Territorio
Comizio denuncia del Sindaco Metta… non mi arrendo!
Dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio Comunale di Cerignola il Sindaco denuncia le le motivazioni “pretestuose” per farlo fuori
Cerignola - lunedì 14 ottobre 2019
Il Sindaco di Cerignola, avv. Francesco Metta, dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale di Cerignola per infiltrazioni mafiose ha tenuto il pubblico comizio nella mattina di ieri, domenica 13 Ottobre, di fronte alla Villa Comunale, per informare la città di quanto realizzato durante i 4 anni e 4 mesi di Amministrazione Comunale e, principalmente, denunciare le motivazioni "pretestuose" che hanno portato allo scioglimento.
In una piazza che ha registrato un elevatissimo numero di cittadini accorsi per ascoltare le parole forti ed incisive Sindaco di Cerignola, il cui discorso è durato circa 60 minuti, il Primo Cittadino ha introdotto l'argomento ricordando il quantitativo di investimenti e posti di lavoro, le riqualificazione urbanistiche e strutturali, la realizzazione degli ingressi a Cerignola e le rotatorie realizzato, gli interventi di rifacimento del manto stradale e segnaletica, la riqualificazione della Villa Comunale e il riposizionamento dell' Arco della Rimembranza, gli interventi di ricostruzione delle scuole, l'edificazione del Pala Famila Tatarella, la lunga serie di interventi di adeguamento dello Stadio Comunale D. Monterisi, la ricostruzione di piazze e nuovi tratti stradali e l'attenzione per le zone periferiche.
Dopo aver ringraziato gli assessori ad ogni ramo per il lavoro messo in campo nei vari settori amministrativi è entrato nel pieno dell'argomento spiegando le motivazioni, le ragioni e le ingiustizie che hanno causato lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose
«E' successo che ho dato fastidio a troppe persone abituate a considerare Cerignola il salotto di casa loro, a quel signore in divisa, che mandai a quel paese, che due giorni dopo la mia elezione venne a indicarmi quale dirigente dovessi nominare. Mi sono fatto tanti nemici, sempre con orgoglio. Più nemici mi facevo più ero sicuro di essere amico della città di Cerignola. Hanno aperto una miriade di indagini ed ogni indagine è stata archiviata. Dal giorno in cui mi sono inimicato queste persone ogni atto della mia amministrazione, dal primo all'ultimo, è stati acquisito almeno due volte da Carabinieri, Guardia di Finanza, Questura, Procura della Repubblica perché dovevano arrestare il Sindaco Metta. In una sede istituzionale, davanti a tante persone, una delle quali se l'è cantata, si disse "dobbiamo arrestare il Sindaco Metta"»
Una serie di affermazioni pesanti che già nelle strisce quotidiane degli ultimi otto mesi, pubblicate sulla pagina Facebook del Sindaco di Cerignola, sono state pronunciate pubblicamente sul palco. Dichiarazioni e accuse pronunciate apertamente, quasi una sfida alla commissione che ha indagato, una serie di provocazioni per portare gli organi prefettizi al confronto pubblico a dimostrazione del contrario.
«Giovedì ero alla scuola di amministrazione pubblica dell'Università "Bocconi", c'erano i dirigenti finanziari di tutti i comuni d'Italia convocati perché il Sindaco Metta doveva tenere una lezione per spiegare ai dirigenti finanziari coma abbia fatto il Comune di Cerignola, in quattro anni, ad ottenere 100 milioni di euro per appalti e servizi alla Città. Con quei 100 milioni di euro abbiamo fatto circa 80 gare d'appalto. Sapete quante indagini hanno fatto? 80! Sapete quanti avvisi di reato ho avuto? Zero!. Sapete quanti ricorsi ho avuto? Non più di una decina! Di questi quanti ricorsi ha perso il comune di Cerignola, nemmeno uno perché abbiamo sempre rispettato al legge e siamo stati sempre trasparenti. Ma io sono mafioso e come fanno spesso i mafiosi quanto hanno tentato di corrompermi ho chiamato Carabinieri, Polizia e Finanza, il primo dei corruttori patteggiò, il secondo è stato arrestato. Quando mi hanno minacciato mi sono sempre comportato come ogni mafioso, ho chiamato Polizia e Carabinieri, quando circa due mesi fa per strada sono stato minacciato ho chiamato il capomafia, il Commissario di Cerignola, per denunciare.
