Vita di città
Controlli su ambulanti ortofrutta a Cerignola
Matteo, uno di questi, ci racconta la sua esperienza
Cerignola - venerdì 29 aprile 2016
12.03
Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza insieme da questa mattina stanno effettuando controlli agli ambulanti di frutta e verdura dislocati nelle varie zone di Cerignola. Ultimamente si sono aperte numerose bancarelle di ortofrutta in giro per la città, ed i controlli svolti dalle forze dell'ordine servono ad individuare chi compie illeciti dal punto di vista fiscale oppure non è in regola con le licenze. Abbiamo parlato con un commerciante di prodotti ortofrutticoli che ha aperto da poco il suo banco in una zona piuttosto centrale.
"Non ho ancora regolarizzato la mia posizione con il Fisco, ma conto di farlo al più presto. So che l'abusivismo va punito ma bisogna mettersi anche nei panni di chi non riesce a tirare avanti per via delle tasse troppo alte"- dichiara Matteo. Camminando per le vie di Cerignola, soprattutto d'estate quando l'offerta di frutta di stagione è maggiore, è facile imbattersi in persone che vendono prodotti all'interno del portone di casa o davanti ai pianterreni.
"E' una delle consuetudini più diffuse al Sud, ma credo che questa cosa non dia fastidio a nessuno, visto che si tratta per lo più di contadini che vendono direttamente ciò che coltivano nelle loro terre"- continua Matteo. "Il mio banco per il momento non è in regola, mi hanno intimato di farlo al più presto altrimenti devo chiudere. Ho spiegato agli agenti che ho una famiglia da mantenere, loro mi hanno risposto che sono tenuti ad effettuare controlli e far chiudere le attività abusive". Uno di questi mi ha detto: "Purtroppo la legge non l'abbiamo fatta noi".
Matteo vende frutta e verdura da anni, spostandosi da un angolo all'altro della città. Da pochi mesi aveva deciso di aprire un banco fisso, per fidelizzare la clientela. Ora su di lui incombe il rischio chiusura come tanti altri commercianti. "Devo farmi due conti in tasca, e capire se ne vale la pena. Mettersi in regola oggi costa troppo", la sua amara conclusione.
"Non ho ancora regolarizzato la mia posizione con il Fisco, ma conto di farlo al più presto. So che l'abusivismo va punito ma bisogna mettersi anche nei panni di chi non riesce a tirare avanti per via delle tasse troppo alte"- dichiara Matteo. Camminando per le vie di Cerignola, soprattutto d'estate quando l'offerta di frutta di stagione è maggiore, è facile imbattersi in persone che vendono prodotti all'interno del portone di casa o davanti ai pianterreni.
"E' una delle consuetudini più diffuse al Sud, ma credo che questa cosa non dia fastidio a nessuno, visto che si tratta per lo più di contadini che vendono direttamente ciò che coltivano nelle loro terre"- continua Matteo. "Il mio banco per il momento non è in regola, mi hanno intimato di farlo al più presto altrimenti devo chiudere. Ho spiegato agli agenti che ho una famiglia da mantenere, loro mi hanno risposto che sono tenuti ad effettuare controlli e far chiudere le attività abusive". Uno di questi mi ha detto: "Purtroppo la legge non l'abbiamo fatta noi".
Matteo vende frutta e verdura da anni, spostandosi da un angolo all'altro della città. Da pochi mesi aveva deciso di aprire un banco fisso, per fidelizzare la clientela. Ora su di lui incombe il rischio chiusura come tanti altri commercianti. "Devo farmi due conti in tasca, e capire se ne vale la pena. Mettersi in regola oggi costa troppo", la sua amara conclusione.