Vita di città
Comitato Commercianti del Corso di Cerignola: il resoconto del Consiglio comunale straordinario autoconvocato
Si è parlato della pista ciclabile, ma il Sindaco è rientrato in aula solo a fine discussione
Cerignola - giovedì 12 dicembre 2024
8.46 Comunicato Stampa
Il Consiglio comunale in seduta straordinaria tenutosi l'altro ieri ha infervorato gli animi dei commercianti presenti, alcuni dei quali si sono sentiti offesi dall'atteggiamento tenuto in aula dal Sindaco.
Riportiamo qui di seguito la nota del Comitato Commercianti del Corso di Cerignola:
"In apertura del Consiglio comunale straordinario autoconvocato ieri sera per discutere della pista ciclabile lungo il corso cittadino, il Sindaco ha gratuitamente dato il peggio di sé come giudice e come capo politico dell'Amministrazione comunale in carica, esibendosi in una malsana piroetta da avanspettacolo.
Ha pesantemente inveito contro il consigliere dell'opposizione a cui toccava la parola dandogli dell'"amico dei mafiosi", ripetendo l'insulto anche nei confronti dei commercianti presenti perché si sarebbero politicamente rivolti agli "amici dei mafiosi". Dopo di che si è opportunamente dileguato, per rientrare in scena alla fine della discussione politica, corretta e mai aggressiva come forse il Sindaco avrebbe gradito.
Il Comitato dei Commercianti del Corso e gli altri operatori del commercio presenti in Aula si sono sentiti insultati dalle parole a dir poco offensive del cosiddetto primo cittadino. Il Comitato si è rivolto sempre e solo alla politica e a tutti i rappresentanti presenti in Aula, sia di maggioranza (nessuno escluso) che di opposizione, per far valere le loro sacrosante ragioni contro la realizzazione maldestra, spicciativa di una pista ciclabile del tutto sbagliata nei modi e nel luogo di realizzazione, che ancora in fase di inizio aveva già causato, e non per caso, danni ai commercianti e ai cittadini inciampati nei cordoli tardivamente rimossi.
Il Comitato lo ha fatto nel luogo deputato della politica cittadina, dove sedeva anche il progettista di quella pista nonché assessore ai lavori pubblici, che ha preso la parola ma che non ha saputo argomentare nient'altro che una fumosa necessità di stampo europeo, né ha prodotto uno straccio di programmazione riguardante la mobilità sostenibile, se non dicendo un "così fan tutti" gli altri Comuni a noi vicini e lontani chissà dove, e un "così ci dicono i tecnici", senza mai dimostrare, se non a parole e strafalcioni, come dove e quando.
Il Comitato dei Commercianti del Corso e tutti i commercianti che condividono e difendono la protesta ribadiscono la loro completa e decisa contrarietà alla pista ciclabile come e dove la si vorrebbe realizzare. Sono pronti a ricorrere ad oltranza a qualsiasi mezzo legittimo e legale per far valere le loro ragioni, pur di non vedere tristemente scomparire le loro attività portate al fallimento assistito"
Riportiamo qui di seguito la nota del Comitato Commercianti del Corso di Cerignola:
"In apertura del Consiglio comunale straordinario autoconvocato ieri sera per discutere della pista ciclabile lungo il corso cittadino, il Sindaco ha gratuitamente dato il peggio di sé come giudice e come capo politico dell'Amministrazione comunale in carica, esibendosi in una malsana piroetta da avanspettacolo.
Ha pesantemente inveito contro il consigliere dell'opposizione a cui toccava la parola dandogli dell'"amico dei mafiosi", ripetendo l'insulto anche nei confronti dei commercianti presenti perché si sarebbero politicamente rivolti agli "amici dei mafiosi". Dopo di che si è opportunamente dileguato, per rientrare in scena alla fine della discussione politica, corretta e mai aggressiva come forse il Sindaco avrebbe gradito.
Il Comitato dei Commercianti del Corso e gli altri operatori del commercio presenti in Aula si sono sentiti insultati dalle parole a dir poco offensive del cosiddetto primo cittadino. Il Comitato si è rivolto sempre e solo alla politica e a tutti i rappresentanti presenti in Aula, sia di maggioranza (nessuno escluso) che di opposizione, per far valere le loro sacrosante ragioni contro la realizzazione maldestra, spicciativa di una pista ciclabile del tutto sbagliata nei modi e nel luogo di realizzazione, che ancora in fase di inizio aveva già causato, e non per caso, danni ai commercianti e ai cittadini inciampati nei cordoli tardivamente rimossi.
Il Comitato lo ha fatto nel luogo deputato della politica cittadina, dove sedeva anche il progettista di quella pista nonché assessore ai lavori pubblici, che ha preso la parola ma che non ha saputo argomentare nient'altro che una fumosa necessità di stampo europeo, né ha prodotto uno straccio di programmazione riguardante la mobilità sostenibile, se non dicendo un "così fan tutti" gli altri Comuni a noi vicini e lontani chissà dove, e un "così ci dicono i tecnici", senza mai dimostrare, se non a parole e strafalcioni, come dove e quando.
Il Comitato dei Commercianti del Corso e tutti i commercianti che condividono e difendono la protesta ribadiscono la loro completa e decisa contrarietà alla pista ciclabile come e dove la si vorrebbe realizzare. Sono pronti a ricorrere ad oltranza a qualsiasi mezzo legittimo e legale per far valere le loro ragioni, pur di non vedere tristemente scomparire le loro attività portate al fallimento assistito"