Territorio
Commissione prezzi del grano, serve discontinuità dal passato
Meccanismi di rilevazione da aggiornare all’evoluzione del mercato
Cerignola - martedì 12 settembre 2017
9.59 Comunicato Stampa
E' stato chiaro il messaggio di Confesercenti e GranoSalus dopo l'incontro alla Camera di Commercio di Foggia per esaminare le criticità della Commissione preposta alla valutazione del mercato del grano. I meccanismi di rilevazione vanno aggiornati tenendo conto dell'evoluzione del mercato e delle rinnovate esigenze dei produttori e consumatori.
Una rilevazione oggettiva esige un ritorno alle origini: la Camera di Commercio deve osservare i prezzi alla produzione non quelli allo stoccaggio, che spesso prendono in considerazione solo gli scambi tra commercianti. I consumatori, invece, esigono che nel mercato globale la quotazione tenga conto dei tenori qualitativi che riguardano la salute pubblica. Non solo tenore proteico o peso specifico o colore, ma soprattutto livello dei contaminanti.
Se in Capitanata il grano è privo di queste sostanze, che anche in piccole dosi fanno male alla salute, appare quanto mai necessario avviare una classificazione della qualità coerente con gli standard internazionali e che ponga la piazza di Foggia al centro degli scambi internazionali. A tal proposito anche la rilevazione dei prezzi internazionali potrebbe aiutare i commissari, attraverso un collegamento con l'Agenzia delle Dogane.
Certo l'ideale sarebbe disporre di una banca dati statistica più ampia che in tempo reale possa dare più trasparenza sugli indicatori macroeconomici. Una funzione questa che solo la Commissione unica nazionale (CUN) può assolvere e che a Foggia, purtroppo, stenta ad arrivare in quanto Coldiretti e Italmopa non hanno ancora comunicato la loro volontà al Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari.
Una rilevazione oggettiva esige un ritorno alle origini: la Camera di Commercio deve osservare i prezzi alla produzione non quelli allo stoccaggio, che spesso prendono in considerazione solo gli scambi tra commercianti. I consumatori, invece, esigono che nel mercato globale la quotazione tenga conto dei tenori qualitativi che riguardano la salute pubblica. Non solo tenore proteico o peso specifico o colore, ma soprattutto livello dei contaminanti.
Se in Capitanata il grano è privo di queste sostanze, che anche in piccole dosi fanno male alla salute, appare quanto mai necessario avviare una classificazione della qualità coerente con gli standard internazionali e che ponga la piazza di Foggia al centro degli scambi internazionali. A tal proposito anche la rilevazione dei prezzi internazionali potrebbe aiutare i commissari, attraverso un collegamento con l'Agenzia delle Dogane.
Certo l'ideale sarebbe disporre di una banca dati statistica più ampia che in tempo reale possa dare più trasparenza sugli indicatori macroeconomici. Una funzione questa che solo la Commissione unica nazionale (CUN) può assolvere e che a Foggia, purtroppo, stenta ad arrivare in quanto Coldiretti e Italmopa non hanno ancora comunicato la loro volontà al Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari.