Conferenza sul Civismo di Capitanata al Polo Museale

Si è tenuto ieri, presso la Sala Conferenze del Polo Museale Civico, un interessante convegno dal titolo "Il Civismo in Capitanata – Contro i partiti? Con i partiti? Senza i partiti", incentrato sul fenomeno civico che, nella provincia di Foggia, ha fatto registrare una significativa crescita, con tre grandi centri governati da forze politiche appartenenti al civismo, pur rappresentate da figure con provenienze differenti. Come ricordato durante la conferenza, sono attualmente 180 gli amministratori di estrazione civica in Puglia, un dato in forte aumento.

Franco Metta, sindaco di Cerignola (per la prima volta nella sua storia governata da una forza civica), afferma che "queste amministrazioni di stampo civico si stanno ora misurando con l'attività amministrativa, unica verifica alla bontà di questo fenomeno. La soluzione ai tre quesiti è "con i partiti", i quali non possono ignorare che esistono le realtà civiche. Nessuna guerra ai partiti, quindi: dobbiamo servire da supporto a essi, in modo che possano prendere esempio dai fenomeni civici più riusciti, adeguando le proprie strutture".

"La gente era ed è stanca di assistere a discussioni tutt'altro che politiche, relative a spartizioni di incarichi", dichiara nel suo intervento appassionato Antonio Tutolo, sindaco di Lucera. "Le persone di provenienza civica sono più pragmatiche e attente ai problemi della gente, proprio perché non distratte da altri aspetti che nulla hanno a che vedere con la politica. I partiti hanno perso il contatto con la realtà, non hanno più la percezione dei reali problemi ed esigenze della gente. A Lucera stiamo amministrando dopo trent'anni di politica delinquenziale che ha creato solo gravi danni e che ci ha messo in condizioni terribili da cui ripartire".

"Il civismo in Capitanata ha rappresentato un terremoto che ha spaventato il mondo della politica tradizionalmente intesa", è il pensiero di Francesco Miglio, sindaco di San Severo e Presidente della Provincia di Foggia, ex appartenente al PD che ha deciso di uscire dal partito per candidarsi alle amministrative con una coalizione di liste civiche. "Siamo pronti a confrontarci con i partiti, vanno archiviati i nervosismi del dopo-elezioni. Mentre gli altri parlano di segretari regionali o provinciali, noi parliamo di buone pratiche amministrative. Abbiamo introdotto un cambiamento radicale, portando a essere elette persone alla prima esperienza politica. Tuttavia non siamo nati come un cartello contro i partiti: intendiamo confrontarci e interloquire con loro, nonostante vedano nel civismo un pericolo per le loro posizioni".

Gli fa eco Rosario Cusmai, Vice-Presidente della Provincia di Foggia: "Il movimento civica funziona perché è orizzontale, non prevede un capo che decide per tutti ma ci si può confrontare. Questo fenomeno non va comunque visto come una sfida ai partiti, bensì uno stimolo: il nostro obiettivo è dare risposte ai territori. Civismo vuol dire avere la possibilità di esprimere quello che si pensa; è necessario un dialogo con i partiti, anche per fare in modo che essi tornino a essere un motore per la nascita di una nuova classe politica".

Leo Di Gioia, Assessore regionale all'Agricoltura, conclude così: "Ci accomuna l'idea di essere liberi, di non fermarci agli impedimenti in cui ci si è imbattuti. Questa provincia ha aspettato tanto tempo per trovare una classe politica che potesse rispondere alle esigenze del territorio. In più, il Presidente della Regione non ha fatto delle ideologie il suo metodo di lavoro. Non bisogna aver timore delle esperienze politiche diverse dalle nostre. Questa opportunità va declinata in un confronto per dare risposte ai territori. I partiti, di per sé, servono: sono organizzazioni per catalizzare idee, per costruire una classe dirigente (non per cooptazione ma per capacità). Va, tuttavia, combattuta culturalmente la visione che la gente ha di chi fa politica".