottavio Bolzoni al piano, basso e batterie. La canzone riflette molte sonorità alla R.E.M. e anche l'interpretazione vocale di Matteo presenta una timbrica molto simile a quella di Michael Stipe.
Nell'intervista che vi proponiamo, Matteo rivela alcuni dettagli del progetto musicale che ha intrapreso anni fa, e che è sempre foriero di nuove emozioni per lui e per chi lo segue.
Quanto influisce sul tuo stile musicale e sui testi che componi la tua professione di docente, e il rapporto che hai con i ragazzi?
La musica è sempre stato il volano della mia vita. Tutto ciò che mi circonda è sempre stato oggetto delle mie canzoni. Ritengo che il cantautore debba essere un buon osservatore della realtà innanzitutto, sempre attento a cogliere i dettagli più piccoli e a captare le sfumature più profonde e poetiche. Quelli che spesso possono apparire dettagli minimali diventano riflessioni dalle quali nascono le canzoni. La mia professione di docente mi permette di imparare dalle nuove generazioni e captare quegli stati d'animo e quelle dinamiche che spesso si intrecciano con qualcosa di già vissuto e contribuiscono a mantenermi vivo nel presente e nella musica.
Quanto conta la musica nella tua vita?
La musica ha sempre contribuito alla mia maturazione umana. Ci siamo sempre cercati, fin dall'adolescenza, e forse anche in un'altra dimensione saremo uniti.
Riesci a spiegarci l'influenza che la tua terra di origine, la Puglia e la tua città di origine, Cerignola, hanno avuto nella composizione dei tuoi brani musicali?
Ho scritto un disco intero dedicato alla mia terra. Si chiama "Esule". È lì che sono cresciuto musicalmente e ho imparato tanto. Continuo a coltivare collaborazioni con amici e musicisti di Cerignola. L'ultimo brano, uscito due giorni fa, "Covered with dead leaves", nasce proprio dalla sinergia con Giuseppe Granato, un amico e un collaboratore prezioso. Si può dire che la mia consapevolezza di iniziare un progetto solista e a scrivere le mie canzoni sia nata, nel lontano 2010, proprio con lui.
Ci sono ricordi, luoghi, emozioni e aneddoti da cui scaturiscono testi che poi diventano musica. Ne hai qualcuno che vorresti raccontare e che si riferisce magari al tuo ultimo singolo?
L'ultimo singolo è nato da una collaborazione a distanza. Giuseppe mi ha fatto ascoltare il brano e ha aggiunto che non lo aveva mai valorizzato abbastanza. Ho subito colto il valore del pezzo e anche la profondità che si annidava dietro quelle parole. Mi sono subito messo a lavoro in studio con il mio produttore e arrangiatore per farne una versione personale. Ho in seguito scritto la scenografia del video. Di solito scelgo di perdermi in lunghe passeggiate solitarie a contatto con la natura. È in quel momento che ritrovo la mia essenza e rifletto non solo sul contenuto delle canzoni, ma anche su come affrontare determinate situazioni del quotidiano.
Il video evidenzia un dialogo autentico con se stesso, alla ricerca di quelle consapevolezze che spesso sfuggono e che si ritrovano solo nei sogni, dove tutto è possibile.
Lasciare a terra le sigarette, l'accendino, gli occhiali da sole, le scarpe, quasi a dire: mi incammino liberandomi da ogni legame o dipendenza (le sigarette), senza schermi (gli occhiali, le scarpe), senza barriere che impediscano il contatto fra il sé e l'essere. La scena finale apre ad una duplice chiave di lettura, che Matteo dichiara che lascia alla libera interpretazione degli ascoltatori.
Video singolo "Covered with dead leaves" di Matteo Spicciariello
Matteo Spicciariello è nato a Cerignola (Fg) nel 1977.Dopo aver conseguito la Laurea in Lettere presso l'Università degli Studi di Bari e l'abilitazione all'insegnamento in Lettere nelle scuole medie e superiori, Matteo si sposa con Donatella, alla quale è legato dal 1998, e che è stata da sempre la sua più fedele fan e sostenitrice. Da questo legame forte sono nati, Luca nel dicembre 2010 e Loris nel maggio del 2017.
Matteo ha lasciato da tempo la Puglia e vive ora a Crema, dove sta portando avanti con soddisfazione il suo progetto musicale, che ha intitolato "La Lanterna di Diogene". Nel 2010 ha vinto il Concorso Nazionale di Musica Leggera della Città di Crema e nell'estate del 2015 ha pubblicato l'album, "Esule". Il 2017 è l'anno della svolta: ha inciso in autoproduzione il disco "Pagine Bianche", contenente 10 tracce, ma una in particolare è quella che colpisce l'attenzione della critica: il singolo "Pagine Bianche". Il brano viene trasmesso nelle radio locali e si piazza molto bene in classifica, arrivando ad essere tra i singoli più ascoltati.
