
Vita di città
Comune di Cerignola e Caritas attivano un numero verde per i bisognosi
I più fragili potranno avere assistenza da personale specializzato
Cerignola - venerdì 7 gennaio 2022
19.46
Comune di Cerignola e Caritas locale hanno attivato nell'ambito del PIS, il pronto intervento sociale, un numero verde per i bisognosi e per tutte le persone in condizioni di fragilità. Il recapito è l'800940174. A rispondere alle chiamate dei più bisognosi ci sarà personale specializzato che in base alle richieste di aiuto cercherà le sistemazioni temporanee in attesa di una definitiva presa in carico delle singole istanze.
Il PIS è stato sottoscritto questa mattina con il protocollo d'intesa siglato tra Amministrazione Comunale di Cerignola, capofila dell'Ambito Territoriale, e l'associazione Servi Inutili. Presenti alla firma dell'atto il vescovo della diocesi Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Luigi Renna, il direttore della Caritas diocesana don Pasquale Cotugno, il presidente dell'associazione Servi Inutili, Francesco Cannone e il vicesindaco e assessore al welfare della giunta Bonito, Maria Dibisceglia.
"Quello del Pronto Intervento Sociale è un progetto importantissimo perché – ha spiegato Dibisceglia – garantisce 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, un contatto diretto tra le Istituzioni e il cittadino più fragile che ha esigenze e bisogni immediati. L'obiettivo dell'Amministrazione Comunale è quello di insistere nel creare ulteriori servizi pensati e calibrati sulle necessità dei più bisognosi, affrancandoci da una logica esclusivamente assistenzialistica".
"È necessario passare dai valori ad una architettura. Come dice Papa Francesco – ha osservato Sua Eccellenza mons. Luigi Renna – è necessario mettere insieme gli architetti, che sono le Istituzioni, e gli artigiani che lavorano quotidianamente. Fin quando gli artigiani non incontrano gli architetti i valori rimangono inespressi. Il Pronto Intervento Sociale è appunto un processo nel quale artigiani e architetti si incontrano per creare un volontariato più maturo e che dà alla politica un volto nuovo".
Con il PIS, oltre alla costante reperibilità telefonica, si tenterà di contenere situazioni di emergenza attraverso la realizzazione di un intervento in grado di dare assistenza immediata con il sostegno, l'accompagnamento e la mediazione sociale, linguistica e culturale. Per fare questo l'associazione di volontari Servi Inutili metterà a disposizione la Casa della Carità in piano San Rocco, Casa Rosati di piazza Zingarelli e il Centro Diorama in Vico V Addolorata per la gestione delle emergenze e per un primo e temporaneo rifugio.
"La convenzione sottoscritta quest'oggi – ha dichiarato il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito – è fondamentale non solo perché rivolta a chi è considerato ultimo o a chi si trova in condizioni di fragilità, ma anche perché mette in rilievo una sinergia che è alla base di ogni comunità virtuosa. L'impegno dell'amministrazione, dei volontari, della Chiesa, rappresenta una marcia in più per contrastare il disagio e quello tra volontari e amministrazione è un legame che, soprattutto con l'emergenza relativa al Covid, si è strutturato quasi naturalmente. Già da mesi i nostri uffici e la Caritas hanno lavorato fianco a fianco per risolvere le problematiche più disparate: il protocollo firmato oggi è l'inizio di un percorso che dovrà essere centrale nella gestione dei servizi sociali", conclude il primo cittadino.
Il PIS è stato sottoscritto questa mattina con il protocollo d'intesa siglato tra Amministrazione Comunale di Cerignola, capofila dell'Ambito Territoriale, e l'associazione Servi Inutili. Presenti alla firma dell'atto il vescovo della diocesi Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Luigi Renna, il direttore della Caritas diocesana don Pasquale Cotugno, il presidente dell'associazione Servi Inutili, Francesco Cannone e il vicesindaco e assessore al welfare della giunta Bonito, Maria Dibisceglia.
"Quello del Pronto Intervento Sociale è un progetto importantissimo perché – ha spiegato Dibisceglia – garantisce 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, un contatto diretto tra le Istituzioni e il cittadino più fragile che ha esigenze e bisogni immediati. L'obiettivo dell'Amministrazione Comunale è quello di insistere nel creare ulteriori servizi pensati e calibrati sulle necessità dei più bisognosi, affrancandoci da una logica esclusivamente assistenzialistica".
"È necessario passare dai valori ad una architettura. Come dice Papa Francesco – ha osservato Sua Eccellenza mons. Luigi Renna – è necessario mettere insieme gli architetti, che sono le Istituzioni, e gli artigiani che lavorano quotidianamente. Fin quando gli artigiani non incontrano gli architetti i valori rimangono inespressi. Il Pronto Intervento Sociale è appunto un processo nel quale artigiani e architetti si incontrano per creare un volontariato più maturo e che dà alla politica un volto nuovo".
Con il PIS, oltre alla costante reperibilità telefonica, si tenterà di contenere situazioni di emergenza attraverso la realizzazione di un intervento in grado di dare assistenza immediata con il sostegno, l'accompagnamento e la mediazione sociale, linguistica e culturale. Per fare questo l'associazione di volontari Servi Inutili metterà a disposizione la Casa della Carità in piano San Rocco, Casa Rosati di piazza Zingarelli e il Centro Diorama in Vico V Addolorata per la gestione delle emergenze e per un primo e temporaneo rifugio.
"La convenzione sottoscritta quest'oggi – ha dichiarato il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito – è fondamentale non solo perché rivolta a chi è considerato ultimo o a chi si trova in condizioni di fragilità, ma anche perché mette in rilievo una sinergia che è alla base di ogni comunità virtuosa. L'impegno dell'amministrazione, dei volontari, della Chiesa, rappresenta una marcia in più per contrastare il disagio e quello tra volontari e amministrazione è un legame che, soprattutto con l'emergenza relativa al Covid, si è strutturato quasi naturalmente. Già da mesi i nostri uffici e la Caritas hanno lavorato fianco a fianco per risolvere le problematiche più disparate: il protocollo firmato oggi è l'inizio di un percorso che dovrà essere centrale nella gestione dei servizi sociali", conclude il primo cittadino.