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Coldiretti Puglia: il bilancio della raccolta in Puglia è di -40%, ma la qualità è al top

Non vi sarebbe quindi alcun alibi per ribassare i prezzi sul mercato

Se da un lato la produzione di grano in Puglia quest'anno è stimata in calo del 40-45% a causa della prolungata siccità che ha tenuto stretto nella morsa per mesi l'intera regione causando il taglio delle rese, dall'altro la qualità risulta straordinaria con in media 85 di peso specifico e 14 di proteine.

Lo ha annunciato la Coldiretti Puglia in un recente comunicato, sottolineando che per tali motivazioni dovranno essere riconosciute le giuste remunerazioni ad un prodotto che si rivela di alta qualità.

La Coldiretti Puglia con il CREA, azienda cerealicola del Granaio d'Italia, ha tracciato il primo bilancio della campagna cerealicola, salvata in extremis da siccità e gelate.

"La produzione è in calo proprio quando in Puglia coltivare grano è costato agli agricoltori fino a 300 euro in più ad ettaro, con problemi importanti causati dalla siccità, ma anche dalle gelate. Ma la qualità è ottima, e non accetteremo alcuna politica al ribasso dei prezzi del grano made in Italy", ha spiegato Mario de Matteo, presidente di Coldiretti Foggia.

Secondo il punto di vista di de Matteo, il salasso a carico del Granaio d'Italia rende necessari anche "interventi per aiutare le imprese che hanno perso produzione e reddito, anche rispetto a rincari ormai insostenibili, a partire dal settore cerealicolo che rappresenta uno dei simboli della situazione di difficoltà in cui versa l'agricoltura regionale.

Il taglio dei raccolti causato dalla grave e perdurante siccità, con l'incremento dei costi, in alcune aree delle province di Bari e Foggia – sottolinea Coldiretti Puglia – rischia di aumentare la dipendenza dall'estero per gli approvvigionamenti agroalimentari con l'Italia che già importa il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche il 16% del latte consumato, il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale, senza dimenticare che con i raccolti nazionali di mais e soia, fondamentali per l'alimentazione degli animali, si copre rispettivamente appena il 53% e il 27% del fabbisogno italiano secondo l'analisi del Centro Studi Divulga.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e 10milioni di quintali prodotti in media all'anno. La domanda di grano 100% Made in Italy che si scontra con anni di disattenzione e abbandono che nell'ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull'economia, sull'occupazione e sull'ambiente, dalla concorrenza sleale delle importazioni dall'estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia.

Le migliori varietà di grano duro selezionate – insiste Coldiretti Puglia - da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.

PRODUZIONE CEREALI PUGLIA

Anni

2021

2022

2023

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

Tipo di coltivazione

frumento tenero

225.000

213.000

189.000

frumento duro

9.318.000

6.877.000

7.974.000

orzo

538.300

354.730

510.400

avena

550.655

483.175

503.600

mais

51.000

44.250

51.400

sorgo

3.800

3.800

3.600

*Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati Istat
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