Territorio
Comuni, TARI, AGER, Regione Puglia. Il clima inizia ad essere pesante
Dalle dichiarazioni del Sindaco di Cerignola a quelle del Consigliere Regionale Ruggiero Mennea, dei Sindaci della BAT, del Sindaco di Panni, del già Sindaco di Andria per finire al Vice Presidente della Provincia di Brindisi
Cerignola - giovedì 27 giugno 2019
19.51
Dure le accuse del Sindaco di Cerignola, avv. Francesco Metta, nei confronti del Direttore Generale dell'AGER Gianfranco Grandaliano. Nella striscia dedicata a SIA "E così SIA" il Sindaco di Cerignola dichiara:
"L'aumento della TARI è frutto dell'assenza di una politica regionale adeguata… una Regione guidata male da Michele Emiliano, in tema di rifiuti, e malissimo dall'avv. Gianfranco Grandaliano come Direttore Generale dell'Agenzia Regionale per i Rifiuti".
Il Sindaco di Cerignola, nella striscia dedicata a SIA, legge le dichiarazioni del Consigliere Regionale Ruggiero Mennea (PD) il quale nei giorni scorsi ha rivolto chiarissime accuse nei confronti del Direttore Grandaliano:
"Oltre alla incompetenza mostrata finora nel ruolo che ricopre, il Direttore dell'Ager Puglia ora scarica sui cittadini la sua inconcludente attività nel chiudere il ciclo dei rifiuti. Noi in consiglio Regionale – continua Mennea – stiamo ancora aspettando di discutere il piano dei rifiuti".
Da circa un anno il Sindaco di Cerignola, in qualità di Presidente del Consorzio Ambientale Bacino FG/4, denuncia una discutibile gestione dei rifiuti in Puglia che ha causato non pochi problemi nella raccolta, obbligando i Comuni del Consorzio a scaricare i rifiuti presso il sito di trasferenza per poi trasportarli a Massafra per la biostabilizzazione e successivamente in discarica con evidente dispendio di risorse economiche che causano l'aumento della TARI. Problema, questo, non solo dei 6 comuni del bacino FG/4 ma di tanti altri comuni della Regione.
Nel mese di aprile i Sindaci dei Comuni del subappennino dauno denunciarono l'analogo problema dopo la chiusura della discarica di Deliceto, per ordine del Direttore Grandaliano, e il conferimento dei rifiuti presso la discarica di Foggia ormai al collasso. Il Sindaco di Panni, Pasquale Ciruolo, postò su facebook la foto di una lunga fila di camion in attesa di conferire i rifiuti con questa dichiarazione:
"Non è un ingorgo stradale ma semplicemente la fila per scaricare i rifiuti a Foggia. La politica fatta di incapacità e menefreghismo crea questo. Tutti a casa".
Le dichiarazioni del Consigliere Regionale Ruggiero Mennea evidenziano come l'aumento della TARI nei comuni pugliesi sia causato dal mancato utilizzo dei nuovi impianti ed il conferimento dei rifiuti presso impianti di biostabilizzazione e discariche distanti:
"Questo determinerà inevitabilmente un aumento della TARI – dichiara Mennea – Finora l'avv. Grandaliano si è distinto solo per aver conferito numerosi incarichi immotivati. Non si è riuscito a sbloccare l'utilizzo di impianti pubblici nuovi di zecca – il Sindaco di Cerignola, riprendendo le dichiarazioni di Mennea, evidenzia l'impianto di biostabilizzazione della SIA dove 16 biocelle sono nuove ma inutilizzate perché non in possesso dell'AIA che dovrebbe rilasciare la Regione Puglia – ma si riesce tempestivamente a decidere di smistare i rifiuti delle città pugliesi in impianti il cui costo è superiore e chiaramente pagando con i soldi dei cittadini"
Ed è proprio sul timore dell'aumento della TARI che anche i sindaci dei comuni di San Ferdinando, Trinitapoli e Margherita di Savoia, il 19 Giugno, hanno chiesto alla regione Puglia il ristoro:
"La Regione Puglia ristori i Comuni che hanno sopportato maggiori costi per la trasferenza dei rifiuti, per non appesantire le bollette TARI ed attivi gli impianti Aseco a Forcone Cafiero – il Sindaco Metta corregge questa frase ricordando che gli impianti non sono di ASECO ma della SIA – Gli elevati flussi di rifiuti anche verso siti privati sono elementi che hanno portato ad un aumento dei costi che finirebbe per gravare sui cittadini".
