Territorio
Commissariamento del Consorzio, le verità raccontate da Luigi Pizzolo
Luigi Pizzolo: “Atto regionale improvvido e gravissimo, mi dimetto dagli organi di partito. Il Sindaco Metta aveva azzeccato sull’argomento”
Cerignola - lunedì 30 settembre 2019
La Regione Puglia, con delibera di Giunta Regionale, commissaria il Consorzio di Igiene Ambientale Bacino FG/4 nominando Commissario ad Acta l'avv. Gianfranco Grandaliano, attuale direttore dell'AGER Puglia. Subentra al Presidente del Consorzio, il Sindaco di Cerignola avv. Francesco Metta, ai membri del CDA del medesimo, i Sindaci dei Comuni dei Cinque Reali Siti, tutti fuori, tutti via, il tutto nelle mani, solo ed esclusivamente, del Commissario ad Acta e, quindi, della Regione Puglia.
Tra le tante dichiarazioni pervenute a mezzo mail in redazione dai vari schieramenti politici, pubblicate tutte sulla nostra testata, riteniamo meritevole di attenzione quanto dichiara, sul proprio profilo Facebook, Luigi Pizzolo, dirigente della stessa SIA e, contestualmente, dirigente politico del Movimento "Liberi e uguali" guidato dall'On. Pietro Grasso.
«Organi di stampa hanno, da un paio di giorni, anticipato la notizia di un atto della Giunta Regionale pugliese che ha nominato l'avv. Grandaliano commissario ad acta per la gestione degli impianti di proprietà del Consorzio di Igiene Ambientale e la politica cerignolana, tutta la politica, stranamente tace.
Motivi di opportunità, presumo.
Ma anch'io sono un dirigente politico di un partito che, sebbene piccolo, è parte della maggioranza in Consiglio Regionale ed ha un suo autorevole esponente in giunta.
E allora non posso scagliare alcuna pietra se non mi assumessi le mie responsabilità.
Opportunità politiche e personali mi consiglierebbero di tacere, la mia dignità no.
Ebbene considero quell'atto di giunta IMPROVVIDO e GRAVISSIMO!
Improvvido perché emanato alla vigilia del pronunciamento del Tribunale di Foggia circa l'ammissibilità di SIA al Concordato Preventivo.
Gravissimo perché verosimilmente provocherà la messa in liquidazione della società»
Il dott. Pizzolo entra nello specifico spiegando l'importanza del concordato preventivo di continuità nell'ottica dell'impiantistica in quanto garanzia per l'azienda e per i creditori.
«E sì perché, come ampiamente noto o comunque facilmente deducibile, uno dei pilastri del piano concordatario poggia sulla dichiarata disponibilità della proprietà di garantire i creditori con i propri impianti. Se di questi non ne hai più la disponibilità cosa e chi garantisci?
Le conseguenze di tale scenario, sono sostanzialmente due.
La prima, ovviamente, l'incerto futuro dei lavoratori. Me compreso. Anzi, soprattutto di quelli che come me operano nelle strutture tecnico - amministrativo.
La seconda è che si socializzeranno i costi e si privatizzeranno i profitti»
Secondo il dott. Pizzolo, con il commissariamento, il costo della TARI non sarà affatto ribassato ai cittadini mentre chi gestirà in futuro l'impianto si arricchirà inverosimilmente.
«I cittadini continueranno a sopportare i costi per la raccolta e lo smaltimento, chi invece sarà chiamato a gestire gli impianti si arricchirà inverosimilmente.
Non era un esito scontato, si poteva, se solo si fosse voluto, evitarlo».
Un salto di qualche mese per tornare alla calda estate del 2018 quando la Regione Puglia revocò l'AIA (Autorizzazione di Impatto Ambientale) alla SIA impedendo, quindi, alla medesima di gestire l'impiantistica e le 16 biocelle, costruite con l'intervento di ASECO, per la biostabilizzazione dei rifiuti creando un forte danno economico sia alla SIA che ai cittadini i quali hanno dovuto pagare percentuali più elevate di TAR per biostabilizzare i rifiuti a Massafra.
