Comunque SIA
A palazzo di città conferenza stampa dei PD di Cerignola, Cinque Reali Siti e Trinitapoli sul futuro di SIA
Cerignola - venerdì 29 luglio 2016
17.15
Che ne sarà di SIA? Secondo il locale segretario del PD Tommaso Sgarro l'azienda sembra avviata verso il fallimento e il licenziamento illegittimo dei lavoratori, e sterili sono i tentativi dell'attuale amministrazione per cercare di risanarla.
"Una grandissima farsa" cosi Sgarro ha definito le azioni messe in campo dal sindaco Franco Metta, tese, secondo il segretario, a coprire l'orami annunciato fallimento dell'azienda e "poter scaricare la colpa a qualcun altro".
I punti contestati all'attuale dirigenza vanno dall'opposizione cieca alla realizzazione del VI lotto di discarica al ritardo nell'avvio dei lavori di ampliamento dell'impianto di biostabilizzazone fino all'inerzia della Dott.ssa Abbenante, direttore generale del consorzio, per la realizzazione dell'impianto di compostaggio.
La conferenza stampa, ha esordito il segretario alla presenza, tra gli altri, di una ventina di lavoratori SIA, è stata convocata soprattutto per aggiornare i lavoratori sullo stato dell'azienda e sul destino che riguarderà i trecento posti di lavoro a rischio.
Alla conferenza hanno partecipato oltre a Tommaso Sgarro, la presidentessa del PD pugliese Assuntela Messina, Iaia Calvio consigliera PD di Orta Nova, Alfonso Olivieri consigliere PD di Stornarella, Annamaria Tarantino consigliera PD di Trinitapoli.
Le proposte messe in campo dall'attuale amministrazione come l'addendum di servizio (provvedimento nullo quello fatto a Cerignola, secondo Sgarro, perché approvato non in consiglio ma in giunta) che dovranno fare i nove comuni del consorzio (non tutti d'accordo) o scongiurare l'aumento TARI col maggiore gettito che dovrebbe provenire dalla lotta all'evasione fiscale non convincono l'opposizione cittadina e il resto dei relatori.
Il debito che il Comune di Cerignola ha con SIA è di 4,5 milioni giusto l'ammontare del disavanzo dell'azienda, basterebbe quindi, secondo Sgarro, che il comune onorasse il debito per salvare l'azienda.
Ricapitalizzazione a copertura delle perdite d'esercizio, recupero coatto di almeno il 50% dei crediti, riorganizzazione aziendale e riutilizzo del personale comunale in esubero, nomina di un amministratore unico in luogo dell'attuale C.d.A. e individuazione di un partner strategico a cui cedere max il 49% delle quote per la realizzazione degli impianti necessari, sono alcune soluzioni proposte dal segretario durante il suo intervento a cui hanno fatto seguito quegli degli altri ospiti.
Iaia Calvio, ha rivolto un appello alla presidentessa regionale Messina, chiedendole di farsi portavoce in consiglio regionale perché vengano scongiurate soluzioni tampone e proponendo il superamento dei municipi cominciando a ragionare in termini di area vasta. La Calvio ha altresì proposto di copiare il modello del contratto di servizio di San Ferdinando di Puglia che vanta una raccolta differenziata al 65%.
Ed è stata proprio la raccolta differenziata l'unica assente alla conferenza. Prima del dibattito un lavoratore SIA conversando con la consigliera Maria Dibisceglia le chiedeva i motivi della mancata incentivazione di questo tipo di raccolta nel nostro territorio.
La consigliera ascoltava interessata ma non rispondeva.
Riporto questa scena non perché non spetti all'attuale maggioranza risolvere i problemi della città ma all'opposizione, ma perché la preoccupazione più grande è proprio questa, che la politica resti immobile davanti alle richieste dei cittadini e non riesca a rispondere non perché non voglia ma perché non possa.
Il presidente Emiliano nel 2014 prima delle ultime regionali ammetteva che non si può diventare presidente di una regione contrastando le aziende che gestiscono il ciclo dei rifiuti perché queste "finanziano le campagne elettorali in modo pesantissimo…ed hanno un peso elettorale molto pesante".
