Consiglio comunale, le parole di Noi comunità in Movimento
La nota: «Continueremo nel tentativo stoico di un approccio sempre moderato»
Cerignola - sabato 18 marzo 2023
3.23
Dopo l'ultimo Consiglio comunale che si è tenuto a Cerignola, non mancano le riflessioni da parte dei gruppi politici cittadini.
Di seguito pubblichiamo una nota stampstampa del gruppo politico Noi Comunità in movimento Cerignola.
«Un Consiglio comunale da mille e una notte in cui si è passati dal più feroce negazionismo (dei problemi) al più basso tentativo di nascondere la polvere (o le macerie di Palazzo Carmelo) sotto al tappeto.
Il tutto condito da offese, parole fuori dai pentagrammi del civile dialogo, una protervia teatrale, un modo di approcciare al confronto da commedianti più che da funzionari pubblici. Il concorso dell'Anagrafe con parenti, amici e triccheballache varie? Tutto regolarissimo.
Il portavoce del Sindaco, pagato da noi, che fa attacchi prossimi al dossieraggio politico dal giornale non si sa di chi e partecipa a un concorso pubblico disvelando dati coperti da massima riservatezza? Agisce in piena correttezza.
Abbiamo una ricchezza abnorme fra le mani, composta da impianti e dal ciclo di rifiuti che potremmo e dovremmo sfruttare? Ma cediamola a un privato! O, meglio ancora, facciamocela "commissariare" dalla Regione!
Palazzo Carmelo crolla miseramente coi sui 400 anni di storia, fra denunce, esposti, segnalazioni, raccolte firme, sfollati, strade chiuse? Colpa della pioggia del mese di gennaio (in effetti dal 1600 in poi non aveva mai piovuto; Dio,Bari anche vicino di casa, che ci combini,?)
Nessuna critica ha fondatezza, nessun appunto mosso merita risposta, se non al vetriolo. Nessun dibattito può essere aperto e pacatamente sviluppato senza trascendere nel più becero "chi sei tu, chi sono io".
Se non ci fosse da piangere e da preoccuparsi per il fosso dentro il quale stiamo finendo».
Di seguito pubblichiamo una nota stampstampa del gruppo politico Noi Comunità in movimento Cerignola.
«Un Consiglio comunale da mille e una notte in cui si è passati dal più feroce negazionismo (dei problemi) al più basso tentativo di nascondere la polvere (o le macerie di Palazzo Carmelo) sotto al tappeto.
Il tutto condito da offese, parole fuori dai pentagrammi del civile dialogo, una protervia teatrale, un modo di approcciare al confronto da commedianti più che da funzionari pubblici. Il concorso dell'Anagrafe con parenti, amici e triccheballache varie? Tutto regolarissimo.
Il portavoce del Sindaco, pagato da noi, che fa attacchi prossimi al dossieraggio politico dal giornale non si sa di chi e partecipa a un concorso pubblico disvelando dati coperti da massima riservatezza? Agisce in piena correttezza.
Abbiamo una ricchezza abnorme fra le mani, composta da impianti e dal ciclo di rifiuti che potremmo e dovremmo sfruttare? Ma cediamola a un privato! O, meglio ancora, facciamocela "commissariare" dalla Regione!
Palazzo Carmelo crolla miseramente coi sui 400 anni di storia, fra denunce, esposti, segnalazioni, raccolte firme, sfollati, strade chiuse? Colpa della pioggia del mese di gennaio (in effetti dal 1600 in poi non aveva mai piovuto; Dio,Bari anche vicino di casa, che ci combini,?)
Nessuna critica ha fondatezza, nessun appunto mosso merita risposta, se non al vetriolo. Nessun dibattito può essere aperto e pacatamente sviluppato senza trascendere nel più becero "chi sei tu, chi sono io".
Se non ci fosse da piangere e da preoccuparsi per il fosso dentro il quale stiamo finendo».