Attualità
Coronavirus, crolla il numero di vaccinazioni ai bambini
È indispensabile garantire l'offerta vaccinale, assicurare un'adeguata protezione al bambino e scongiurare la formazione di sacche di soggetti suscettibili per malattie prevenibili
Puglia - giovedì 16 aprile 2020
12.27
La Measles & Rubella Initiative, consorziata con Unicef, Oms e diverse agenzie di vari paesi, ha lanciato un appello secondo il quale circa 117 milioni di neonati e bambini rischiano, nel mondo, di non avere le vaccinazioni necessarie a causa dell'emergenza Coronavirus. Identico allarme è stato lanciato dalla Società Italiana di Pediatria che ha annunciato un drastico calo di vaccinazioni tale da mettere seriamente in pericolo i bambini italiani.
A causare il preoccupante calo di vaccinazioni è il timore del contagio da parte dei genitori che hanno rinviato le sedute vaccinali ma anche la temporanea chiusura di alcuni Centri vaccinali o la decisione, da parte di alcuni Responsabili delle Unità Operative Materno infantili, di posticipare a data da destinarsi le sedute vaccinali pediatriche del ciclo primario.
Nella nostra regione non si registra alcuna ordinanza di chiusura dei Centri vaccinali ma, di fatto, molte vaccinazioni, in particolare quelle ai bambini di età superiore agli 8 mesi, vengono puntualmente rinviate a data da destinarsi.
Tale situazione causa una non adeguata protezione del bambino a malattie totalmente prevenibili come il morbillo o la meningite. Mentre si attende lo scadere di questi ultimi giorni per poi dare il via alla fase 2 occorrerebbe ricominciare a vaccinare tutti i bambini, occorrerebbe chiamare i genitori affinchè sia garantita la protezione di base che riduce il rischio di morbalità e mortalità.
Se in questo periodo di emergenza Coronavirus occorre combattere e mettere in atto ogni strategia per evitare il contagio è anche indispensabile garantire l'offerta vaccinale tale da assicurare un'adeguata protezione al bambino e scongiurare la formazione di sacche di soggetti suscettibili per malattie prevenibili.
A causare il preoccupante calo di vaccinazioni è il timore del contagio da parte dei genitori che hanno rinviato le sedute vaccinali ma anche la temporanea chiusura di alcuni Centri vaccinali o la decisione, da parte di alcuni Responsabili delle Unità Operative Materno infantili, di posticipare a data da destinarsi le sedute vaccinali pediatriche del ciclo primario.
Nella nostra regione non si registra alcuna ordinanza di chiusura dei Centri vaccinali ma, di fatto, molte vaccinazioni, in particolare quelle ai bambini di età superiore agli 8 mesi, vengono puntualmente rinviate a data da destinarsi.
Tale situazione causa una non adeguata protezione del bambino a malattie totalmente prevenibili come il morbillo o la meningite. Mentre si attende lo scadere di questi ultimi giorni per poi dare il via alla fase 2 occorrerebbe ricominciare a vaccinare tutti i bambini, occorrerebbe chiamare i genitori affinchè sia garantita la protezione di base che riduce il rischio di morbalità e mortalità.
Se in questo periodo di emergenza Coronavirus occorre combattere e mettere in atto ogni strategia per evitare il contagio è anche indispensabile garantire l'offerta vaccinale tale da assicurare un'adeguata protezione al bambino e scongiurare la formazione di sacche di soggetti suscettibili per malattie prevenibili.