Lunedì 1 agosto in regione Puglia andrà in discussione il DDL rifiuti, il presidente Emiliano avrà cambiato idea o si farà schiacciare dal peso pesante di pesanti interessi privati?
Speriamo bene, comunque SIA .
"Una grandissima farsa" cosi Sgarro ha definito le azioni messe in campo dal sindaco Franco Metta, tese, secondo il segretario, a coprire l'orami annunciato fallimento dell'azienda e "poter scaricare la colpa a qualcun altro".
I punti contestati all'attuale dirigenza vanno dall'opposizione cieca alla realizzazione del VI lotto di discarica al ritardo nell'avvio dei lavori di ampliamento dell'impianto di biostabilizzazone fino all'inerzia della Dott.ssa Abbenante, direttore generale del consorzio, per la realizzazione dell'impianto di compostaggio.
La conferenza stampa, ha esordito il segretario alla presenza, tra gli altri, di una ventina di lavoratori SIA, è stata convocata soprattutto per aggiornare i lavoratori sullo stato dell'azienda e sul destino che riguarderà i trecento posti di lavoro a rischio.
Alla conferenza hanno partecipato oltre a Tommaso Sgarro, la presidentessa del PD pugliese Assuntela Messina, Iaia Calvio consigliera PD di Orta Nova, Alfonso Olivieri consigliere PD di Stornarella, Annamaria Tarantino consigliera PD di Trinitapoli.
Le proposte messe in campo dall'attuale amministrazione come l'addendum di servizio (provvedimento nullo quello fatto a Cerignola, secondo Sgarro, perché approvato non in consiglio ma in giunta) che dovranno fare i nove comuni del consorzio (non tutti d'accordo) o scongiurare l'aumento TARI col maggiore gettito che dovrebbe provenire dalla lotta all'evasione fiscale non convincono l'opposizione cittadina e il resto dei relatori.
Il debito che il Comune di Cerignola ha con SIA è di 4,5 milioni giusto l'ammontare del disavanzo dell'azienda, basterebbe quindi, secondo Sgarro, che il comune onorasse il debito per salvare l'azienda.
Ricapitalizzazione a copertura delle perdite d'esercizio, recupero coatto di almeno il 50% dei crediti, riorganizzazione aziendale e riutilizzo del personale comunale in esubero, nomina di un amministratore unico in luogo dell'attuale C.d.A. e individuazione di un partner strategico a cui cedere max il 49% delle quote per la realizzazione degli impianti necessari, sono alcune soluzioni proposte dal segretario durante il suo intervento a cui hanno fatto seguito quegli degli altri ospiti.
Iaia Calvio, ha rivolto un appello alla presidentessa regionale Messina, chiedendole di farsi portavoce in consiglio regionale perché vengano scongiurate soluzioni tampone e proponendo il superamento dei municipi cominciando a ragionare in termini di area vasta. La Calvio ha altresì proposto di copiare il modello del contratto di servizio di San Ferdinando di Puglia che vanta una raccolta differenziata al 65%.
Ed è stata proprio la raccolta differenziata l'unica assente alla conferenza. Prima del dibattito un lavoratore SIA conversando con la consigliera Maria Dibisceglia le chiedeva i motivi della mancata incentivazione di questo tipo di raccolta nel nostro territorio.
La consigliera ascoltava interessata ma non rispondeva.
Riporto questa scena non perché non spetti all'attuale maggioranza risolvere i problemi della città ma all'opposizione, ma perché la preoccupazione più grande è proprio questa, che la politica resti immobile davanti alle richieste dei cittadini e non riesca a rispondere non perché non voglia ma perché non possa.
Il presidente Emiliano nel 2014 prima delle ultime regionali ammetteva che non si può diventare presidente di una regione contrastando le aziende che gestiscono il ciclo dei rifiuti perché queste "finanziano le campagne elettorali in modo pesantissimo…ed hanno un peso elettorale molto pesante".
Lunedì 1 agosto in regione Puglia andrà in discussione il DDL rifiuti, il presidente Emiliano avrà cambiato idea o si farà schiacciare dal peso pesante di pesanti interessi privati?
Speriamo bene, comunque SIA .