"Come dobbiamo fermare questo Sindaco"? Non potevano arrestarmi perché per arrestare una persona si ha bisogno delle prove altrimenti facevano come con il Sindaco di Apricena che, arrestato il sabato, fu rimesso scarcerato dal Tribunale delle Libertà il lunedì. Con me non potevano correre questo rischio perché io parlo e faccio i video quotidiani che ascoltano circa 20.000 persone, i "Buongiorno", "Buonasera" e, soprattutto, "Vieni avanti…!" che fanno paura a chi volesse essere prepotente e piegare la legge ai suoi desideri. "Soldi non li prende, se lo minacciamo va a ricorre all'autorità e allora ci dobbiamo inventare un procedimento con il quale si possa che possa bloccare questo uomo senza che possa reagire, senza che possa difendersi" e allora è capitato che il Consiglio dei Ministri, che deve decidere se sciogliere per mafia questo comune, si dovesse riunire alle ore 16:00 e la mattina a mezzogiorno alcuni soliti, amici degli amici, avessero già la relazione in mano, che io non conosco e loro avevano ricevuto in anticipo.
Perché mi devono bloccare? Perchè altrimenti il 2020 se avessero consentito a Cerignola di rivotare Cerignola avrebbe rivotato per altri 5 anni il sindaco Metta.
Con l'indagine prefettizia io non mi posso difendere e loro possono dire tutto ciò che vogliono. Possono dire che io sono mafioso e ho sposato una persona con precedenti penali. Scusate ma quelli con i precedenti quando si devono sposare civilmente dove devono andare se non al Comune? Sono andato al locale a sposarli e dopo averli sposati ho brindato con gli sposi e sono andato via… quindi?
La Procura della Repubblica ha controllato per anni i miei conti, della mia compagna, dei miei figli, dei miei generi e di mia madre. Nella relazione prefettizia c'è scritto che io non mi faccio pagare i fitti della case comunale per soggezione dei criminali, però io ho i documenti, sono circa 40 anni che non li pagano. Abbiamo nominato Arca Capitanata ma da chi mi devo far pagare da chi non ha i soldi per mettere il piatto a tavola? E cosa devo pignorare il televisore visto che non hanno nulla e sono disoccupati? Per caso si vuol insinuare che non ho avuto lo stesso comportamento con tutti, ad alcuni li ho avvantaggiati e adl altri li ho perseguitati? Invece no, a tutti lo stesso trattamento!»
Qui l'accusa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'assoluta mancanza di segretezza e la fuga di notizie. La relazione del Ministro degli Interni era sui whatsapp dei giornalisti e cittadini dal mattino quando, invece, il Consiglio del Ministri si teneva alle ore 16:30.
«Ma dato che questo è un procedimento in cui io non posso rispondere, io non posso sapere ciò che un giornalista sa prima di me… quando vorrei che qualcuno che sta ascoltando questo comizio apra una indagine, si può fare anche d'ufficio, per sapere come mai una relazione segreta, quattro ore prima del Consiglio dei Ministri era nota a tutti?»
Ora il riferimento al Comune di Manfredonia, amministrato da una giunta del PD il cui Sindaco Angelo Riccardi si è dimesso nel mese di Aprile, dove le Commissioni di accesso hanno effettuato lo stesso e identico lavoro di Cerignola ma non ancora sciolto per infiltrazioni mafiose, argomento che sarà discusso in seguito dal Consiglio dei Ministri.