A rendere il clima più incandescente sono le dichiarazioni, postate su face book questo pomeriggio, del già Sindaco di Andria Nicola Giorgino:
"Ad Andria siamo al quarto giorno di mancata raccolta dell'umido in molte zone della città. Se fosse accaduto fino a qualche mese fa, certamente PD, sinistra e 5 stelle avrebbero gridato alla scandalo ed ovviamente avrebbero detto che era tutta colpa di Giorgino. In realtà era ed è evidente anche ad un bambino che la questione dei rifiuti diventa ingestibile ed allarmante a causa della mancata pianificazione della REGIONE PUGLIA. Tre punti sono chiari, purtroppo: assenza di piattaforme dove conferire e smaltire i rifiuti, assenza di vere politiche volte ad incentivare la raccolta differenziata ed assenza di una omogenea azione a sostegno dei comuni che differenziano i rifiuti. Nessuno fa miracoli, non ne faceva l'Amministrazione Giorgino prima e non fa la gestione commissariale oggi. Se i rifiuti non possono essere conferiti rimangono a terra, ciò è molto semplice nella sua drammaticità. Quello che, invece, cambia è l'ipocrisia di una ridicola opposizione che prima attaccava me ed oggi è in TOTALE SILENZIO perché le vere rimostranze andavano e vanno fatte alla REGIONE PUGLIA. Ma le bugie hanno sempre le gambe corte!"
Anche nella Provincia di Brindisi il problema inizia seriamente a farsi sentire perché trasportare i rifiuti costa tanto e quella spesa rischia di finire a carico dei cittadini.
"Ma sono tutti i Comuni - sottolinea il Vice Presidente della Provincia di Brindisi Giuseppe Pace - a segnalare una situazione di grave disagio. Ed è per questo che proprio la Provincia di Brindisi si è attivata, in risposta alle sollecitazioni che provenivano dai sindaci di diversi Comuni… La Provincia, infatti, raccoglierà i dati e le problematiche registrate nei vari Comuni e le girerà all'Ager"
"L'aumento della TARI è frutto dell'assenza di una politica regionale adeguata… una Regione guidata male da Michele Emiliano, in tema di rifiuti, e malissimo dall'avv. Gianfranco Grandaliano come Direttore Generale dell'Agenzia Regionale per i Rifiuti".
Il Sindaco di Cerignola, nella striscia dedicata a SIA, legge le dichiarazioni del Consigliere Regionale Ruggiero Mennea (PD) il quale nei giorni scorsi ha rivolto chiarissime accuse nei confronti del Direttore Grandaliano:
"Oltre alla incompetenza mostrata finora nel ruolo che ricopre, il Direttore dell'Ager Puglia ora scarica sui cittadini la sua inconcludente attività nel chiudere il ciclo dei rifiuti. Noi in consiglio Regionale – continua Mennea – stiamo ancora aspettando di discutere il piano dei rifiuti".
Da circa un anno il Sindaco di Cerignola, in qualità di Presidente del Consorzio Ambientale Bacino FG/4, denuncia una discutibile gestione dei rifiuti in Puglia che ha causato non pochi problemi nella raccolta, obbligando i Comuni del Consorzio a scaricare i rifiuti presso il sito di trasferenza per poi trasportarli a Massafra per la biostabilizzazione e successivamente in discarica con evidente dispendio di risorse economiche che causano l'aumento della TARI. Problema, questo, non solo dei 6 comuni del bacino FG/4 ma di tanti altri comuni della Regione.