«Innanzitutto sulla frettolosa e, per alcuni versi, pretestuosa revoca dell'AIA (l'autorizzazione che consente di gestire gli impianti ), pende ancora un giudizio dinanzi al TAR Puglia.
Un riaffidamento temporaneo, pur con le dovute garanzie, era possibile e avrebbe evitato non solo strascichi giudiziari, ma quasi due anni di emergenza ambientale.
In secondo luogo si è persa, per l'ennesima volta, una straordinaria occasione per rendere i rifiuti una enorme risorsa non solo per il nostro territorio ma per gran parte della Regione, e cioè sfruttare la dotazione impiantistica di SIA, prevista dal Piano regionale, per realizzare ciò che è già realtà in regioni come Toscana, Emilia Romagna, Lombardia: società dimensionate e strutturate che offrono servizi ambientali ed energetici.
Si poteva, ma a "Bari" non conveniva perché avrebbe dovuto riconoscere la "superiorità" in termini patrimoniali di chi portava in dote impianti significativi. A Cerignola manco ci sono arrivati a pensarlo e proporlo. Sia chiaro, non parlo solo di chi ci amministra ma di TUTTI.
Ora sono tutti in silenzio. Una parte è concentrata sull' annunciato ennesimo regolamento di conti e spargimento di sangue che senza alcuna vergogna si ostinano a chiamare primarie. L'altra valuterà i prossimi movimenti "baresi" per decidere i suoi.
Poi sul cadavere di SIA si scatenerà il fuoco incrociato, tutti riprenderanno la parola per rinfacciarsi le responsabilità».
Dopo l'attenta disamina il dott. Pizzolo annuncia le dimissioni dagli organi di partito responsabile di aver avallato le scelte del Presidente Emiliano mediante il proprio esponente in Giunta regionale.
«Io me le sono già assunte ed infatti ho comunicato al mio segretario provinciale le mie dimissioni irrevocabili dagli organi di partito.
Non è fatta per me una politica, quella locale, che fa finta di non saper distinguere tra opportunità politica e opportunismo.
Sarò e condividerò con i miei colleghi e compagni di lavoro lo stesso destino.
Non si annuncia un bel destino, ma potrò guardarli serenamente in faccia senza abbassare il capo.
E non è poco».
Infine la stoccata finale a quanti al momento attaccano il Sindaco di Cerignola avv. Francesco Metta.
«Attaccare Metta sull'unica cosa che ha probabilmente azzeccato sull'argomento in quattro anni e mezzo, non so se considerarlo ridicolo o paradossale!»
Tra le tante dichiarazioni pervenute a mezzo mail in redazione dai vari schieramenti politici, pubblicate tutte sulla nostra testata, riteniamo meritevole di attenzione quanto dichiara, sul proprio profilo Facebook, Luigi Pizzolo, dirigente della stessa SIA e, contestualmente, dirigente politico del Movimento "Liberi e uguali" guidato dall'On. Pietro Grasso.
«Organi di stampa hanno, da un paio di giorni, anticipato la notizia di un atto della Giunta Regionale pugliese che ha nominato l'avv. Grandaliano commissario ad acta per la gestione degli impianti di proprietà del Consorzio di Igiene Ambientale e la politica cerignolana, tutta la politica, stranamente tace.
Motivi di opportunità, presumo.
Ma anch'io sono un dirigente politico di un partito che, sebbene piccolo, è parte della maggioranza in Consiglio Regionale ed ha un suo autorevole esponente in giunta.
E allora non posso scagliare alcuna pietra se non mi assumessi le mie responsabilità.
Opportunità politiche e personali mi consiglierebbero di tacere, la mia dignità no.
Ebbene considero quell'atto di giunta IMPROVVIDO e GRAVISSIMO!
Improvvido perché emanato alla vigilia del pronunciamento del Tribunale di Foggia circa l'ammissibilità di SIA al Concordato Preventivo.
Gravissimo perché verosimilmente provocherà la messa in liquidazione della società»
Il dott. Pizzolo entra nello specifico spiegando l'importanza del concordato preventivo di continuità nell'ottica dell'impiantistica in quanto garanzia per l'azienda e per i creditori.
