Cronaca
Corruzione elettorale a Foggia, con somme da 30 a 50 euro si acquistavano i voti
Consultazioni elettorali e referendarie: polizia di stato indaga su casi di corruzione elettorale
Foggia - sabato 10 ottobre 2020
12.22 Comunicato Stampa
Nell'ambito dell'attività di vigilanza predisposta in occasione delle consultazioni elettorali e referendarie svoltesi il 20 e 21 settembre 2020, è stata svolta una mirata attività info-investigativa a cura della D.I.G.O.S. della Questura di Foggia, unitamente a personale della Sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Foggia, finalizzata alla prevenzione e repressione di fattispecie illecite.
Le attività poste in essere dagli investigatori attraverso specifici servizi di monitoraggio ed osservazione hanno consentito di riscontrare che presso un esercizio commerciale di questo centro abitato avveniva un'illecita dazione di denaro a fronte della prova dell'avvenuto voto a favore di un candidato foggiano al Consiglio Regionale Pugliese, attraverso l'esibizione di foto scattate all'interno dei seggi elettorali della preferenza espressa sulla scheda, unitamente ad un documento d'identità.
La somma elargita, quale corrispettivo illecito per le preferenze espresse variava dai 30 ai 50 euro.
Nell'occorso venivano sottoposti a sequestro dispositivi cellulari, documenti cartacei riportanti un elenco utilizzato come registro per annotare le somme elargite nei confronti di coloro che avevano espresso la propria preferenza al suddetto candidato.
Altro materiale rinvenuto è tutt'ora sottoposto a verifica per riscontrare eventuali ed ulteriori fattispecie illecite.
A seguito dei primi accertamenti venivano deferite alla locale Procura della Repubblica i soggetti per reati in materia elettorale, mentre è tutt'ora al vaglio degli investigatori la posizione di altre persone.
Le attività poste in essere dagli investigatori attraverso specifici servizi di monitoraggio ed osservazione hanno consentito di riscontrare che presso un esercizio commerciale di questo centro abitato avveniva un'illecita dazione di denaro a fronte della prova dell'avvenuto voto a favore di un candidato foggiano al Consiglio Regionale Pugliese, attraverso l'esibizione di foto scattate all'interno dei seggi elettorali della preferenza espressa sulla scheda, unitamente ad un documento d'identità.
La somma elargita, quale corrispettivo illecito per le preferenze espresse variava dai 30 ai 50 euro.
Nell'occorso venivano sottoposti a sequestro dispositivi cellulari, documenti cartacei riportanti un elenco utilizzato come registro per annotare le somme elargite nei confronti di coloro che avevano espresso la propria preferenza al suddetto candidato.
Altro materiale rinvenuto è tutt'ora sottoposto a verifica per riscontrare eventuali ed ulteriori fattispecie illecite.
A seguito dei primi accertamenti venivano deferite alla locale Procura della Repubblica i soggetti per reati in materia elettorale, mentre è tutt'ora al vaglio degli investigatori la posizione di altre persone.