«E poi si deve riunire un'altra volta il Consiglio dei Ministri perché i comuni da sciogliere erano due, uno quello di Metta perché ha detto che si fanno i blitz delle cime di rape e lo hanno sciolto subito, quello di Manfredonia i Ministri hanno detto che devono approfondire, cioè il Presidente del Consiglio Comunale di Manfredonia è socio della famiglia mafiosa Romito e loro devono approfondire!»
Nella fase conclusiva il Sindaco Metta, togliendosi la fascia tricolore, ha annunciato di non tacere, di continuare a dialogare con la città a mezzo social, di continuare ad informare e denunciare tutte le ingiustizie che sta subendo la Città di Cerignola ed il Sindaco, le infondatezze delle accuse e della relazione presentata al Consiglio dei Ministri,il ricorso al TAR Lazio e la propria candidatura alle future elezioni amministrative.
«Vi faccio una promessa, nei video e nella la mia presenza social tramite "Buongiorno", "Buonasera", "Vieni avanti…!" leggeremo insieme la relazione, rigo per rigo, mi devono accecare se salterò una virgola e mi dovrete dire, alla fin,e se ciò che ho detto oggi non è la verità. Ogni giorno leggeremo tutto e vi darò le spiegazioni che nessuno mi ha chiesto.
Cosa succede adesso, succede che quelle persone che hanno mandato lettere anonime e denunce infangando Città e Sindaco adesso si lamentano per il periodo buio che arriverà. Si sbagliano, non sarà buio ma sarà il blocco della Città di Cerignola, sarà il blocco totale che voi non potrete mai immaginare. Hanno fatto un danno enorme alla Città di Cerignola ma a loro non gli frega niente di Cerignola, interessa solo che io non faccia più il Sindaco e ci sono riusciti. Io mi tolgo questa fascia, la tolgo davanti a voi perché voi me l'avete data, io me la tolgo solo davanti a voi e a nessun altro. Questa fascia me l'ha data il popolo di Cerignola. Ci sarà un giudice a Roma che vorrà dare ragione a questo Sindaco affinché quuesto tunnel durerà poco e la giustizia sia ristabilita. Se non trovo un giudice a Roma che sappia riconoscere il buon diritto dal torto e dalla persecuzione politica prima o poi ci devono far votare e quando ci faranno votare vedremo se c'è qualcuno che prende più voti di me. Il mio giudice più bello sarà il mio popolo»
In una piazza che ha registrato un elevatissimo numero di cittadini accorsi per ascoltare le parole forti ed incisive Sindaco di Cerignola, il cui discorso è durato circa 60 minuti, il Primo Cittadino ha introdotto l'argomento ricordando il quantitativo di investimenti e posti di lavoro, le riqualificazione urbanistiche e strutturali, la realizzazione degli ingressi a Cerignola e le rotatorie realizzato, gli interventi di rifacimento del manto stradale e segnaletica, la riqualificazione della Villa Comunale e il riposizionamento dell' Arco della Rimembranza, gli interventi di ricostruzione delle scuole, l'edificazione del Pala Famila Tatarella, la lunga serie di interventi di adeguamento dello Stadio Comunale D. Monterisi, la ricostruzione di piazze e nuovi tratti stradali e l'attenzione per le zone periferiche.
Dopo aver ringraziato gli assessori ad ogni ramo per il lavoro messo in campo nei vari settori amministrativi è entrato nel pieno dell'argomento spiegando le motivazioni, le ragioni e le ingiustizie che hanno causato lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose
«E' successo che ho dato fastidio a troppe persone abituate a considerare Cerignola il salotto di casa loro, a quel signore in divisa, che mandai a quel paese, che due giorni dopo la mia elezione venne a indicarmi quale dirigente dovessi nominare. Mi sono fatto tanti nemici, sempre con orgoglio. Più nemici mi facevo più ero sicuro di essere amico della città di Cerignola. Hanno aperto una miriade di indagini ed ogni indagine è stata archiviata. Dal giorno in cui mi sono inimicato queste persone ogni atto della mia amministrazione, dal primo all'ultimo, è stati acquisito almeno due volte da Carabinieri, Guardia di Finanza, Questura, Procura della Repubblica perché dovevano arrestare il Sindaco Metta. In una sede istituzionale, davanti a tante persone, una delle quali se l'è cantata, si disse "dobbiamo arrestare il Sindaco Metta"»
Una serie di affermazioni pesanti che già nelle strisce quotidiane degli ultimi otto mesi, pubblicate sulla pagina Facebook del Sindaco di Cerignola, sono state pronunciate pubblicamente sul palco. Dichiarazioni e accuse pronunciate apertamente, quasi una sfida alla commissione che ha indagato, una serie di provocazioni per portare gli organi prefettizi al confronto pubblico a dimostrazione del contrario.
