Attualità
“Cosa posso fare per Cerignola?”: è la domanda di alcuni cittadini virtuosi
In tutta Italia si moltiplicano iniziative da parte di volontari in sinergia con associazioni e amministrazioni
Cerignola - martedì 17 settembre 2024
E' vero che le amministrazioni comunali hanno una grande responsabilità nella manutenzione e decoro delle città, ma è altrettanto vero che ogni cittadino dovrebbe sentirsi investito di una "missione", quella di difendere e preservare la bellezza e la pulizia del quartiere in cui abita. Se così fosse, sicuramente le città sarebbero sicuramente più pulite e decorose.
Ci sono alcuni cerignolani che- sentendosi soli e "abbandonati" dall'amministrazione e dall'azienda incaricata della raccolta e gestione dei rifiuti della città- si armano di pazienza e buona volontà e ripuliscono strade e interi quartieri.
C'è chi invece, insoddisfatto di come vanno le cose, si chiede "cosa posso fare per la mia città", dichiarandosi disponibile a prendere iniziative "in solitaria" o appoggiandosi ad associazioni già attive sul territorio.
Sarebbe utile, a tal fine, prendere spunto da alcuni progetti intrapresi in altre città italiane, dove i cittadini si sono resi protagonisti di un cambiamento concreto di abitudini e comportamenti.
A Firenze c'è un gruppo, denominato "Gli Angeli del Bello" che ripulisce i muri dalle scritte, rigenerano angoli di strade lasciate abbandonate all'incuria, tengono in ordine il verde pubblico. Esperienze del genere sono state replicate con successo anche a Verona, Napoli, Ascoli Piceno.
A Reggio Emilia è stato nominato "l'architetto di quartiere", un professionista che svolge il ruolo di facilitatore tra i cittadini, i volontari e l'amministrazione comunale nel promuovere progetti che abbiano a cuore la città e la comunità. L'amministrazione mette a disposizione le strutture, le persone il loro tempo. La sinergia è sempre auspicabile se si vogliono raggiungere risultati concreti ed efficaci nel tempo.
A Bergamo tre soli cittadini hanno creato il Gruppo Verde San Paolo, che organizza giornate di pulizia del quartiere e messa a dimora di piante e alberi dove occorrono.
A Milano esiste "Sai che puoi?", un movimento nato ufficialmente nel 2021, che organizza piccole iniziative diffuse a carattere socio-culturale, eventi di dimensioni contenute aventi finalità la socialità, l'incontro tra le persone e la rigenerazione dei luoghi. L'associazione ha promosso nel capoluogo lombardo "Via libera", un progetto di mappatura della sosta irregolare che ha coinvolto più di 2000 persone, che in una sola serata hanno contato 64mila veicoli in sosta selvaggia.
In tutta Italia ci sono attivisti e volontari che si impegnano per piantare nuovi alberi in città, utilizzando strumenti come il crowfunding. E' il caso di "Daje de Alberi", un'associazione di Roma che si pone l'obiettivo di rendere più verde la città, perché nella Capitale mancano piante e alberi.
In tali azioni di rimboschimento della città non vi è nulla di illegale, non si tratta di "guerrilla gardening" come qualcuno potrebbe obiettare. La messa a dimora è eseguita da giardinieri professionisti, e solo dopo aver chiesto e ottenuto i permessi necessari dall'amministrazione comunale.
In altre città italiane come Parma, ad esempio, sono parecchio diffusi i "patti di collaborazione" (accordi tra cittadini e pubblica amministrazione) per la gestione e la cura di un bene comune.
Tutti i cittadini possono essere coinvolti, non solo quelli appartenenti ad organizzazioni, enti, associazioni.
Ci sono spunti interessanti per chiunque, anche a Cerignola, voglia impegnarsi concretamente invece di lamentarsi sui social per quello che non va.
Ci sono alcuni cerignolani che- sentendosi soli e "abbandonati" dall'amministrazione e dall'azienda incaricata della raccolta e gestione dei rifiuti della città- si armano di pazienza e buona volontà e ripuliscono strade e interi quartieri.
C'è chi invece, insoddisfatto di come vanno le cose, si chiede "cosa posso fare per la mia città", dichiarandosi disponibile a prendere iniziative "in solitaria" o appoggiandosi ad associazioni già attive sul territorio.
Sarebbe utile, a tal fine, prendere spunto da alcuni progetti intrapresi in altre città italiane, dove i cittadini si sono resi protagonisti di un cambiamento concreto di abitudini e comportamenti.
A Firenze c'è un gruppo, denominato "Gli Angeli del Bello" che ripulisce i muri dalle scritte, rigenerano angoli di strade lasciate abbandonate all'incuria, tengono in ordine il verde pubblico. Esperienze del genere sono state replicate con successo anche a Verona, Napoli, Ascoli Piceno.
A Reggio Emilia è stato nominato "l'architetto di quartiere", un professionista che svolge il ruolo di facilitatore tra i cittadini, i volontari e l'amministrazione comunale nel promuovere progetti che abbiano a cuore la città e la comunità. L'amministrazione mette a disposizione le strutture, le persone il loro tempo. La sinergia è sempre auspicabile se si vogliono raggiungere risultati concreti ed efficaci nel tempo.
A Bergamo tre soli cittadini hanno creato il Gruppo Verde San Paolo, che organizza giornate di pulizia del quartiere e messa a dimora di piante e alberi dove occorrono.
A Milano esiste "Sai che puoi?", un movimento nato ufficialmente nel 2021, che organizza piccole iniziative diffuse a carattere socio-culturale, eventi di dimensioni contenute aventi finalità la socialità, l'incontro tra le persone e la rigenerazione dei luoghi. L'associazione ha promosso nel capoluogo lombardo "Via libera", un progetto di mappatura della sosta irregolare che ha coinvolto più di 2000 persone, che in una sola serata hanno contato 64mila veicoli in sosta selvaggia.
In tutta Italia ci sono attivisti e volontari che si impegnano per piantare nuovi alberi in città, utilizzando strumenti come il crowfunding. E' il caso di "Daje de Alberi", un'associazione di Roma che si pone l'obiettivo di rendere più verde la città, perché nella Capitale mancano piante e alberi.
In tali azioni di rimboschimento della città non vi è nulla di illegale, non si tratta di "guerrilla gardening" come qualcuno potrebbe obiettare. La messa a dimora è eseguita da giardinieri professionisti, e solo dopo aver chiesto e ottenuto i permessi necessari dall'amministrazione comunale.
In altre città italiane come Parma, ad esempio, sono parecchio diffusi i "patti di collaborazione" (accordi tra cittadini e pubblica amministrazione) per la gestione e la cura di un bene comune.
Tutti i cittadini possono essere coinvolti, non solo quelli appartenenti ad organizzazioni, enti, associazioni.
Ci sono spunti interessanti per chiunque, anche a Cerignola, voglia impegnarsi concretamente invece di lamentarsi sui social per quello che non va.