Territorio
Coronavirus, Regione Puglia prepara censimento per i fuori sede in fase di rientro
La Regione Puglia ha comunque confermato che sul territorio regionale non ci sono casi ufficializzati
Puglia - lunedì 24 febbraio 2020
13.13
La Regione Puglia alla continua ricerca di soluzioni volte ad evitare il contagio da Coronavirus. Pronto nell'immediato un censimento per i fuori sede che dalle regioni colpite , quali il Veneto, la Lombardia, in misura minore Piemonte ed Emilia Romagna, rientrano in Puglia.
I fuori sede dovranno compilare e inviare al medico di base un questionario in cui indicare possibili situazioni sospette. Misure di assistenza sono state disposte, invece, per i turisti in visita in Puglia. Qualora il contagio dovesse ampliarsi estendendosi anche alle regioni del sud , nel caso nostra alla Puglia, sarebbe pronta l'attivazione dell'unità malattie Infettive. Una misura che segue pari passo il decreto attuativo firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con obbligo di comunicazione alle ASL per coloro che sono passati o hanno sostato nelle zone contagiate «Ai fini dell'adozione, da parte dell'autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva».
Sono queste le misure che la task force che la Regione Puglia sta discutendo al fine di trovarsi pronta nel caso di estensione anche al Sud del contagio da Coronavirus. Le misure preventive sono pronte a scattare anche in considerazione dei numerosi rientri di fuori sede dalle regioni settentrionali; si tratta soprattutto di studenti e docenti, considerata la chiusura di scuole e università, ma anche di altri lavoratori. Si consiglia ai cittadini di non presentarsi direttamente negli ospedali, ma contattare preventivamente i numeri di emergenza 1500, 112 e 118 in caso di sintomi sospetti. L'invito è a diffidare di qualsiasi informazione che non emessa dalle autorità sanitarie o ufficializzata dagli enti preposti.
La Regione Puglia ha comunque confermato che sul territorio regionale non ci sono casi ufficializzati.
«Sono risultati negativi i test per SARS-CoV-2, l'agente del COVID-19, sui tamponi eseguiti su tutti i casi sospetti segnalati nelle ultime ore in Puglia - si legge nel comunicato della Regione inviato nella serata di ieri - In particolare, è risultato negativo il caso sospetto ricoverato alle Malattie Infettive di Lecce per cui c'era stato un grande allarme. I test sono stati eseguiti presso il laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità pubblica, indicato nella nuova circolare ministeriale quale centro di riferimento per la regione e già centro di riferimento regionale per la sorveglianza virologica dell'influenza e altri virus respiratori nonché per le nuove emergenze infettive. Si ribadisce come sia fondamentale che i soggetti con recente viaggio in aree a rischio (Cina in particolare) oltre che in altre aree con circolazione sostenuta di nuovo coronavirus o i contatti stretti di casi sospetti e accertati, allertino le autorità sanitarie senza andare ai pronto soccorso. I test, dopo opportuna valutazione clinico-epidemiologica, saranno eseguiti tempestivamente».
I fuori sede dovranno compilare e inviare al medico di base un questionario in cui indicare possibili situazioni sospette. Misure di assistenza sono state disposte, invece, per i turisti in visita in Puglia. Qualora il contagio dovesse ampliarsi estendendosi anche alle regioni del sud , nel caso nostra alla Puglia, sarebbe pronta l'attivazione dell'unità malattie Infettive. Una misura che segue pari passo il decreto attuativo firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con obbligo di comunicazione alle ASL per coloro che sono passati o hanno sostato nelle zone contagiate «Ai fini dell'adozione, da parte dell'autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva».
Sono queste le misure che la task force che la Regione Puglia sta discutendo al fine di trovarsi pronta nel caso di estensione anche al Sud del contagio da Coronavirus. Le misure preventive sono pronte a scattare anche in considerazione dei numerosi rientri di fuori sede dalle regioni settentrionali; si tratta soprattutto di studenti e docenti, considerata la chiusura di scuole e università, ma anche di altri lavoratori. Si consiglia ai cittadini di non presentarsi direttamente negli ospedali, ma contattare preventivamente i numeri di emergenza 1500, 112 e 118 in caso di sintomi sospetti. L'invito è a diffidare di qualsiasi informazione che non emessa dalle autorità sanitarie o ufficializzata dagli enti preposti.
La Regione Puglia ha comunque confermato che sul territorio regionale non ci sono casi ufficializzati.
«Sono risultati negativi i test per SARS-CoV-2, l'agente del COVID-19, sui tamponi eseguiti su tutti i casi sospetti segnalati nelle ultime ore in Puglia - si legge nel comunicato della Regione inviato nella serata di ieri - In particolare, è risultato negativo il caso sospetto ricoverato alle Malattie Infettive di Lecce per cui c'era stato un grande allarme. I test sono stati eseguiti presso il laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità pubblica, indicato nella nuova circolare ministeriale quale centro di riferimento per la regione e già centro di riferimento regionale per la sorveglianza virologica dell'influenza e altri virus respiratori nonché per le nuove emergenze infettive. Si ribadisce come sia fondamentale che i soggetti con recente viaggio in aree a rischio (Cina in particolare) oltre che in altre aree con circolazione sostenuta di nuovo coronavirus o i contatti stretti di casi sospetti e accertati, allertino le autorità sanitarie senza andare ai pronto soccorso. I test, dopo opportuna valutazione clinico-epidemiologica, saranno eseguiti tempestivamente».