Territorio
Dal governo contributi a fondo perduto per le donne che investono in agricoltura
Con il decreto Sostegni-bis viene estesa alle donne senza limiti d’età la misura che permette di ottenere contributi per l’avvio di un’impresa agricola
Cerignola - martedì 3 agosto 2021
17.01
Il deputato del M5S Giuseppe L'Abbate, componente della commissione Agricoltura, rilancia le agevolazioni per le donne che vogliono avviare un'impresa agricola. «Con la conversione in legge del decreto Sostegni-bis, – ha dichiarato L'Abbate - diviene norma l'estensione alle donne senza limiti d'età delle agevolazioni previste finora per i giovani imprenditori agricoli con la misura "Più Impresa" di Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare). Una modifica che abbiamo fortemente voluto e che mira a sostenere il "lato rosa" dell'agricoltura italiana che oggi rappresenta il 26% del totale».
«Le imprese agricole - aggiunge il deputato dei cinque stelle - a totale o prevalente partecipazione femminile potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto fino al 35% delle spese ammissibili e di un mutuo a tasso zero per la restante parte nei limiti del 60% dell'investimento. A fine 2020, le donne in agricoltura risultano 233mila su un totale di 912mila occupati, con 56.300 imprese iscritte. L'incidenza maggiore rispetto alla media nazionale la si registra in Campania (39%), Basilicata (39%), Molise (36%), Liguria (34%), provincia autonoma di Trento (32%) e Abruzzo (32%) e, soprattutto al Sud, l'agricoltura ha una funzione sociale e contribuisce ad attenuare la disoccupazione femminile».
«Le imprese agricole - aggiunge il deputato dei cinque stelle - a totale o prevalente partecipazione femminile potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto fino al 35% delle spese ammissibili e di un mutuo a tasso zero per la restante parte nei limiti del 60% dell'investimento. A fine 2020, le donne in agricoltura risultano 233mila su un totale di 912mila occupati, con 56.300 imprese iscritte. L'incidenza maggiore rispetto alla media nazionale la si registra in Campania (39%), Basilicata (39%), Molise (36%), Liguria (34%), provincia autonoma di Trento (32%) e Abruzzo (32%) e, soprattutto al Sud, l'agricoltura ha una funzione sociale e contribuisce ad attenuare la disoccupazione femminile».