Nel mese di aprile i Sindaci dei Comuni del subappennino dauno denunciarono l'analogo problema dopo la chiusura della discarica di Deliceto, per ordine del Direttore Grandaliano, e il conferimento dei rifiuti presso la discarica di Foggia ormai al collasso. Il Sindaco di Panni, Pasquale Ciruolo, postò su facebook la foto di una lunga fila di camion in attesa di conferire i rifiuti con questa dichiarazione:
"Non è un ingorgo stradale ma semplicemente la fila per scaricare i rifiuti a Foggia. La politica fatta di incapacità e menefreghismo crea questo. Tutti a casa".
Le dichiarazioni del Consigliere Regionale Ruggiero Mennea evidenziano come l'aumento della TARI nei comuni pugliesi sia causato dal mancato utilizzo dei nuovi impianti ed il conferimento dei rifiuti presso impianti di biostabilizzazione e discariche distanti:
"Questo determinerà inevitabilmente un aumento della TARI – dichiara Mennea – Finora l'avv. Grandaliano si è distinto solo per aver conferito numerosi incarichi immotivati. Non si è riuscito a sbloccare l'utilizzo di impianti pubblici nuovi di zecca – il Sindaco di Cerignola, riprendendo le dichiarazioni di Mennea, evidenzia l'impianto di biostabilizzazione della SIA dove 16 biocelle sono nuove ma inutilizzate perché non in possesso dell'AIA che dovrebbe rilasciare la Regione Puglia – ma si riesce tempestivamente a decidere di smistare i rifiuti delle città pugliesi in impianti il cui costo è superiore e chiaramente pagando con i soldi dei cittadini"
Ed è proprio sul timore dell'aumento della TARI che anche i sindaci dei comuni di San Ferdinando, Trinitapoli e Margherita di Savoia, il 19 Giugno, hanno chiesto alla regione Puglia il ristoro:
"La Regione Puglia ristori i Comuni che hanno sopportato maggiori costi per la trasferenza dei rifiuti, per non appesantire le bollette TARI ed attivi gli impianti Aseco a Forcone Cafiero – il Sindaco Metta corregge questa frase ricordando che gli impianti non sono di ASECO ma della SIA – Gli elevati flussi di rifiuti anche verso siti privati sono elementi che hanno portato ad un aumento dei costi che finirebbe per gravare sui cittadini".
A rendere il clima più incandescente sono le dichiarazioni, postate su face book questo pomeriggio, del già Sindaco di Andria Nicola Giorgino:
"Ad Andria siamo al quarto giorno di mancata raccolta dell'umido in molte zone della città. Se fosse accaduto fino a qualche mese fa, certamente PD, sinistra e 5 stelle avrebbero gridato alla scandalo ed ovviamente avrebbero detto che era tutta colpa di Giorgino. In realtà era ed è evidente anche ad un bambino che la questione dei rifiuti diventa ingestibile ed allarmante a causa della mancata pianificazione della REGIONE PUGLIA. Tre punti sono chiari, purtroppo: assenza di piattaforme dove conferire e smaltire i rifiuti, assenza di vere politiche volte ad incentivare la raccolta differenziata ed assenza di una omogenea azione a sostegno dei comuni che differenziano i rifiuti. Nessuno fa miracoli, non ne faceva l'Amministrazione Giorgino prima e non fa la gestione commissariale oggi. Se i rifiuti non possono essere conferiti rimangono a terra, ciò è molto semplice nella sua drammaticità. Quello che, invece, cambia è l'ipocrisia di una ridicola opposizione che prima attaccava me ed oggi è in TOTALE SILENZIO perché le vere rimostranze andavano e vanno fatte alla REGIONE PUGLIA. Ma le bugie hanno sempre le gambe corte!"
Anche nella Provincia di Brindisi il problema inizia seriamente a farsi sentire perché trasportare i rifiuti costa tanto e quella spesa rischia di finire a carico dei cittadini.
"Ma sono tutti i Comuni - sottolinea il Vice Presidente della Provincia di Brindisi Giuseppe Pace - a segnalare una situazione di grave disagio. Ed è per questo che proprio la Provincia di Brindisi si è attivata, in risposta alle sollecitazioni che provenivano dai sindaci di diversi Comuni… La Provincia, infatti, raccoglierà i dati e le problematiche registrate nei vari Comuni e le girerà all'Ager"