Consiglio Comunale, Frisani: "A noi il dovere di dare le risposte che i cittadini attendono da anni"
"Dobbiamo concentrarci soprattutto sugli ultimi, sulle periferie, sui più deboli, sui disagiati"
Cerignola - giovedì 9 giugno 2016
15.16 Comunicato Stampa
"E' finita la fase di rodaggio, in parte dovuta anche alla situazione che abbiamo ereditato dopo 20 anni di non amministrazione: ora dobbiamo iniziare a dare risposte concrete ai cittadini e dobbiamo far fruttare le nostre idee". Si esprime così Ale Frisani, capogruppo del gruppo consiliare di Federazione Civica del Comune di Cerignola in merito all'approvazione del bilancio di previsione, uno dei punti su cui si è incentrata la discussione dell'assise comunale, ieri pomeriggio. "Dobbiamo concentrarci soprattutto sugli ultimi, sulle periferie, sui più deboli, sui disagiati - aggiunge -. Gli impegni possono essere affrontati nel migliore dei modi, partendo dall'instaurazione di un rapporto più propositivo tra gli assessori e i consiglieri". E stigmatizza il comportamento tenuto in aula da una parte dell'opposizione, auspicando in futuro un diverso atteggiamento sulle questioni realmente importanti per la città e un dialogo costruttivo, non fine a se stesso.
Una delle tematiche su cui si batte il gruppo di Federazione Civica, sin dalla sua nascita, è la costruzione di un nuovo e più organico piano di commercio, utile per tutti gli operatori del settore. "La nostra attenzione - sostiene Frisani - è rivolta ai commercianti ambulanti, alla gestione del mercato e a tutti gli imprenditori cerignolani. Auspichiamo che il Piano venga redatto a quattro mani dall'amministrazione e da coloro a cui il documento è rivolto, in quanto i cittadini possono diventare parte attiva delle decisioni che portiamo avanti".
Un altro punto all'ordine del giorno è stato lo scioglimento della società Ofanto Sviluppo srl che avrebbe dovuto gestire la struttura dell'Interporto di Cerignola. "La messa in liquidazione di Ofanto Sviluppo - ammette Frisani - è l'emblema della sconfitta e del fallimento degli ultimi 20 anni della politica locale". L'impianto fu pensato nel 1994 e la sua costruzione è costata circa 50 miliardi di lire, soldi pubblici e dunque dei contribuenti cerignolani. "Ognuno si assuma le proprie responsabilità - precisa il capogruppo - perché il rilancio dell'Interporto, mai avvenuto, è stato al centro delle campagne elettorali degli ultimi due decenni. Il sindaco Franco Metta, che amministra la città da meno di un anno - conclude -, insieme ad alcuni imprenditori ha provato un ultimo tentativo, anche se già dal primo giorno di insediamento eravamo consapevoli che sarebbe stata un'impresa ardua".