«Giovedì ero alla scuola di amministrazione pubblica dell'Università "Bocconi", c'erano i dirigenti finanziari di tutti i comuni d'Italia convocati perché il Sindaco Metta doveva tenere una lezione per spiegare ai dirigenti finanziari coma abbia fatto il Comune di Cerignola, in quattro anni, ad ottenere 100 milioni di euro per appalti e servizi alla Città. Con quei 100 milioni di euro abbiamo fatto circa 80 gare d'appalto. Sapete quante indagini hanno fatto? 80! Sapete quanti avvisi di reato ho avuto? Zero!. Sapete quanti ricorsi ho avuto? Non più di una decina! Di questi quanti ricorsi ha perso il comune di Cerignola, nemmeno uno perché abbiamo sempre rispettato al legge e siamo stati sempre trasparenti. Ma io sono mafioso e come fanno spesso i mafiosi quanto hanno tentato di corrompermi ho chiamato Carabinieri, Polizia e Finanza, il primo dei corruttori patteggiò, il secondo è stato arrestato. Quando mi hanno minacciato mi sono sempre comportato come ogni mafioso, ho chiamato Polizia e Carabinieri, quando circa due mesi fa per strada sono stato minacciato ho chiamato il capomafia, il Commissario di Cerignola, per denunciare.
"Come dobbiamo fermare questo Sindaco"? Non potevano arrestarmi perché per arrestare una persona si ha bisogno delle prove altrimenti facevano come con il Sindaco di Apricena che, arrestato il sabato, fu rimesso scarcerato dal Tribunale delle Libertà il lunedì. Con me non potevano correre questo rischio perché io parlo e faccio i video quotidiani che ascoltano circa 20.000 persone, i "Buongiorno", "Buonasera" e, soprattutto, "Vieni avanti…!" che fanno paura a chi volesse essere prepotente e piegare la legge ai suoi desideri. "Soldi non li prende, se lo minacciamo va a ricorre all'autorità e allora ci dobbiamo inventare un procedimento con il quale si possa che possa bloccare questo uomo senza che possa reagire, senza che possa difendersi" e allora è capitato che il Consiglio dei Ministri, che deve decidere se sciogliere per mafia questo comune, si dovesse riunire alle ore 16:00 e la mattina a mezzogiorno alcuni soliti, amici degli amici, avessero già la relazione in mano, che io non conosco e loro avevano ricevuto in anticipo.
Perché mi devono bloccare? Perchè altrimenti il 2020 se avessero consentito a Cerignola di rivotare Cerignola avrebbe rivotato per altri 5 anni il sindaco Metta.
Con l'indagine prefettizia io non mi posso difendere e loro possono dire tutto ciò che vogliono. Possono dire che io sono mafioso e ho sposato una persona con precedenti penali. Scusate ma quelli con i precedenti quando si devono sposare civilmente dove devono andare se non al Comune? Sono andato al locale a sposarli e dopo averli sposati ho brindato con gli sposi e sono andato via… quindi?