Nel 2019 esce il disco "In una notte silenziosa" dove viene recuperata una dimensione più acustica e soft: si riconoscono sonorità molto più riflessive e serene come quelle che caratterizzano alcuni brani: "In una notte silenziosa" e le "mani di mio padre". Nel 2021 Matteo torna con una novità importante. Accantonato il progetto in Italiano decide di rivolgersi ad un pubblico internazionale, iniziando la produzione in inglese.
Pubblica due nuovi singoli: "Next to you" e "All around the world", il primo dei quali ottiene un unanime giudizio positivo di critica, ottenendo più di 22.000 visualizzazioni sulla sua piattaforma Youtube della Lanterna e giudizi positivi da parte di musicisti e critici musicali, come Ghigo Renzulli, chitarrista dei Litfiba e Francesco Tricarico, cantautore di fama nazionale.
Dopo due anni di silenzio Matteo torna alle origini e riprende la collaborazione a distanza con il cerignolano Giuseppe Granato, con cui il progetto La Lanterna di Diogene era iniziato nel 2010. Esce il singolo "Covered with dead leaves", scritto da Giuseppe Granato e arrangiato da Matteo Spicciariello alle chitarre e voce e da Ottavio Bolzoni al piano, basso e batterie. La canzone riflette molte sonorità alla R.E.M. e anche l'interpretazione vocale di Matteo presenta una timbrica molto simile a quella di Michael Stipe.
Nell'intervista che vi proponiamo, Matteo rivela alcuni dettagli del progetto musicale che ha intrapreso anni fa, e che è sempre foriero di nuove emozioni per lui e per chi lo segue.
Quanto influisce sul tuo stile musicale e sui testi che componi la tua professione di docente, e il rapporto che hai con i ragazzi?
La musica è sempre stato il volano della mia vita. Tutto ciò che mi circonda è sempre stato oggetto delle mie canzoni. Ritengo che il cantautore debba essere un buon osservatore della realtà innanzitutto, sempre attento a cogliere i dettagli più piccoli e a captare le sfumature più profonde e poetiche. Quelli che spesso possono apparire dettagli minimali diventano riflessioni dalle quali nascono le canzoni. La mia professione di docente mi permette di imparare dalle nuove generazioni e captare quegli stati d'animo e quelle dinamiche che spesso si intrecciano con qualcosa di già vissuto e contribuiscono a mantenermi vivo nel presente e nella musica.
Quanto conta la musica nella tua vita?
La musica ha sempre contribuito alla mia maturazione umana. Ci siamo sempre cercati, fin dall'adolescenza, e forse anche in un'altra dimensione saremo uniti.
Riesci a spiegarci l'influenza che la tua terra di origine, la Puglia e la tua città di origine, Cerignola, hanno avuto nella composizione dei tuoi brani musicali?
Ho scritto un disco intero dedicato alla mia terra. Si chiama "Esule". È lì che sono cresciuto musicalmente e ho imparato tanto. Continuo a coltivare collaborazioni con amici e musicisti di Cerignola. L'ultimo brano, uscito due giorni fa, "Covered with dead leaves", nasce proprio dalla sinergia con Giuseppe Granato, un amico e un collaboratore prezioso. Si può dire che la mia consapevolezza di iniziare un progetto solista e a scrivere le mie canzoni sia nata, nel lontano 2010, proprio con lui.
Ci sono ricordi, luoghi, emozioni e aneddoti da cui scaturiscono testi che poi diventano musica. Ne hai qualcuno che vorresti raccontare e che si riferisce magari al tuo ultimo singolo?
L'ultimo singolo è nato da una collaborazione a distanza. Giuseppe mi ha fatto ascoltare il brano e ha aggiunto che non lo aveva mai valorizzato abbastanza. Ho subito colto il valore del pezzo e anche la profondità che si annidava dietro quelle parole. Mi sono subito messo a lavoro in studio con il mio produttore e arrangiatore per farne una versione personale. Ho in seguito scritto la scenografia del video. Di solito scelgo di perdermi in lunghe passeggiate solitarie a contatto con la natura. È in quel momento che ritrovo la mia essenza e rifletto non solo sul contenuto delle canzoni, ma anche su come affrontare determinate situazioni del quotidiano.
Il video evidenzia un dialogo autentico con se stesso, alla ricerca di quelle consapevolezze che spesso sfuggono e che si ritrovano solo nei sogni, dove tutto è possibile.
Lasciare a terra le sigarette, l'accendino, gli occhiali da sole, le scarpe, quasi a dire: mi incammino liberandomi da ogni legame o dipendenza (le sigarette), senza schermi (gli occhiali, le scarpe), senza barriere che impediscano il contatto fra il sé e l'essere. La scena finale apre ad una duplice chiave di lettura, che Matteo dichiara che lascia alla libera interpretazione degli ascoltatori.
Video singolo "Covered with dead leaves" di Matteo Spicciariello