«E sì perché, come ampiamente noto o comunque facilmente deducibile, uno dei pilastri del piano concordatario poggia sulla dichiarata disponibilità della proprietà di garantire i creditori con i propri impianti. Se di questi non ne hai più la disponibilità cosa e chi garantisci?
Le conseguenze di tale scenario, sono sostanzialmente due.
La prima, ovviamente, l'incerto futuro dei lavoratori. Me compreso. Anzi, soprattutto di quelli che come me operano nelle strutture tecnico - amministrativo.
La seconda è che si socializzeranno i costi e si privatizzeranno i profitti»
Secondo il dott. Pizzolo, con il commissariamento, il costo della TARI non sarà affatto ribassato ai cittadini mentre chi gestirà in futuro l'impianto si arricchirà inverosimilmente.
«I cittadini continueranno a sopportare i costi per la raccolta e lo smaltimento, chi invece sarà chiamato a gestire gli impianti si arricchirà inverosimilmente.
Non era un esito scontato, si poteva, se solo si fosse voluto, evitarlo».
Un salto di qualche mese per tornare alla calda estate del 2018 quando la Regione Puglia revocò l'AIA (Autorizzazione di Impatto Ambientale) alla SIA impedendo, quindi, alla medesima di gestire l'impiantistica e le 16 biocelle, costruite con l'intervento di ASECO, per la biostabilizzazione dei rifiuti creando un forte danno economico sia alla SIA che ai cittadini i quali hanno dovuto pagare percentuali più elevate di TAR per biostabilizzare i rifiuti a Massafra.
«Innanzitutto sulla frettolosa e, per alcuni versi, pretestuosa revoca dell'AIA (l'autorizzazione che consente di gestire gli impianti ), pende ancora un giudizio dinanzi al TAR Puglia.
Un riaffidamento temporaneo, pur con le dovute garanzie, era possibile e avrebbe evitato non solo strascichi giudiziari, ma quasi due anni di emergenza ambientale.
In secondo luogo si è persa, per l'ennesima volta, una straordinaria occasione per rendere i rifiuti una enorme risorsa non solo per il nostro territorio ma per gran parte della Regione, e cioè sfruttare la dotazione impiantistica di SIA, prevista dal Piano regionale, per realizzare ciò che è già realtà in regioni come Toscana, Emilia Romagna, Lombardia: società dimensionate e strutturate che offrono servizi ambientali ed energetici.
Si poteva, ma a "Bari" non conveniva perché avrebbe dovuto riconoscere la "superiorità" in termini patrimoniali di chi portava in dote impianti significativi. A Cerignola manco ci sono arrivati a pensarlo e proporlo. Sia chiaro, non parlo solo di chi ci amministra ma di TUTTI.
Ora sono tutti in silenzio. Una parte è concentrata sull' annunciato ennesimo regolamento di conti e spargimento di sangue che senza alcuna vergogna si ostinano a chiamare primarie. L'altra valuterà i prossimi movimenti "baresi" per decidere i suoi.
Poi sul cadavere di SIA si scatenerà il fuoco incrociato, tutti riprenderanno la parola per rinfacciarsi le responsabilità».
Dopo l'attenta disamina il dott. Pizzolo annuncia le dimissioni dagli organi di partito responsabile di aver avallato le scelte del Presidente Emiliano mediante il proprio esponente in Giunta regionale.
«Io me le sono già assunte ed infatti ho comunicato al mio segretario provinciale le mie dimissioni irrevocabili dagli organi di partito.
Non è fatta per me una politica, quella locale, che fa finta di non saper distinguere tra opportunità politica e opportunismo.
Sarò e condividerò con i miei colleghi e compagni di lavoro lo stesso destino.
Non si annuncia un bel destino, ma potrò guardarli serenamente in faccia senza abbassare il capo.
E non è poco».
Infine la stoccata finale a quanti al momento attaccano il Sindaco di Cerignola avv. Francesco Metta.
«Attaccare Metta sull'unica cosa che ha probabilmente azzeccato sull'argomento in quattro anni e mezzo, non so se considerarlo ridicolo o paradossale!»