Convegno Cultura e legalità al Pavoncelli di Cerignola
La Scuola è il peggior nemico della mafia, a testimoniarlo i rappresentanti istituzionali della Scuola e dello Stato
Cerignola - mercoledì 25 maggio 2022
16.00
23 maggio 2022, 30° anniversario delle stragi di Capaci e via d'Amelio, l'IISS Pavoncelli commemora i servitori dello Stato, giudici Falcone e Borsellino, con il convegno "Cultura e legalità".
A introdurre i lavori, Pio Mirra, dirigente scolastico del Pavoncelli, che ha ricordato che la Scuola educa alla legalità e alla lotta alla mafia non con indottrinamenti ideologici o attraverso la persuasione morale, ma attraverso la cultura.
E la cultura è già educazione all'uguaglianza, alla tolleranza, al rispetto delle regole, alla democrazia. E ciò è tanto più vero in un territorio come il nostro "bello e disgraziato" come Borsellino definiva la sua Sicilia.
La riflessione sull'esempio di vita dei due grandi magistrati uccisi da Cosa Nostra ha offerto lo spunto alla dott.ssa Maria Aida Episcopo, dirigente dell'Ust Foggia per ricordare le iniziative di sensibilizzazione che ogni anno le Scuole della provincia mettono in atto sul tema della legalità.
A moderare l'incontro, tenutosi presso l'auditorium dell'IISS Pavoncelli il giornalista Natale Labia, che ha poi dato la parola al Sindaco di Cerignola, Francesco Bonito per i saluti istituzionali durante i quali ha puntualizzato che in certe geografie umane e territoriali diventa fondamentale discutere di mafie alle nuove generazioni.
Gianvito Giannelli, del Rotary 2120, ha ricordato l'importanza della responsabilità dei ruoli che si rivestono nella società e della necessità di rappresentare al meglio la propria dimensione: Falcone e Borsellino si sono contraddistinti anche per aver onorato quel ruolo.
Poi le relazioni di Ludovico Vaccaro, procuratore della Repubblica di Foggia, e Piernicola Silvis, ex questore di Foggia e autore del saggio "Capire la mafia". Interessanti i loro contributi, fatti di memorie di quell'anno orribile, il 1992, che ha visto il nostro intero paese cambiare per sempre.
Gli studenti, attenti e partecipi, hanno posto domande interessanti, specie in ordine all'adozione di una cashless economy, eliminazione del contante, per combattere rapine, spaccio e prostituzione.
Nella seconda parte si è parlato di "La Divina commedia e la Puglia, relazione del Colonello CC Michele Miulli, esperto d'arte, viaggio storico - letterario nell'attualità di Dante anche sul tema della legalità.
Al termine, tutti all'albero di Falcone nei giardini del Pavoncelli per onorare i caduti con le note del Silenzio.
A introdurre i lavori, Pio Mirra, dirigente scolastico del Pavoncelli, che ha ricordato che la Scuola educa alla legalità e alla lotta alla mafia non con indottrinamenti ideologici o attraverso la persuasione morale, ma attraverso la cultura.
E la cultura è già educazione all'uguaglianza, alla tolleranza, al rispetto delle regole, alla democrazia. E ciò è tanto più vero in un territorio come il nostro "bello e disgraziato" come Borsellino definiva la sua Sicilia.
La riflessione sull'esempio di vita dei due grandi magistrati uccisi da Cosa Nostra ha offerto lo spunto alla dott.ssa Maria Aida Episcopo, dirigente dell'Ust Foggia per ricordare le iniziative di sensibilizzazione che ogni anno le Scuole della provincia mettono in atto sul tema della legalità.
A moderare l'incontro, tenutosi presso l'auditorium dell'IISS Pavoncelli il giornalista Natale Labia, che ha poi dato la parola al Sindaco di Cerignola, Francesco Bonito per i saluti istituzionali durante i quali ha puntualizzato che in certe geografie umane e territoriali diventa fondamentale discutere di mafie alle nuove generazioni.
Gianvito Giannelli, del Rotary 2120, ha ricordato l'importanza della responsabilità dei ruoli che si rivestono nella società e della necessità di rappresentare al meglio la propria dimensione: Falcone e Borsellino si sono contraddistinti anche per aver onorato quel ruolo.
Poi le relazioni di Ludovico Vaccaro, procuratore della Repubblica di Foggia, e Piernicola Silvis, ex questore di Foggia e autore del saggio "Capire la mafia". Interessanti i loro contributi, fatti di memorie di quell'anno orribile, il 1992, che ha visto il nostro intero paese cambiare per sempre.
Gli studenti, attenti e partecipi, hanno posto domande interessanti, specie in ordine all'adozione di una cashless economy, eliminazione del contante, per combattere rapine, spaccio e prostituzione.
Nella seconda parte si è parlato di "La Divina commedia e la Puglia, relazione del Colonello CC Michele Miulli, esperto d'arte, viaggio storico - letterario nell'attualità di Dante anche sul tema della legalità.
Al termine, tutti all'albero di Falcone nei giardini del Pavoncelli per onorare i caduti con le note del Silenzio.