Cronaca
Coronavirus e violenza domestica
I carabinieri arrestano tre uomini violenti. Due hanno minacciato violentemente le proprie madri, uno la propria moglie
Cerignola - venerdì 3 aprile 2020
11.57
Nella giornata di ieri, giovedì 02 aprile, abbiamo pubblicato il Comunicato stampa del CAV "Titina Cioffi" Cerignola (https://www.cerignolaviva.it/notizie/le-violenze-si-verificano-tra-le-mura-domestiche-il-cav-e-sempre-operativo/) circa la violenza tra le mura domestiche in questo periodo di restrizione e di quarantena per l'emergenza Coronavirus.
Nella mattinata odierna riceviamo il Comunicato stampa della Compagnia dei Carabinieri che annuncia tre arresti a Cerignola per violenza tra le mura domestiche.
Il coronavirus non sta fermando le violenze domestiche e i maltrattamenti in famiglia; anzi, come ipotizzato anche dall'O.N.U., l'isolamento, la convivenza forzata e l'instabilità socio-economica in questo periodo di emergenza coronavirus, possono comportare per le donne e i loro figli il rischio di una maggiore esposizione alla violenza domestica.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Cerignola sono intervenuti su tre distinti casi di maltrattamenti in famiglia verificatisi, tutti a Cerignola, ai danni di altrettante donne. Tre uomini violenti sono stati arrestati in flagranza di reato.
In manette è finito un 30enne di Cerignola, che, brandendo un coltello, aveva minacciato la madre per tentare di estorcerle 20 euro, che gli servivano probabilmente per l'acquisto di sostanze stupefacenti. Gli immediati accertamenti svolti dai militari hanno permesso di appurare che la condotta del 30enne era abituale e che nel tempo era arrivato a estorcere con violenza ai propri genitori anche 400 euro al mese. È stato arrestato per tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia. Dopo le formalità di rito, per lui si sono aperte le porte del carcere di Foggia.
I Carabinieri sono intervenuti anche in un'altra abitazione, dove, al termine dell'ennesima lite familiare, un 38enne del posto, con violenza e minacce, aveva sottratto delle lattine d'olio d'oliva all'anziana madre, dopo aver tentato di estorcere denaro, da utilizzare verosimilmente per l'acquisto di droga. La donna, stanca e gravemente preoccupata per la propria incolumità, ha trovato la forza e il coraggio di raccontare ai Carabinieri anche altri episodi precedenti di maltrattamenti subiti per mano del figlio, che l'aveva indotta da tempo a vivere in uno stato di terrore, barricata in casa. Il 38enne, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Foggia.
I militari dell'Arma hanno inoltre arrestato in flagranza per maltrattamenti in famiglia anche un 44 enne di Cerignola. L'uomo, su tutte le furie, ha raggiunto la moglie presso un'abitazione dove la donna si era andata a rifugiare dopo un litigio avvenuto con il marito alcuni giorni prima. Ad aspettarlo però c'erano i Carabinieri, che la donna, terrorizzata, aveva chiamato tramite il 112 subito dopo aver ricevuto per telefono delle minacce di morte dall'uomo, che le aveva preannunciato il suo arrivo. Giunto sul posto, il 44enne, alla vista dei militari, gli si è avventato contro, sferrando loro calci e sputi. I Carabinieri, che hanno riscostruito con la donna altre pregresse vicende di aggressioni fisiche e psicologiche subite dalla stessa, hanno arrestato il 44enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo le formalità di rito, come disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia, l'uomo è stato associato al carcere del capoluogo.
I Carabinieri sottolineano ancora una volta l'importanza di rivolgersi tempestivamente a loro, tramite il 112, o alle altre forze dell'ordine, che, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Foggia, possono adottare tutte le misure idonee a interrompere subito ogni tipo di violenza e portare finalmente l'agognato sollievo alle vittime che la subiscono.
Nella mattinata odierna riceviamo il Comunicato stampa della Compagnia dei Carabinieri che annuncia tre arresti a Cerignola per violenza tra le mura domestiche.
Il coronavirus non sta fermando le violenze domestiche e i maltrattamenti in famiglia; anzi, come ipotizzato anche dall'O.N.U., l'isolamento, la convivenza forzata e l'instabilità socio-economica in questo periodo di emergenza coronavirus, possono comportare per le donne e i loro figli il rischio di una maggiore esposizione alla violenza domestica.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Cerignola sono intervenuti su tre distinti casi di maltrattamenti in famiglia verificatisi, tutti a Cerignola, ai danni di altrettante donne. Tre uomini violenti sono stati arrestati in flagranza di reato.
In manette è finito un 30enne di Cerignola, che, brandendo un coltello, aveva minacciato la madre per tentare di estorcerle 20 euro, che gli servivano probabilmente per l'acquisto di sostanze stupefacenti. Gli immediati accertamenti svolti dai militari hanno permesso di appurare che la condotta del 30enne era abituale e che nel tempo era arrivato a estorcere con violenza ai propri genitori anche 400 euro al mese. È stato arrestato per tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia. Dopo le formalità di rito, per lui si sono aperte le porte del carcere di Foggia.
I Carabinieri sono intervenuti anche in un'altra abitazione, dove, al termine dell'ennesima lite familiare, un 38enne del posto, con violenza e minacce, aveva sottratto delle lattine d'olio d'oliva all'anziana madre, dopo aver tentato di estorcere denaro, da utilizzare verosimilmente per l'acquisto di droga. La donna, stanca e gravemente preoccupata per la propria incolumità, ha trovato la forza e il coraggio di raccontare ai Carabinieri anche altri episodi precedenti di maltrattamenti subiti per mano del figlio, che l'aveva indotta da tempo a vivere in uno stato di terrore, barricata in casa. Il 38enne, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Foggia.
I militari dell'Arma hanno inoltre arrestato in flagranza per maltrattamenti in famiglia anche un 44 enne di Cerignola. L'uomo, su tutte le furie, ha raggiunto la moglie presso un'abitazione dove la donna si era andata a rifugiare dopo un litigio avvenuto con il marito alcuni giorni prima. Ad aspettarlo però c'erano i Carabinieri, che la donna, terrorizzata, aveva chiamato tramite il 112 subito dopo aver ricevuto per telefono delle minacce di morte dall'uomo, che le aveva preannunciato il suo arrivo. Giunto sul posto, il 44enne, alla vista dei militari, gli si è avventato contro, sferrando loro calci e sputi. I Carabinieri, che hanno riscostruito con la donna altre pregresse vicende di aggressioni fisiche e psicologiche subite dalla stessa, hanno arrestato il 44enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo le formalità di rito, come disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia, l'uomo è stato associato al carcere del capoluogo.
I Carabinieri sottolineano ancora una volta l'importanza di rivolgersi tempestivamente a loro, tramite il 112, o alle altre forze dell'ordine, che, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Foggia, possono adottare tutte le misure idonee a interrompere subito ogni tipo di violenza e portare finalmente l'agognato sollievo alle vittime che la subiscono.