Cronaca
Coronavirus, allarme in Puglia, occorre trovare il paziente zero
Prof. Lopalco: “I casi di questi giorni invece ci fanno capire che esiste una circolazione locale che bisogna individuare e bloccare“
Puglia - domenica 26 luglio 2020
11.42
Obiettivo da raggiungere e per il quale si sta mobilitando la task force regionale sul Coronavirus, guidata dal prof. Pierluigi Lopalco, è trovare i "novi pazienti zero" dopo i focolai registrati nelle province di Foggia e Lecce. Bollettini che preoccupano gli addetti ai lavori che, nel giro di pochi giorni, hanno registrato una impennata di contagi in regione. Dopo tre giorni in cui l'asticella ha segnato sempre quota zero fino al giorno 22 luglio (Coronavirus, bollettino epidemiologico della Regione Puglia), dal 23 luglio si è registrata una situazione alquanto preoccupante con 9 casi di contagio "Oggi, 23 luglio, sono stati registrati 9 casi positivi in Puglia, nessun decesso", seguita dalla ulteriore impennata registrata il 24 luglio con 13 casi di contagio "Nelle ultime 24 ore 13 positivi. Nuovi focolai nelle province di Foggia e Lecce" e del 25 luglio con altri 8 positivi in più "Nelle ultime 24 ore 8 nuovi casi di contagio di cui 2 nella nostra provincia. Nessun decesso". 30 contagiati in soli tre giorni.
Il prof. Luigi Lopalco, nelle dichiarazioni rilasciate a "la Repubblica", spiega che la missione della task force si presenta piuttosto complicata per tre motivi:
"Il primo è che per la prima volta da maggio si assiste a casi di pazienti positivi al Covid generati da cluster autoctoni, locali. Il secondo motivo è che i dipartimenti di prevenzione dopo aver identificato i pazienti 1 dei focolai di Foggia e Lecce , entrambi con caratteristiche 'inusualmente simili', sono alla ricerca del paziente zero. Il terzo motivo è che negli ultimi tre giorni sono stati registrati 30 casi, tanti quanti se ne erano contati dalla seconda settimana di giugno fino all'inizio di questa settimana. In entrambi i casi, sia a Foggia che a Lecce, conosciamo il paziente 1 ma non il paziente zero. Quest'ultimo è importato, nel senso che viene da fuori regione, ma ha generato un cluster autoctono. È la prima volta dalla fine della Fase 1, cioè da maggio, che ci ritroviamo in una situazione di questo tipo. I casi segnalati in questi ultimi mesi riguardavano per la maggior parte tamponi positivi legati a vecchie infezioni oppure erano casi importati da regioni del Nord o da altri Paesi. I casi di questi giorni invece ci fanno capire che esiste una circolazione locale che bisogna individuare e bloccare".
Il lavoro della task force regionale, stando a quanto si apprende, sarà impostato sul potenziamento delle indagini epidemiologiche che si avvarrà della collaborazione delle forze dell'ordine, mediante una convenzione con il Ministero dell'Interno, il Presidente della Regione Puglia e la Prefetta di Bari Antonella Bellomo.
Il prof. Luigi Lopalco, nelle dichiarazioni rilasciate a "la Repubblica", spiega che la missione della task force si presenta piuttosto complicata per tre motivi:
"Il primo è che per la prima volta da maggio si assiste a casi di pazienti positivi al Covid generati da cluster autoctoni, locali. Il secondo motivo è che i dipartimenti di prevenzione dopo aver identificato i pazienti 1 dei focolai di Foggia e Lecce , entrambi con caratteristiche 'inusualmente simili', sono alla ricerca del paziente zero. Il terzo motivo è che negli ultimi tre giorni sono stati registrati 30 casi, tanti quanti se ne erano contati dalla seconda settimana di giugno fino all'inizio di questa settimana. In entrambi i casi, sia a Foggia che a Lecce, conosciamo il paziente 1 ma non il paziente zero. Quest'ultimo è importato, nel senso che viene da fuori regione, ma ha generato un cluster autoctono. È la prima volta dalla fine della Fase 1, cioè da maggio, che ci ritroviamo in una situazione di questo tipo. I casi segnalati in questi ultimi mesi riguardavano per la maggior parte tamponi positivi legati a vecchie infezioni oppure erano casi importati da regioni del Nord o da altri Paesi. I casi di questi giorni invece ci fanno capire che esiste una circolazione locale che bisogna individuare e bloccare".
Il lavoro della task force regionale, stando a quanto si apprende, sarà impostato sul potenziamento delle indagini epidemiologiche che si avvarrà della collaborazione delle forze dell'ordine, mediante una convenzione con il Ministero dell'Interno, il Presidente della Regione Puglia e la Prefetta di Bari Antonella Bellomo.