La Procura della Repubblica ha controllato per anni i miei conti, della mia compagna, dei miei figli, dei miei generi e di mia madre. Nella relazione prefettizia c'è scritto che io non mi faccio pagare i fitti della case comunale per soggezione dei criminali, però io ho i documenti, sono circa 40 anni che non li pagano. Abbiamo nominato Arca Capitanata ma da chi mi devo far pagare da chi non ha i soldi per mettere il piatto a tavola? E cosa devo pignorare il televisore visto che non hanno nulla e sono disoccupati? Per caso si vuol insinuare che non ho avuto lo stesso comportamento con tutti, ad alcuni li ho avvantaggiati e adl altri li ho perseguitati? Invece no, a tutti lo stesso trattamento!»
Qui l'accusa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'assoluta mancanza di segretezza e la fuga di notizie. La relazione del Ministro degli Interni era sui whatsapp dei giornalisti e cittadini dal mattino quando, invece, il Consiglio del Ministri si teneva alle ore 16:30.
«Ma dato che questo è un procedimento in cui io non posso rispondere, io non posso sapere ciò che un giornalista sa prima di me… quando vorrei che qualcuno che sta ascoltando questo comizio apra una indagine, si può fare anche d'ufficio, per sapere come mai una relazione segreta, quattro ore prima del Consiglio dei Ministri era nota a tutti?»
Ora il riferimento al Comune di Manfredonia, amministrato da una giunta del PD il cui Sindaco Angelo Riccardi si è dimesso nel mese di Aprile, dove le Commissioni di accesso hanno effettuato lo stesso e identico lavoro di Cerignola ma non ancora sciolto per infiltrazioni mafiose, argomento che sarà discusso in seguito dal Consiglio dei Ministri.
«E poi si deve riunire un'altra volta il Consiglio dei Ministri perché i comuni da sciogliere erano due, uno quello di Metta perché ha detto che si fanno i blitz delle cime di rape e lo hanno sciolto subito, quello di Manfredonia i Ministri hanno detto che devono approfondire, cioè il Presidente del Consiglio Comunale di Manfredonia è socio della famiglia mafiosa Romito e loro devono approfondire!»
Nella fase conclusiva il Sindaco Metta, togliendosi la fascia tricolore, ha annunciato di non tacere, di continuare a dialogare con la città a mezzo social, di continuare ad informare e denunciare tutte le ingiustizie che sta subendo la Città di Cerignola ed il Sindaco, le infondatezze delle accuse e della relazione presentata al Consiglio dei Ministri,il ricorso al TAR Lazio e la propria candidatura alle future elezioni amministrative.
«Vi faccio una promessa, nei video e nella la mia presenza social tramite "Buongiorno", "Buonasera", "Vieni avanti…!" leggeremo insieme la relazione, rigo per rigo, mi devono accecare se salterò una virgola e mi dovrete dire, alla fin,e se ciò che ho detto oggi non è la verità. Ogni giorno leggeremo tutto e vi darò le spiegazioni che nessuno mi ha chiesto.
Cosa succede adesso, succede che quelle persone che hanno mandato lettere anonime e denunce infangando Città e Sindaco adesso si lamentano per il periodo buio che arriverà. Si sbagliano, non sarà buio ma sarà il blocco della Città di Cerignola, sarà il blocco totale che voi non potrete mai immaginare. Hanno fatto un danno enorme alla Città di Cerignola ma a loro non gli frega niente di Cerignola, interessa solo che io non faccia più il Sindaco e ci sono riusciti. Io mi tolgo questa fascia, la tolgo davanti a voi perché voi me l'avete data, io me la tolgo solo davanti a voi e a nessun altro. Questa fascia me l'ha data il popolo di Cerignola. Ci sarà un giudice a Roma che vorrà dare ragione a questo Sindaco affinché quuesto tunnel durerà poco e la giustizia sia ristabilita. Se non trovo un giudice a Roma che sappia riconoscere il buon diritto dal torto e dalla persecuzione politica prima o poi ci devono far votare e quando ci faranno votare vedremo se c'è qualcuno che prende più voti di me. Il mio giudice più bello sarà il mio popolo»